Friends will be friends

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Il fatto che mia sorella Killer_Queen_____39 ascolti i Queen 24 ore su 24 non c'entra assolutamente nulla col titolo del capitolo né con la canzone qui sopra☝🏻. Ovviamente.

Faccio scivolare il mio sguardo sul vestito blu che Percy mi ha regalato. Scollatura rotonda, maniche a tre quarti, gonna poco sotto il ginocchio. Poi passo alle scarpe con tacco che mi ha prestato Sally, e che probabilmente stasera sacrificherò in favore dei miei adorati sandali. O delle mie altrettanto adorate Converse, devo decidere.
"Laura, sei... ah" fa Percy, entrando in camera.
"Primo: no, non sono pronta. Secondo: non azzardarti mai più ad entrare mentre io mi sto cambiando. capito?".
"Ma non ti stavi cambiando. E poi, vorresti dire che ti dà fastidio che io, tuo fratello, ti possa vedere in biancheria? Non invidio Marc...".
Mi viene improvvisamente molta voglia di mollargli un ceffone.
"Fuori" dico, spingendolo e chiudendo poi la porta. A chiave, stavolta.

"Sorellina, sei... wow" dice Percy, mentre mi osserva. "Aspetta, e quelle?".
Abbasso lo sguardo sulle Converse blu, regalo di papà.
"Pensavi mica che avrei messo i tacchi? Per andare a cena coi ragazzi. Con possibilità di imbatterci in qualche mostro" ribatto, non rimpiangendo affatto le scarpe di Sally ritornate nella loro scatola(scusa Sally).
"Come vuoi, solo..." prova a dire Percy. Poi, forse, vede la mia faccia. "Niente. Vanno benissimo".
Salutiamo Sally e scendiamo. Per strada, ci aspettano Nico, Annabeth, Grover, Leo e ovviamente Marc.
"Wow" commentano il figlio di Efesto e il mio ragazzo quando mi vedono.
"Giù le mani dalla mia ragazza, Valdez" fa Marc.
"Ciao ragazzi" saluto, avvicinandomi al figlio di Ermes per lasciargli un bacio sulle labbra.
"Ciao Lau. Buon compleanno" saluta Nico... sorridendo? Will Solace fa miracoli.

Salto sulle spalle di mio fratello, che ha appena pagato la cena nel ristorante italiano che adoro. Doppio regalo di compleanno, assieme al vestito.
"Laura, per favore, scendi..." fa lui, ma io scuoto la testa, facendo dondolare gli orecchini che mi ha regalato Leo: due piccoli tridenti a pendente che, se entro in acqua, si accorciano per non darmi fastidio. [non so spiegarmi ma quelli sono dettagli🤫]
"Amo, perchè sulle mie no ma su quelle di Perce sì?" domanda Marc. Povero amore mio.
"Perchè tu, come abbiamo già visto, non riesci a portarmi, al contrario di mio fratello".
"Ah,sì? Allora mi riprendo la collana".
"Non puoi".
"Perché no?".
"Cosa donata è più che venduta" rispondo, iniziando a giocare con i due ciondoli della collana in questione: una L e una M.
"Grande Laura" ride Annabeth, accostandosi a Percy.
"Laura, scendi"fa di nuovo lui. Sbuffo, mentre eseguo. Che fratello rompiscatole.
A quel punto, vedo una ragazza davanti a noi. I suoi capelli neri sono attraversati da ciocche di tutti i colori dell'arcobaleno, ripresi anche da quella che doveva essere una maglietta bianca.
Trattengo il fiato. C'è solo una persona in tutta New York che si vestirebbe così.
"Iris!" chiamo, accelerando il passo fino a correre. La mia migliore amica mi vede quasi subito e mi corre incontro. Ci abbracciamo strette, e mi dimentico degli altri miei amici. Ma solo per un momento.
"Laura" chiama Percy, raggiungendoci, mentre mi stacco da Iris.
"Ragazzi, questa è Iris, la mia migliore amica. Iris, questi sono Percy, Annabeth, Marc, Grover e Leo".
Grover, come saluto, pensa bene di spingermi via e mettersi ad annusare la mia amica.
"Mezzosangue" dice solo.
"Aspetta, ne sei sicuro?" domando.
Il satiro annuisce. "Un dio minore, non molto potente. O comunque, non al livello di uno dei presenti".
"Aspettate un attimo, ma... che cosa sta succedendo?" domanda Iris, confusa.
"Riassunto breve: gli dei esistono, e hanno dei figli. Io e Percy siamo figli di Poseidone, Nico di Ade, Leo di Efesto, Annabeth di Atena e Marc di Ermes" spiego.
"Ah" fa lei. "E Grover?".
"Ah, io sono un satiro" risponde con noncuranza.
"Ah".
"Sei diventata..." faccio per dire io.
"... un disco rotto" termina lei.
"E' più inquietante di Jason e Percy che stalkerano me e Will" osserva Nico, squadrandoci.
"Riconoscimi i miei meriti, Di Angelo, grazie" dico.
"Ah, certo. Jason, Percy e te. A proposito, devo ancora ringraziarti per quella volta, dopo la partita di Mitomagia..." ribatte. Ups.
"Ma che...?" chiede Iris.
"Poi ti spiego" dico.
A quel punto, Grover inizia a fiutare l'aria, allarmato.
"Ehm, ragazzi... io non ve lo vorrei dire, ma..." dice.
"Mostri in arrivo" sospiro, estraendo Marea. "E compleanno rovinato".
"Come mostri?" domanda Iris.
"Ehm, fratellone. Fuga tattica? Iris non sa combattere".
"Andiamo al Campo" risponde lui.

"Ave, Iris McDavis, figlia di Iride, dea dell'arcobaleno, messaggera degli dei" saluta Chirone.
Iride. Non che fosse difficile.
"Quindi... adesso?" mi chiede, avvicinandosi a me.
"Adesso rimani un po' qui al Campo e impari almeno a difenderti" rispondo. "E poi, a giugno arrivo anch'io".
"Non vedo l'ora" risponde abbracciandomi.
Quanto ho pianto quando lei e suo padre si sono trasferiti, quando abbiamo dovuto salutarci...
Ma adesso non succederà più. Adesso al Campo abbiamo una casa che ci sarà sempre.

Hi guys!
Quanto bello questo capitolo. Quanto adoro.
E niente, questa è Iris:

Purtroppo Gacha Life mi fa mettere le ciocche di capelli di un solo colore, ma fate finta

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Purtroppo Gacha Life mi fa mettere le ciocche di capelli di un solo colore, ma fate finta. Stessa cosa per gli occhi. Ma vabbè.
E niente, buone vacanze💙
felpataincabin3

Io al Campo MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora