Ok, scherzavo. Non deve morire nessuno. SOPRATTUTTO NON LEI
"Iris... Iris, no!" urlo, cercando di fermare il sangue. Percy contatta Chirone con un messaggio Iride, Vittoria mi mette una mano sulla schiena.
"Ehi... Lau..." Iris tenta di parlare, mi guarda negli occhi.
"Stai zitta, scema..." mormoro, chiamandola come quando andavamo a scuola insieme.
"Tanto... Tanto il mio... il mio viaggio finisce qui" dice.
"No, no, mi rifiuto di crederlo. Vedrai che ti salveremo. Ti salveremo, tornerai con me al Campo, e sarai la mia damigella al mio matrimonio, e io al tuo... Come ci siamo promesse" dico, la vista appannata dalle lacrime, la mano premuta sul suo petto. L'ascensore si apre. Un'apparizione divina, questa è l'impressione che ho vedendo Will Solace inginocchiarsi accanto a me. Nico mi prende per un braccio, mi costringe a tirarmi su, mi stringe a sè. Tiro un paio di pugni al petto del figlio di Ade, mentre gli altri si avvicinano a noi. Anche Hazel entra, non aveva voluto seguirci.
Lei e Vittoria si inginocchiano vicino a Will, e Percy mette una mano sulla spalla di Nico. Raggiungiamo il Campo con un viaggio ombra."Fatemi uscire, voglio andare da lei!" urlo, fuori di me, a Percy, Nico e Jason, che sono piazzati davanti alla porta della casa 3. La mia migliore amica rischia la vita, tutto questo è ridicolo.
"È qui?" domanda Marc, aprendo la porta e affacciandosi.
"Marc..." mormoro. Lui si avvicina a me e mi abbraccia accarezzandomi i capelli.
"Non puoi fare nulla, amore. Restiamo qui e aspettiamo che i ragazzi di Apollo finiscano, ok?" mormora, facendomi sedere sul mio letto.
I ragazzi mi si avvicinano, Jason si siede accanto a me e Percy si inginocchia davanti a me e mi prende la mano.
"Avrei... Avrei dovuto darti retta" dico, guardandolo. Lui mi stringe la mano.
"No, non è colpa tua... Io non avrei dovuto permetterle di venire con me" dice.
Si tira su e mi abbraccia. Mi aggrappo a lui come se fosse la mia ancora di salvezza. Un'ancora che ho rifiutato, mettendo a rischio la vita di una delle persone a cui tengo di più. Gli altri se ne vanno, rimaniamo soli.
Mi fa sdraiare sul letto, si mette accanto a me. Abbiamo già dormito così tante volte, e sono esausta. Mi addormento in un attimo, mentre lui gioca coi miei capelli.Toc toc
Mi sveglio di soprassalto, alzando lo sguardo verso Percy. Mi alzo, scavalcandolo, e corro alla porta. Apro. Mi trovo davanti Will, con ancora addosso il camice sporco di sangue, che mi guarda. La sua faccia è indecifrabile.
"Io... Ho fatto il possibile..." dice, col fiatone. Trattengo il fiato. No, per favore, vi prego, no. "Adesso possiamo solo aspettare".
Riprendo a respirare.
"Quindi...?" domanda Percy. Neanche mi sono accorta che si è alzato.
"Potrebbe farcela, sì" risponde Will.
Mi volto verso mio fratello, incredula. Gli salto al collo, lui mi stringe a sè.Guardo Iris. È così serena, sembra stia dormendo. Mi torna in mente il pigiama party che abbiamo organizzato pochi giorni prima che suo padre le annunciasse che si sarebbero trasferiti.
"Vi è andata bene. Se io e Nico non fossimo stati al Campo, o se avessimo deciso di fare un giro, per Iris non ci sarebbe stato nulla da fare" dice Will, guardandosi le infradito gialle.
Stringo la mano della mia migliore amica.
"Qualche novità?" chiede Vittoria, entrando seguita da Annabeth, Piper e Calipso. Sorrido, scuotendo la testa.
Un movimento mi distrae. Iris gira leggermente la testa, e finalmente apre gli occhi. Un nodo mi si forma in gola.
"Lau...".
Le salto quasi addosso, abbracciandola e piangendo. Le ragazze si avvicinano di corsa.Poco dopo, Will ci caccia dall'infermeria per farla riposare. Seguo Pip alla casa 10, dove i suoi fratelli si stanno prendendo cura di Daphne. Non me la sentivo di contattare mia madre, non mentre non sapevo cosa sarebbe successo a Iris.
Una volta entrate, i ragazzi mi mettono in braccio la bambina. Vado nella 3, dove Percy sta parlando con mia madre tramite iPhone.
"Daph!" esclama, quando ci vede. "Grazie, Laura. Percy ci stava raccontando cos'è successo, ci dispiace. Non volevamo che rischiassi la vita delle tue amiche".
Annuisco.
"La veniamo a prendere, immagino tu non la voglia più vedere dopo quel che hai passato per lei" dice Lewis, chiudendo li collegamento. Io mi siedo sul mio letto, cullando la bambina. Mia sorella. Fa così strano pensarlo... Percy mi si avvicina.
"Scusa" mi dice.
Lo guardo. "Scusa per cosa? Se non avessi avuto il sangue freddo necessario per contattare Chirone, Iris...".
"Scusa per quel che è successo prima che partissi" dice, abbassando lo sguardo. Ripenso alla sua mano che mi stringe il braccio, al suo tono quando ha capito che sarei partita senza di lui.
"Eri preoccupato per me" dico. "Sono io che dovrei chiederti scusa per non averlo capito".
Mi abbraccia, e mi bacia sulla fronte.
"Ti voglio bene, sorellina" mormora.
"Anch'io" rispondo.Guardo la strada, mentre la piccola mi sonnecchia in braccio. Improvvisamente, mi compare affianco un uomo con un completo scuro.
"Figlia di Nettuno" mi saluta Plutone.
"In realtà, di Poseidone, divino Plutone" rispondo.
"Solo tu mi hai visto" osserva. Io annuisco.
"È così. Vorrei aver capito perché fissava una in particolare tra di noi".
"Ma l'hai fatto. Inconsciamente, hai capito cosa sarebbe successo. Certe volte l'amore acceca" dice, "e non sei riuscita ad ammettere neanche a te stessa ciò che pensavi. Io già sapevo che la ragazza non sarebbe morta, ma solo se mi fossi fatto vedere da te e da te soltanto. Il fato è strano, a volte. Non dimenticarlo mai".
Guardo il dio, ma lui sparisce. Il suono di un clacson riporta la mia attenzione sulla strada.
Lewis e mia madre mi si avvicinano di corsa, prendono Daphne dalle mie braccia e la stringono, la riempiono di baci. Piangono lacrime di gioia mentre la guardano. Io mi stringo nelle spalle e mi allontano, ma Elizabeth mi ferma afferrandomi per la spalla e mi abbraccia.
"Grazie" mormora, stringendomi a sè. "E scusami, per tutto".
La allontano.
"Mi dispiace, ma non so se potrò mai perdonarti. Hai reso un inferno una parte della mia vita" dico, voltandomi. Forse ho esagerato, ma ora come ora sento che non posso perdonarle i quattordici anni che ho passato con lei.The end
Ebbene sì, questa storia è finita. Per davvero, stavolta. Probabilmente pubblicherò il sequel, anche se ancora non so quando. O meglio, in realtà non so neanche se, ma è praticamente sicuro che lo pubblicherò. Prima o poi. Più poi che prima, conoscendomi. Ok, me ne vado, eh?
Ci si vede,
felpataincabin3
STAI LEGGENDO
Io al Campo Mezzosangue
FanfictionCopertina della bravissima LauraMoonlight ||Sequel: Proteggerli. A qualunque costo|| "Ave a tutti! Sono Laura Mills. Voi ancora non mi conoscete, ma conoscete senz'altro mio fratello maggiore. Questa è la mia storia, a cominciare da un giorno dell'e...