Capitolo 26

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Dopo delle bellissime ore passate insieme ai miei amici e alla mia famiglia per festeggiare il mio compleanno, Bells mi si avvicina e inizia a sorridere facendo la misteriosa.

<<Va a cambiarti>>, mi ordina mentre noto solo adesso che lei ha già sostituito il suo magnifico vestito con gli abiti di questo pomeriggio.

<<Perché?>>, domando confusa.

Sono quasi le dieci di sera, non capisco dove voglia andare a parare.

<<Lo vedrai>>.

Si gira e aspetta pazientemente che io la raggiunga, prima di salire insieme le scale che portano in camera mia.

<<Cosa dovrei mettere?>>.

<<Oh, un jeans e una maglietta andranno benissimo>>, risponde sedendosi sopra al letto.

Apro l'armadio e decido di mettermi un leggings nero, con sopra una felpa bianca e ai piedi le mie scarpe preferite della nike.

<<Arrivo subito>>, dico prima di chiudermi dentro al bagno.

Tolgo delicatamente il vestito insieme alle scarpe con il tacco e indosso gli abiti comodi.  Ritorno in camera da Isabelle e metto in ordine nell'armadio l'outfit del mio diciottesimo compleanno.

<<Va bene così?>>, chiedo facendo un giro su me stessa.

<<Perfetto, andiamo>>, esclama felice.

Scendiamo velocemente le scale e osservo che anche tutti gli altri sono pronti per andare via.

<<Divertitevi>>, dicono con enfasi i miei genitori prima di chiudere la porta d'ingresso alle nostre spalle.

<<Cosa sta succedendo? Dove andiamo?>>, domando confusa e curiosa allo stesso tempo.

<<Vieni, Rossa>>, esclama Seb già in sella sul suo motore.

Noto che Noah è andato via insieme a Lucy, Benjamin e Hunter. Invece Bells ed Ethan stanno salendo sulla Jeep.

<<Oh, non è necessario. Vado con...>>.

Non faccio in tempo a finire la frase che vedo allontanarsi sempre di più la Jeep di Ethan.

<<Non penso che andare a piedi sia l'opzione giusta da prendere. E poi non sai neanche dove dobbiamo andare>>, dice Seb porgendomi il casco.

Lo prendo e accetto il suo passaggio sconfitta. Quando sto da sola insieme a Seb, il mio cuore batte più velocemente del normale e le mie guance vanno a fuoco. Questo mi imbarazza molto, perché una ragazza con i capelli rossi non può nascondersi quando arrossisce. In più ripenso continuamente al nostro primo bacio sotto la pioggia e tanti piccoli brividi piacevoli mi scorrono sulla schiena.

Infilo il casco in testa e subito dopo Seb inizia ad allacciarmi il cinturino sotto al mento.

<<Sei pronta?>>.

Mi siedo dietro di lui e lo abbraccio stretto alla vita. I nostri sguardi si incrociano nello specchietto retrovisore di sinistra e non si lasciano più. Si trasmettono tutto quello che noi non riusciamo a dire a parole. Improvvisamente sento freddo, ma non per la temperatura esterna. È la sua vicinanza che mi fa sempre questo effetto.

<<Sì>>, sussurro con il cuore in gola prima di abbassare la visiera.

Lui fa altrettanto e inizia a dare gas alla moto. Pochi secondi e stiamo già volando per le strade di Miami.

Dopo una decina di minuti, arriviamo in un parcheggio pieno di ogni vettura possibile ed immaginabile. Ci sono persino i camper e i camion.

<<Dove siamo? Dove sono gli altri?>>, domando perplessa.

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