<<Rossa>>.
Qualcuno sussurra il mio soprannome.
<<Rossa, svegliati>>.
Apro piano le palpebre, riparandomi gli occhi con una mano quando la luce che circonda la stanza è troppo forte da sopportare.
Mi alzo guardandomi intorno confusa. Dove sono?
Il bianco avvolge ogni superficie su cui poso gli occhi e noto che non c'è una via d'uscita.
Non c'è nessuno intorno a me.
<<Rossa>>.
Ancora quella voce.
<<Chi sei?>>, domando con il cuore che mi batte forte nel petto.
<<Lo senti? Sento il tuo cuore battere, Rossa. E tu senti il mio? I nostri cuori battono a ritmo, come se fossero due pezzi mancanti di un puzzle. Insieme battono più forte>>, dice quella voce misteriosa chiara come il sole.
Cosa sta cercando di dirmi? Non capisco.
<<Non ci sarà nessuna distanza tra di noi, perchè da soli non siamo niente e insieme siamo una cosa sola>>, continua mentre sento le note di uno strumento che accompagnano la sua voce.
<<Come ti chiami?>>, riprovo sperando in una risposta.
Peccato che continui a cantare senza ascoltarmi.
<<Ho imparato ad amare tutto di te. Il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue lentiggini, la tua risata... I tuoi capelli rossi. I tuoi capelli rossi che mi hanno sconvolto la vita>>, mormora cantando con passione.
Improvvisamente sento le guance bagnate. Non mi sono accorta che stavo piangendo.
<<Non ci sarà nessuna distanza tra di noi, perchè da soli non siamo niente e insieme siamo una cosa sola>>, ripete il ritornello della canzone.
Mi asciugo le lacrime che stanno correndo incessantemente sulle mie guance come le cascate del Niagara. Non vogliono fermarsi. I miei condotti lacrimali stanno ascoltando il dolore e la tristezza nella voce del ragazzo e non smettono di rigettare lacrime sul mio volto.
<<Ami la musica come io amo te. Tu sei la mia bambina. La mia Rossa. E lo sarai per sempre>>, sussurra senza fiato la voce melodiosa.
Mi ritrovo a cantare il ritornello insieme al ragazzo sconosciuto con il cuore che pesa nel petto, come se io comprendessi il suo dolore.
<<Non ci sarà nessuna distanza tra di noi, perchè da soli non siamo niente e insieme siamo una cosa sola>>.
Il ragazzo smette di cantare e di suonare la chitarra, ma in compenso sento che piange.
Mi accascio per terra sul suolo bianco che ricopre tutta la stanza e ascolto il suo pianto in silenzio.
Le lacrime non smettono di scorrermi sulle guance, ma non le asciugo. Mi unisco al dolore del ragazzo misterioso.
<<Mi manchi>>, bisbiglia piano.
Un singhiozzo gli esce dalla gola, mentre capisco benissimo che lo voleva trattenere. Non vuole farsi sentire debole, a chiunque sia lì insieme a lui.
<<Mi manchi, Rossa>>, continua tirando su con il naso.
Io rimango in silenzio abbassando lo sguardo.
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Reflection 2
ChickLitApro gli occhi. Sono confusa. Perché sono a Miami? Nella mia vecchia stanza? Sopra al mio vecchio letto? Dovrei essere a New York. Dovrei essere alla festa di compleanno di mia sorella, Celine. Dovrei essere insieme al mio ragazzo, Chris. Improvvisa...