11.

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Apro gli occhi per la troppa luce che entra nella stanza e Tyler mugugna qualcosa abbracciandomi.
Sorrido e inizio a giocare con i suoi capelli e a disegnare cose a caso sul suo petto.
Si sveglia e mi fa un sorriso lasciandomi un bacio sulle labbra.
«Buongiorno.» Sussurro.
«Buongiorno.» Mormora mettendosi un braccio sotto la testa.
«Oggi dobbiamo fare delle foto?» Chiedo appoggiando la testa sul cuscino.
«No, Tom non c'è.» Risponde.
«Chi è Tom?»
«Il fotografo.»
"Ha un nome quindi!"
Si alza dal letto e si infila i pantaloni e la camicia.
«Oggi arriverà la tua nuova guardia del corpo.» Mi comunica.
«Mi stava simpatico Fred.» Sbuffo incrociando le braccia e lui fa una piccola risatina.
«È solo una guardia del corpo. Preparati, ti aspetto in cucina.» Dice dandomi un bacio a stampo e un piccolo pizzicotto sul sedere che mi fa sussultare.
Esce dalla camera chiudendo la porta alle sue spalle e io mi alzo prendendo un vestito bianco e in pizzo.
Mi pettino i capelli e metto dei tacchi bianchi per poi uscire e dirigermi in cucina dove Tyler mi aspetta per fare colazione.
Faccio una finta tosse che lo fa girare e faccio una piroetta su me stessa.
«Come mi sta?» Chiedo sorridendo.
«Benissimo.» Risponde prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui.
«Signor Posey la sua nuova guardia del corpo è qui.» Lo richiama Fred e lui annuisce staccandosi subito da me.
Mi prende la mano e mi porta nel gigantesco soggiorno dove trovo....Daniel!
«Daniel.» Sorrido abbracciandolo.
«Hey Crystal.» Ricambia.
«Vi conoscete già?» Chiede Tyler un po' irritato.
«Si, andavamo a scuola insieme.» Rispondo sorridendo e lui aggrotta le sopracciglia.
"Sembra geloso!"
«Bene, Fred puoi pensare a Daniel?» Chiede Tyler e Fred fa un cenno con la testa.
«Noi andremo con la mia auto.» Aggiunge prendendo la mia mano e uscendo non facendomi salutare minimamente Daniel.
"È molto geloso il signorino!"
Scendiamo di sotto, in garage, e lui accende una Porsche Panamera davanti a noi.
«Un'altra auto?» Domando confusa ed entrando.
«Ne ho sette.» Risponde compiaciuto e facendomi un sorrisetto.
Scuoto la testa ridendo mentre lui mette in moto ed esce dal garage.
«Ah, siamo invitati da Adelaide questa sera.» Comunico e lui spalanca gli occhi facendomi scoppiare a ridere.
Va a tutto gas e in un attimo siamo davanti ad una casa enorme sul mare.
Me lo aspettavo che fosse enorme però non così....enorme!
«Ti faccio vedere l'interno.» Sorride chiudendo l'auto e prendendomi per mano.
Entriamo e rimango a bocca aperta nuovamente, faccio un giro su me stessa guardando quello splendore.
«E tu non la compreresti?!» Domando incredula.
«Tu la vorresti?» Mi chiede.
«Si.» Rispondo ma realizzo dopo poco che lui comprerebbe tutto per me, mi fermo di colpo.
«Tyler stavo scherzando!»
«Troppo tardi, ho detto a mio padre che la compro.» Risponde inviando il messaggio.
«Oddio! Tu sei un pazzo!» Grido saltandoli tra le braccia.
Mi stacco e prendo il suo viso con le mani iniziando a baciarlo.
A interrompere quello splendido momento è la dannata suoneria del suo smartphone.
Sbuffa prendendolo e rispondendo.
«Dimmi Fred.....Va bene.....Tra quanto?....Perfetto......Mi mandi qui Daniel.....»
Spegne il telefono e io lo guardo confusa ancora abbracciata a lui.
«Devo fare delle cose urgenti.» Mormora, sbuffo e lui mi da un bacio sulla fronte.
Usciamo e io mi dirigo verso ad un bar dopo aver dato svariati baci a Tyler.
Mi siedo e ordino un succo di frutta, prendo il telefono dalla mia piccola borsa e lo appoggio sul tavolo.
«Ecco a lei.»
Il cameriere mi passa il succo e io tiro fuori i soldi per pagare.
«Non serve, ha già pagato quel ragazzo.» Mi sorride indicandomi Daniel che si avvicina con un sorriso stampato in faccia.
«Non serviva.» Mormoro.
«Invece si, signorina Reed.» Risponde e io alzo gli occhi al cielo.
«Daniel almeno tu chiamami Crystal.» Sbuffo.
«Il signor. Posey vuole che la chiami signorina Reed.»
"Seriamente?!"
«Ah....beh, quando saremo sposati deciderà lui come mi dovrò chiamare ma adesso voglio che mi chiami Crystal e rivoglio il Daniel di una volta.» Rispondo sorseggiando il mio succo.
«Va bene Crystal.»
Sorrido compiaciuta e lui fa una piccola risatina.
«Perché non ti siedi?» Domando.
«Non posso sedermi sul posto di lavoro.»
Adesso mi sta prendendo in giro.
«Siete noiosi voi, guardie del corpo.» Borbotto alzando gli occhi.
Si mette a ridere mentre finisco di bere il mio succo, mi alzo e mi dirigo verso la macchina.
«Aspetta.»
Mi giro guardandolo, mi apre la portiera della macchina e io scuoto la testa ridendo ed entrando.
«Una volta eri tu che mi comandavi.» Sorrido pensando ai vecchi tempi quando faceva il bulletto con me.
«Scusa.» Sussurra mentre accende la macchina.
«Tranquillo. Ti farò passare tutto quello che mi hai fatto in passato.» Sussurro e lui spalanca gli occhi guardandomi dallo specchietto.
«Stavo scherzando.» Rido e lui tira un respiro di sollievo.

Innamorata del mio capo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora