22.

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Le soavi mani scorrevano sul suo culo mentre lo preparò leggermente. Al principio fu semplice, perché Harry trovava sempre la maniera di prepararlo senza che fosse un fastidio. Ancora lo teneva in aria, si sistemò così lentamente in lui, che il castano era sul punto di iniziare a chiedere che accelerasse il ritmo, però poi ricordò che quella volta sarebbe dovuta essere differente, sarebbe stato lui, e lui non avrebbe dato indicazioni a Harry di cosa fare e come. Si sarebbe lasciato portare e avrebbe lasciato che Hazz facesse ciò che voleva e nella maniera in cui lui desiderava.

Harry entrò in lui, spingendo lentamente. Per Louis fu una sensazione rigida, non era davvero doloroso, però semplicemente strano, nonostante fosse abituato a sentirsi pieno ogni volte che aveva Harry dentro di se. Fu differente, quella era la parola esatta. Harry lo alzava ancora tenendolo in aria. Usciva ed entrava in lui velocemente e con corti movimenti, colpendo contro la sua pelle, camminando verso il letto. Incapace di contenerlo, Louis si lasciò scappare un piccolo gemito di piacere-dolore quando Harry toccò il suo punto giusto al stenderlo contro il materasso e spingere così forte dentro di lui

"Ti amo"

La sua testa in quel momento era un cosa di pensieri. Era confusione, era voglia di uscire correndo, o di rispondere con un 'anch'io' però non doveva pensarci, non voleva dirlo senza prima mettere in ordine i suoi pensieri. Tuttavia, gli piacque sentire che quel suono quel suono che uscì dalle labbra di Harry e che fu dedicato unicamente a lui.

Mentirebbe se dicesse che non gli fece male neanche un po', perché Harry si muoveva con forza e profondamente contro di lui. Era un po' contraddittorio, forse, perché Harry non era rude nemmeno il 10% di quanto lo era facendo un personaggio. Poi si ricordò che erano loro stessi e si rese conto che gli piaceva anche quella maniera 'normale' né molto forte, né così dolce, 'normale'. Poco a poco iniziò ad abituarsi al ritmo e ormai non era dolore, era solo... incredibile.

Harry mantenne le sue mani ai lati della testa al rendersi conto che si stava toccando. Louis volle ridere e dirgli che Harry aveva 'Daddy' molto incorporato, dato che quella era una delle sue tipiche mosse, quella del 'non lasciare che si tocchi' però non disse niente, si tenne il commento per se e lo baciò.

Harry si abbassò affinché la sua fronte fosse appoggiata a quella di Louis, guardandolo in maniera fissa negli occhi, con rabbia. "Sei mai stato mio?"

E di nuovo, Louis aprì la bocca per dire qualcosa, però presto la chiuse, stringendo le sue labbra con forza. Voleva dire tante cose, 'ti voglio, sono confuso, credo che mi piaci, non so che fare, ho bisogno di pensare, ti voglio, merda, ti voglio' però non disse niente. Silenzio un'altra volta, e comunque quello era ciò che Harry si aspettava, quindi questa volta non rimase deluso.

Continuò a spingersi in lui con forza e profondamente, lasciando baci in quella bocca che non gli apparteneva, però non ci avrebbe pensato a quello, almeno il tempo che sarebbe durato quello che facevano.

Harry era così possessivamente rude che Louis era sul punto di venire solo sentendolo gemere al suo orecchio ad ogni stoccata. Mordeva la sua spalla per evitare di gemere forte, al ricordare che erano nella casa del castano e la sua famiglia stava dormendo.

Louis sentì ogni bacio diverso, e quando Harry ruppe quello del momento, il liscio avvicinò il suo viso con una mano sulla nuca, per avvicinarlo nuovamente. Qualcosa dentro di lui gli chiedeva a grida di uscire, non poteva aiutarsi, così appoggiò la sua fronte a quella di Harry, guardandolo in maniera fissa negli occhi. Leccò le sue labbra, assaporando ogni bacio che si davano e ogni tocco unico, come d'abitudine. 'Ti amo' pensa lui, però non dice niente.

Harry geme, perché si sente così bene dentro di Louis, sentire i loro corpi scontrarsi. sudare insieme. Forse loro non provavano gli stessi sentimenti, però il riccio, decisamente, in quel momento si sente vicino a Louis come mai prima.

"Sta-stai bene?" chiese Harry in un gemito, spingendo con un ritmo costante, facendo ogni movimento il più velocemente possibile, e più profondamente. A volte va così veloce che Louis sente che potrebbe svenire. Harry sa come stremarlo.

"Sì, Ha... questo è- sei" ansimò "così fottutamente bravo"

Harry sorrise stanco "Devo venire Lou." mormorò. "Ho bisogno-"

"No, no, no." le mani di Louis afferravano le lenzuola del letto, però appena sentì quello si spostarono verso la sua schiena, quasi graffiando, afferrandosi a lui, come se si stesse afferrando alla sua stessa vita. "Ancora no, per favore" supplicò.

Harry deglutì con difficoltà e annuì, sospirando pesantemente. Doveva concentrarsi sul durare un po' di più, solo perché il suo Louis glielo chiedeva. "Va bene, amore. Continuerò se è ciò che vuoi" sussurrò nella sua bocca, mentre accarezzava i suoi capelli indietro.

Louis sorrise annuendo, allora era per quello che le sue guance erano rosse. Faceva caldo in quella stanza e apparentemente il fuoco ancora non si era spento. "Voglio che continui" i suoi occhi brillavano in maniera differente questa volta.

Harry sorrise, e tornò ad unire le loro labbra. Lo baciò con avidità, sentendo il calore di Louis, la sua lingua e le sue labbra.

Si guardano attentamente negli occhi per un istante eterno e poi le loro labbra si fondono in un fugace bacio che Harry ruppe per continuare verso il suo collo. Succhiò la pelle lì, lasciando tranquillamente i suoi segni lungo la strada, su ogni spazio.

A ogni bacio che lasciava sulla sua pelle, Louis sentiva brividi per tutto il corpo. Harry adorava vedere il suo viso mentre spingeva profondamente dentro di lui, perché Louis era bellissimo gemendo. Avrebbe adorato poterlo chiamare 'suo', però non voleva pensare a quello, non ne valeva la pena in quel momento. Pensò solo a godersi quel momento perché lo sapeva.

A ogni stoccata che diventava più forte Louis voleva gemere ogni volta più forte, ed era per quello che mordeva la sua spalla o la federa del cuscino. Harry si eccitava troppo a vedere Joel in quella maniera, ama portarlo all'estasi, ama farlo delirare durante l'orgasmo e ama lui, lo ama molto.

Fermò i suoi movimenti per avvicinarsi e baciare con delicatezza le labbra di Louis, poi   riprese a muoversi però questa volta lentamente. Il membro di Louis palpitava, chiedendo un po' di attenzione, così iniziò a toccarsi, coordinato con le stoccate.

In un altro momento avrebbero fatto varie posizioni, però non questa volta, perché era speciale, lo sentiva. Harry era troppo stanco a quel punto,  lasciando cadere delle gocce di sudore sul corpo di Louis, anche lui completamente sudato. 

Pensò che ormai era il momento, e fu per questo che spinse ancora qualche volta con forza, facendo arrivare Louis al suo orgasmo facendolo venire sul proprio corpo. In quello stesso istante, Harry sentì un formicolio nell'addome prima di venire dentro Louis. Diede un'ultima forte stoccata e, senza uscire da lui si avvicinò al suo viso per guardarlo negli occhi e dargli un dolce bacio.

Quando alla fine riuscì a regolarizzare il respiro, sorrise... era felice. Si stese ad un lato del letto e attirò Louis al suo petto in un abbraccio. Sospirò forte, però sollevato. "Grazie"

Louis alzò il viso, accigliandosi confuso. "Grazie per cosa?"

"Per questo, Lou... Alla fine hai realizzato il mio desiderio"

Louis si mise seduto sul letto, però continuando a guardarlo fisso negli occhi "E qual era il tuo desiderio?"

"Che avessimo un bell'addio"



sHe ~ Traduzione Italiana (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora