Sbuffo. Accidenti a quella cavolo di fontanella!
Per non svegliare Percy, decido di andare in spiaggia. Una volta lì, mi siedo sulla sabbia, lasciandomi coccolare dall'aria di mare.
"Prego" dice una voce maschile alle mie spalle. Mi volto. Un uomo con una camicia hawaiana e dei pantaloncini color kaki, capelli neri e occhi verdi circondati da rughe di espressione che indicano che sorride spesso.
"Padre" mormoro.
"Laura" mi saluta lui. Mi alzo, indecisa se parlargli, chiedergli perchè è qui o inginocchiarmi.
"Chiedimi quello che vuoi. Grazie a tuo fratello abbiamo una considerazione molto più alta di voi semidei" mi rassicura il dio dei mari, e io ringrazio mentalmente Percy.
"Perchè sei qui?" gli domando, cercando di capire la sua espressione ma ottenendo gli stessi risultati che ha ottenuto Percy al loro primo incontro. Come il mare, l'espressione di mio padre è insondabile.
"Tuo fratello ci ha fatto capire che è necessario farci sentire, aiutarvi a risolvere i vostri problemi" risponde lui, ponendomi una mano sulla spalla. "Cosa ci fai qui?".
"Non riesco a dormire" rispondo. "La fontanella...".
"La fontanella è un regalo che io ho fatto ai miei figli" dice, e il mio cuore accelera. "Tuttavia, temo che possa risultare fastidiosa per alcuni, la notte" concede, per poi scomparire. Quando torno nella casa 3, la fontanella è in una stanza a parte rispetto ai letti.
"Grazie papà" mormoro, dirigendomi verso il mio letto.
"Laura" sussurra Percy. "Cos'è successo alla fontanella?".
Gli racconto del mio incontro con papà, poi ci mettiamo a dormire.
Il giorno dopo...
Toc toc.
"Ma che...?" borbotto, svegliandomi.
"Vado io" dice Percy, ancora mezzo addormentato. Purtroppo, chi è alla porta non sembra disposto ad accettare un no come risposta.
"Percy, è successa..." fa per dire Jason, prendendosi una cuscinata in piena faccia.
"Oh ma dai! Non mi ascolti? Oh ciao Laura" dice il figlio di Giove, rispedendo al mittente il cuscino.
"Ciao Jas. Cos'è successo?" gli chiedo, mettendomi a sedere sul letto.
"Will e Nico..." fa per dire lui, ma mio fratello improvvisamente si sveglia e salta addosso a nostro cugino.
"Will e Nico COSA?!" esclama. "SOLANGELOOOOOO".
A quel punto mi attivo anch'io. Solangelo è la parola magica.
"Ok, Grace. Spara" ordino.
"Aspe... tua sorella shippa Solangelo?" chiede Jason, guardando Percy. Testa d'Alghe mi guarda come se gli avessero detto che in realtà sono un'enorme cumulo di cibo blu.
"TU shippi Solangelo??!" esclama mio fratello.
"Sììì!" esclamo io.
E a quel punto iniziamo a saltellare in cerchio abbracciati, come dementi, a ripetere "Solangelo, Solangelo..." come un mantra.
"Comunque, non volete sapere cos'è successo?" domanda Jason.
Io in risposta lo faccio sedere sul letto di Percy e mi siedo a gambe incrociate davanti a lui.
"A colazione... Nico e Will... si sono scambiati due mele... direttamente" dice Grace.
E lì partono gli scleri.
Inutile dire che io e Percy ci vestiamo in un miliardesimo di secondo e andiamo al padiglione.
LORO sono lì, che si imboccano a vicenda con degli spicchi di mela e sono troppo dolsciousi.
Inutile dire che appena ci vede Nico ci lancia uno sguardo omicida della serie "Sono il figlio di Ade. Volete venire a casa mia?".
"Ma quanto sono dolsciousi??!" sussurro in modo che solo mio fratello e mio cugino sentano.
"Troppo" rispondono i due.
Nico fa cenno a Percy di raggiungerli. Gli dice qualcosa e, quando mio fratello torna, afferra me e Jas per il polso e ci porta fino alla spiaggia.
"Percy?" chiamo. "Cosa ti ha detto?".
"Che se non avessimo smesso di fissarli Ade e Apollo avrebbero giurato eterno odio verso Poseidone e Zeus" risponde.
"Cioè?" chiedo io.
"Cioè a tutte le partite di Caccia alla Bandiera Apollo e Ade si schierano sempre contro Poseidone e Zeus" spiega Jason.
"Ah" dico, poi realizzo: avere Nico nella squadra avversaria è quasi peggio che giocare contro Annabeth. Quasi.
"Grazie Percy. Mi hai salvato" dice Jason.
"Beh, se siamo qui non vuol dire che non possiamo spiarli" dico, cercando una dracma nella mia tasca. Faccio sollevare un po' d'acqua, creando un arcobaleno, e butto la dracma.
"O Iride, dea dell'arcobaleno, accetta la mia offerta. Mostrami Will Solace e Nico Di Angelo al padiglione del Campo Mezzosangue".
Ovviamente, i Solangelo ci beccano subito. Uffa.
"Dai, era una buona idea" dice Percy, poggiandomi una mano sulla spalla.
"Perchè non capiscono che siamo dei loro ammiratori?" domanda Jason.
"Gli diamo fastidio perchè, come ogni coppia, vogliono un po'di privacy e di intimità" dice Percy, e io lo guardo. Percy non è il tipo di persona che si mette nei panni degli altri.
"Cosa?" dice lui.
Sorrido, poi mi alzo e, levate solo scarpe e calze, mi vado a fare un bagno.
Questo è il mio posto.Ciao a tutti!
Tranquilli, la pacchia non durerà ancora a lungo...
😏😏
Ovviamente.
Cioè, un periodo di pace così lungo...
Non durerà.
E niente, vi ricordo che non ho letto Le Sfide di Apollo quindi ovviamente faremo finta che non esistano.
*e direi che si era capito anche perchè altrimenti Laura non sarebbe stata svegliata da Jason*
*che poi Laura sarei io ma vabbè*
STAI LEGGENDO
Io al Campo Mezzosangue
FanfictionCopertina della bravissima LauraMoonlight ||Sequel: Proteggerli. A qualunque costo|| "Ave a tutti! Sono Laura Mills. Voi ancora non mi conoscete, ma conoscete senz'altro mio fratello maggiore. Questa è la mia storia, a cominciare da un giorno dell'e...