10.

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Dopo un tempo infinito a fare shopping, ci fermiamo finalmente in un bar per bere qualcosa.
«Tre Margarita.» Ordina Shelley.
«Puoi dire a Tyler che domani sera siete invitati da me per cena?» Mi chiede Adelaide.
«Certo, verremo di sicuro.» Sorrido.
«Allora Crystal....lui è il tuo primo fidanzato?» Mi chiede Shelley curiosa.
«Se lasciamo stare le cotte e le relazioni brevi, si.» Rispondo sorridendo mentre il cameriere ci porta i cocktail.
«Speriamo che duri allora e che non diventi una "relazione breve".» Aggiunge Adelaide facendo un sorso dal suo bicchiere.
«Già.» Mormoro sorseggiando.
«Signorina Reed.» Mi richiama Fred, mi giro facendoli un cenno con la mano.
«Devo andare.» Comunico e loro annuiscono abbracciandomi.
Prendo la borsa e seguo Fred fino alla BMW nera parcheggiata davanti al bar.
In meno di dieci minuti siamo a casa e Fred mi apre la porta facendomi entrare.
«Dov'è Tyler?» Domando guardandomi attorno.
«Il signor Posey è nel suo ufficio.» Risponde chiudendo la porta.
Appoggio la borsa sul grande divano bianco e salgo le scale arrivando davanti alla porta del suo ufficio.
Busso tre volte e appena sento un "avanti" entro pian piano.
«Hey.» Lo saluto e lui mi fa cenno con la mano di sedermi mentre parla al telefono con qualcuno.
Mi siedo sulla sedia al centro del gigantesco ufficio e mi fermo a guardarlo.
«Ho detto che non lo voglio......Si, sono sicuro.....Perfetto, la richiamo domani...»
Appoggia bruscamente il telefono sulla scrivania per poi farmi un sorriso.
«Tutto bene?» Chiedo inclinando la testa di lato.
«Si.» Risponde portandosi le mani alla fronte e sedendosi.
«Com'è andata?» Mi chiede riferendosi al pomeriggio passato insieme a Shelley e Adelaide.
«Se lasciamo perdere la tua guardia del corpo, molto bene.» Rispondo e lui fa una piccola risatina.
«Tranquilla, Fred non ti starà sempre accanto.» Mi rassicura.
«Ci starai tu?» Domando sorridendo.
«No.» Risponde e io metto il broncio.
"Fregata!"
«E chi allora?»
«Domani lo vedrai.» Dice prendendo una penna e iniziando a scrivere.
«Devi lavorare?» Chiedo guardando la pila di fogli posti sulla scrivania.
«No, devo solo fare due cose. Aspettami in soggiorno.»
Mi alzo e esco chiudendo la porta alle mie spalle, cammino per il corridoio mentre guardo tutte le foto appese ai muri di lui e la sua famiglia.
«Oh buonasera signorina Reed.» Mi saluta educatamente Jane con una scopa in mano.
«Mi può chiamare soltanto Crystal?» Chiedo sorridendo.
«Ci proverò signorina Reed.» Risponde per poi entrare in un'altra camera.
Scendo di sotto dove trovo Fred che fa la guardia, come sempre, e Dylan sul divano.
«Che ci fai qui?» Sorrido io.
«Ah Crystal, dovevo ridarti le chiavi. Le ho lasciate a Fred.» Comunica facendo un gesto a Fred che non lo calcola minimamente.
«Rimani qui?» Chiedo scendendo tutti i gradini.
«Dovevo parlare con Tyler ma è impegnato quindi me ne vado. E poi ho un appuntamento con una ragazza bellissima.» Risponde mettendosi in ordine il ciuffo.
«Ci vediamo Crystal. Ah e salutami Tyler.» Aggiunge uscendo.
Scuoto la testa e mi siedo sul divano, si accende magicamente la Tv su un canale di shopping e io sbuffo cercando il telecomando tra i cuscini.
«Se stai cercando il telecomando non lo troverai mai.» Dice Tyler scendendo le scale e mettendosi accanto a me.
«Cambia canale.» Ordina e la televisione passa da un canale all'altro in un secondo.
Spalanco la bocca e lui si mette a ridere togliendosi la cravatta.
«Che stregoneria è mai questa.» Mugugno strofinandomi gli occhi con le mani.
«Spegniti.» Ordina.
«No.» Mi lamento incrociando le braccia.
«Fai la bambina offesa, signorina Reed?» Mi chiede avvicinandosi.
«Si.» Borbotto.
«Mh.»
Mi bacia mettendomi le mani sui fianchi mentre rimango con le mani incrociate ma in meno di tre secondi ricambio mettendole sul suo collo.
«Signor Posey.» Lo richiama Fred e lui sbuffa lasciandomi un bacio a stampo.
«C'è suo padre alla porta.» Comunica.
Si alza sistemandosi la maglietta e facendo cenno a Fred di farlo entrare.
«Ciao Tyler.» Lo saluta dandoli una pacca sulla spalla.
«Crystal.» Mi saluta facendomi un enorme sorriso.
«Perché sei qui?» Domanda irritato.
«Dobbiamo parlare di affari figliolo.» Risponde entrando in ufficio seguito da Tyler.
«Signorina Reed.» Mi richiama Jane.
«Crystal.» Sorrido.
«Oh scusi. È per lei.» Risponde passandomi il telefono.
Lo prendo e lo avvicino all'orecchio per sentire chi sia.
-Pronto?
-Hey Crystal!
-Chi sei?
-Come? non mi riconosci?
-Ehm no.
-Sono Daniel!
-Ah ciao!
Spalanco gli occhi mettendomi una mano sulla fronte.
-Ho sentito da Holland che sei stata presa per fare la modella.
-Già. Invece tu? sei ancora lì a Seattle?
-Si ma non per molto.
Vedo Tyler e suo padre uscire dall'ufficio.
-Ah ehm.... devo andare, ci sentiamo Daniel.
-Okay, ciao bellissima.
Metto giù e ripasso il telefono a Jane per poi avvicinarmi a Tyler e suo padre.
«Quindi?»
«Ci penserò.» Risponde Tyler guardandomi.
«Okay, se accetti chiamami. Ciao figliolo, ciao Crystal.» Ci saluta John uscendo accompagnato dalla sua guardia del corpo.
Tutti con le guardie del corpo, seriamente?
"Anche tu la avrai presto cara!" Mi ricorda la vocina interiore.
«Che cosa ti ha detto?» Domando abbracciandolo.
«Mi ha chiesto se volessi compare la sua casa poco più lontano da qui e ristrutturarla.» Risponde lasciandomi un bacio sulla fronte.
«Domani te la farò vedere.» Aggiunge prendendomi per i fianchi e portandomi in camera sua.

Innamorata del mio capo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora