3.

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«Crystal svegliati.» Mi scuote Holland mentre apre la finestra facendo entrare la luce del sole, sbuffo e metto la testa sotto il cuscino.
«Che ore sono?» Mugugno aprendo piano piano gli occhi.
«Le otto.» Risponde e io alzo le spalle.
"Alle otto dovevi essere da Tyler!" Mi sgrida la vocina e io spalanco gli occhi alzandomi subito.
«Cavolo cavolo cavolo!» Dico infilandomi una maglietta bianca e dei pantaloni neri, mi faccio una coda per nascondere i capelli disordinati e prendo la borsa chiedendo a Holland se mi potesse accompagnare.
Arrivo nel grande edificio alle otto e mezza e vedo Tyler fuori che cammina avanti e indietro guardando il telefono.
«Ci sentiamo.» Dico ad Holland scendendo e lei annuisce.
Mi vede e alzando gli occhi al cielo mi viene incontro.
«Puntuale come sempre Mrs. Reed.» Ironizza lui.
«Per favore mi chiami Crystal.» Sorrido io e lui annuisce tirando fuori dal taschino delle chiavi.
Schiaccia un pulsante e un' Audi A8 si accende davanti a noi, una macchina da due soldi infondo.
Mi prende la valigia mettendola nel bagagliaio mentre io salgo nell'auto grigia.
Inizia a guidare e io non faccio a meno di guardarlo, dai suoi occhi riesco ad intravedere della tristezza e della solitudine ma non so il perché e non voglio di certo chiedere.
Parcheggia la macchina e mi fa cenno di scendere ciò che faccio, mi avvicino per prendere la valigia ma lui la prende per primo facendomi una specie di sorriso.
«Ben tornato Mr. Posey.» Lo saluta educatamente un uomo vestito in smoking che prende la valigia e ci accompagna all'ultimo piano di quell'enorme edificio.
Entriamo in una casa gigantesca e moderna, con tanto di salotto e cucina e una vista di tutta la città.
Rimango a bocca aperta guardando quello splendore e pensando a casa mia che è una briciola confronto a questa.
«Ti piace?» Mi chiede alzando un sopracciglio.
«Si.» Mormoro incantata.
«Ti faccio vedere la camera.» Aggiunge salendo una rampa di scale in vetro lucente con dei Led a ogni gradino.
Apre l'ultima porta del corridoio e mi fa vedere la camera, è molto ampia con una bellissima vista mozzafiato su quasi tutta la città e un letto bianco al centro.
«Può arredarla come vuole.» Aggiunge per poi lasciare la valigia sul letto ed uscire.
Faccio un giro su me stessa guardando ogni angolo della camera, sarà bella ma non ha neanche un po' di colore.
Alzo le spalle e metto in ordine i vestiti nella cabina armadio, appoggio il mio MacBook sulla scrivania e attacco il mio caricabatterie vicino al comodino del mio letto.
Apro una porta bianca pensando che fosse l'uscita ma invece mi ritrovo un bagno enorme come tutto il resto della casa.
È tutto bianco con un idromassaggio nel mezzo dove potrebbero starci tranquillamente sei persone contemporaneamente.
«Mi ci devo abituare.» Sussurro scuotendo la testa e risvegliandomi da quella specie di trans.
Appena finisco di mettere in ordine tutte le mie cose scendo di sotto ricordandomi la strada di questo labirinto.
Riesco finalmente a trovare le scale, scendo e vedo Tyler che sta facendo una chiamata mentre guarda fuori dalla grande vetrata.
Vado in cucina senza disturbarlo e vedo una donna giovane cercare qualcosa dal frigo.
Non pensavo che Tyler avesse una fidanzata.
"Non è la fidanzata! È la domestica stupida!" Mi rimprovera la vocina.
Appena mi vede rimane di stucco per un paio di secondi per poi farmi un sorriso.
«Le piacciono i pancake?» Mi chiede gentilmente.
«Oh ehm.....io ho già mangiato, grazie.» Sorrido sedendomi su uno sgabello e lei annuisce continuando a cucinare.
«Grazie Tyler per non essere venuto ieri!»
Mi giro e vedo due ragazze rimproverarlo abbastanza arrabbiate.
«Non ho avuto tempo.» Sbuffa lui e loro alzano gli occhi contemporaneamente per poi posarli su di me.
Rimangono a bocca aperta guardandosi l'un l'altra e io non capisco il perché, mi corrono incontro e mi salutano.
«Piacere Shelley.» Sorride porgendomi la mano.
«Adelaide.» Dice l'altra ragazza.
«Crystal.» Stringo le mani e Shelley fulmina con lo sguardo Tyler.
«Ti sei tirato fuori finalmente!» Grida lei mentre lui continua a parlare al telefono non ascoltandola.
«Vuole qualcosa da bere Mrs. Hennig?» Le chiede la ragazza.
«No sto bene così. So già che noi tre diventeremo amiche per la pelle.» Dice lei tirandomi una leggera gomitata.
«Mrs. Kane?»
«Un bicchiere d'acqua.» Risponde alzando un dito.
«Perché siete qui?» Chiede Tyler irritato dopo aver posato il telefono sul tavolo.
«Ti ricordo che ieri era il mio compleanno e tu non ti sei presentato!» Si lamenta Shelley e lui alza gli occhi dando un morso ad un pancake.
«Stavo lavorando.» Sussurra Tyler.
«Vabbè noi andiamo, abbiamo da fare moltissimo shop.....ehm volevo dire lavoro.» Dice Adelaide mentre beve tutto in un sorso l'acqua nel bicchiere.
«Ciao e non divertitevi troppo!» Dicono in coro uscendo mentre Tyler tira un occhiataccia a tutte e due.
«Scusami.» Mugugna lui a testa bassa.
«Sono simpatiche.» Sorrido io e lui fa una piccola smorfia.

Innamorata del mio capo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora