Nostro zio ce l'ha con noi

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Guardo l'uomo di fronte a me. Due catene, una in bronzo e una d'oro, uniscono ciascuno dei suoi polsi al muro dietro di lui. Alza lo sguardo. E io sussulto. Non è possibile.
"Aiutami... figlia mia..." mormora Poseidone, tirando le catene. Soffoco un grido. È solo un sogno, mi dico. Ma i sogni dei semidei sono terribilmente reali. Osservo la mia spada. Quando l'ho impugnata? Improvvisamente, Marea mi sfugge di mano e la punta si appoggia sul mio petto. Bronzo celeste. È mortale per i semidei. Alla prima pressione del metallo contro la mia pelle, lancio un urlo.
Mi sveglio. Sono nella casa 3, Percy è nel suo letto. Sono al sicuro. Guardo l'orologio. Le 3:20. Accidenti! Faccio per alzarmi, ma per terra è tutto bagnato. Una striscia d'acqua va dal mio letto alla stanza della fontanella. Mi alzo, e raggiungo la fonte. In acqua, come al solito, ci sono alcune dracme. Ne afferro una, e penso a chi chiamare. Tyson.
"O Iride, dea dell'arcobaleno, accetta la mia offerta. Mostrami Tyson nelle fucine dei ciclopi" dico, gettando la moneta in un piccolo arcobaleno.
"Laura!" esclama mio fratello. Lo osservo. È in armatura, ha in mano un bastone... enorme. Il fatto che il generale dei Ciclopi indossi la sua armatura non promette niente di buono.
"Tyson, mi devi dire dov'è papà" gli dico, tradendo l'urgenza nella mia voce.
"Papà è sparito" risponde.
"O miei dei. E da quanto?" domando.
"Un mese, all'incirca. Tyson non l'ha detto a Percy perchè Zeus gliel'ha ordinato" dice mio fratello. Ma certo. Sempre il solito.
Saluto Tyson. Ora devo decidere se svegliare Percy o dirglielo domattina. Mi do mentalmente della stupida: è uno dei tre Pezzi Grossi, ed è nostro padre. Vorrebbe che glielo dicessi subito.
"Percy. Percy, svegliati!" esclamo, vicino al suo orecchio.
Percy fa un salto, si mette a sedere e stappa Vortice. E io che solo per aprire gli occhi ci metto venti minuti!
"Che... Laura? Per gli dei, mi hai spaventato!" esclama vedendomi. Poi mi osserva meglio, vede la mia faccia terrorizzata e scatta di nuovo all'erta.
"Cosa succede?".
"Percy... papà è stato rapito" gli dico. Riconosco molte espressioni in un momento sul suo volto: dopo l'attimo richiesto perchè il suo cervello elabori la cosa, si alternano incredulità, rabbia e un'espressione che potrei chiamare "Ma-perchè-sempre-tutto-a-me??!"
"Cosa dici? Non... non è possibile" dice, quando ha metabolizzato.
"È così. L'ho visto in sogno, e Tyson me l'ha confermato" ribatto. Non ho voglia di perdere tempo.
"Andiamo da Chirone" dice, prima di schizzare fuori dalla porta.
"Chirone!" urliamo, fuori dalla Casa Grande.
"No, di nuovo?" borbotta il centauro, aprendo la porta.
"Chirone, ci serve un'impresa" dice Percy.
"Cosa... ma... per quale motivo?".
"Nostro padre è stato rapito" dico io.
Vedo, sul viso del centauro, un momento di dubbio. Poi dice: "E così l'avete scoperto, eh?".
"Già. Aspetta, che??!" dice Percy, mentre io mi appunto mentalmente di prendere a testate un muro. "Tu lo sapevi?!".
"Già. Il divino Zeus in persona mi ha informato. Siete stati tenuti all'oscuro, come tutti gli altri ragazzi del Campo, per evitare che succedesse una cosa... come quella che è successa" ci spiega.
"Tipico" borbotta Percy, mentre io ricordo che anche Tyson ha nominato il re degli dei.
"Comunque, ormai lo sapete. Siete sicuri di avere qualche possibilità contro qualcuno che ha messo vostro padre KO?" ci chiede Chirone. Percy annuisce convinto, mentre io realizzo che è a questo che stiamo andando in contro: qualsiasi mostro ci troveremo davanti, sarà ben più pericoloso di qualche segugio infernale che ci corre dietro.
"Bene. Allora andate a dormire. Domani, consulterete l'Oracolo" ci dice il centauro, e io mi volto per tornarmene a letto. Ma Percy rimane a fissare il mare, poi si dirige verso la spiaggia. Lo seguo, e quando arriva si toglie calze e scarpe e immerge i piedi nelle onde.
Lo raggiungo, e lo abbraccio da dietro.
"Chiunque sia stato, la pagherà cara" mormora. "È una promessa, papà".
Sorrido al pensiero di come la sua opinione sia cambiata rispetto al loro primo incontro: all'epoca era felice dell'indifferenza di papà, mentre sono pronta a scommettere che se adesso papà si comportasse allo stesso modo Percy ci starebbe male.
"Ridurremo in polvere tutti i mostri che si porranno fra noi e lui, Perce" gli dico. "Insieme".
Il giorno dopo...
"Semidei!" esclama Chirone a colazione. "È successo un fatto orribile. Un mese fa, il divino Poseidone è stato rapito".
Un rapido mormorio si diffonde tra i tavoli, e molti occhi corrono verso il nostro tavolo.
"Il divino Zeus ha chiesto di mantenere il segreto, ma Perseus Jackson e Laura Mills hanno scoperto tutto, e hanno chiesto e ottenuto un'impresa" continua il centauro.
Io e Percy, a quel punto, ci avviamo alla grotta dell'Oracolo.

Vi ho fatto un regalo. Dalla settimana prossima il lunedì pubblicherò S O L O le citazioni.

Io al Campo MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora