<<Per oggi avete finito>>, ci informa la signora Barnes che batte ritmicamente un piede a terra, facendo risuonare il rumore nel silenzio circostante.
<<Grazie>>, dico prendendo il mio zaino.
Seb mi segue e poco dopo usciamo dalla biblioteca.
<<Allora...>>, incomincia quest'ultimo.
<<Hannah>>, esclama Noah salutandomi, mentre si stacca dal muro di fronte a noi con una spinta delle spalle.
<<Ciao>>, dico salutandolo con un bacio sulla guancia.
Mi giro e noto che Seb fulmina con lo sguardo Noah, stringendo troppo forte la cinghia del suo zaino.
<<Ehi>>, dice Noah rivolgendo il saluto con un cenno del capo a Seb.
Lui ricambia il saluto silenziosamente, prima di voltarsi e sparire dalla nostra vista.
<<Allora? Sei pronta per il nostro primo appuntamento?>>, domanda emozionato.
<<Certo. Dove andiamo?>>, chiedo curiosa.
<<Questa è una sorpresa>>, risponde mettendomi un braccio sopra alle spalle.
Sono tentata di toglierlo, ma ci ripenso e lo lascio lì dov'è. Perché tutti vogliono farmi delle soprese? Prima mia madre con il vestito per i miei diciotto anni e adesso questo. Scuoto la testa e mi lascio guidare.
<<Hai fame?>>, chiede dopo qualche minuto di silenzio.
<<Muoio di fame>>, ribatto sinceramente.
Non ho potuto pranzare per colpa di Allyson.
<<Bene, anche io>>.
Mi prende per mano e mi porta in uno dei miei fast food preferiti. Mi ha presa per mano. Peccato che quella mano non fosse di Seb. Basta! Non voglio pensare a lui. Il McDonald's fortunatamente non dista molto da casa mia. Dovrò inventarmi una scusa con i miei genitori.
<<Un chicken country, un grand big mac, due patatine fritte medie, una coca cola e un thè al limone senza ghiaccio>>, ordina alla cassa.
<<Te ne sei ricordato>>, dico sorpresa.
Sono anni che non mangiamo insieme un hamburger e mi stupisce che si ricordi ancora il mio preferito.
<<Non me ne sono mai dimenticato>>, ribatte facendomi l'occhiolino.
Una volta che ha pagato per entrambi e del mio vano tentativo di precederlo alla cassa, ci sediamo con i nostri rispettivi vassoi in un tavolo vuoto, vicino alla finestra.
<<È tutto perfetto. Era da molto che non venivo più qui>>, ammetto dando il mio primo boccone al panino.
Subito le mie pupille gustative esplodono di felicità quando incontrano il sapore della senape.
<<Oh mio dio, è proprio come lo ricordavo>>, dichiaro mangiando un altro boccone.
<<Mi fa piacere>>, dice ridendo per le smorfie che sto facendo.
<<Grazie>>,dico mentre sorseggio il mio thè al limone.
<<Per cosa?>>, domanda confuso.
<<Per questo>>, rispondo facendo vagare una mano, indicando il luogo. <<Come ti ho già detto, era da molto che non venivo qui e mi ha fatto piacere ritornarci con te>>, ammetto imbarazzata.
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Reflection 2
ChickLitApro gli occhi. Sono confusa. Perché sono a Miami? Nella mia vecchia stanza? Sopra al mio vecchio letto? Dovrei essere a New York. Dovrei essere alla festa di compleanno di mia sorella, Celine. Dovrei essere insieme al mio ragazzo, Chris. Improvvisa...