43.

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Mi alzo dal letto praticamente mezza nuda e vado verso il bagno per sistemare i miei capelli ribelli.
Prendo la spazzola dal cassetto nero sotto il lavandino e inizio a pettinare quei lunghi capelli marroni.
«Sei ancora in mutande e reggiseno?!» Si lamenta Tyler entrando.
«Esatto.» Rispondo facendoli un piccolo sorriso.
«Dobbiamo essere dai miei alle 21:00 e sono già le 20:30.» Mugugna sistemandosi la cravatta.
«5 minuti e sono pronta rompipalle.» Rido io mentre lui alza la testa di colpo.
Rimetto la spazzola nel cassetto e esco dal bagno entrando nella grande cabina armadio.
Prendo un vestito bianco che mi arriva alle ginocchia e dei tacchi neri.
Mi raccolgo i capelli in una coda alta lasciando fuori dei ciuffi e faccio un cenno a Tyler.
«Visto, ci ho messo meno di 5 minuti.» Sorrido prendendo la borsa.
Alza gli occhi ridendo e esce seguito da Daniel che chiude la porta alle nostre spalle.
Scendiamo in garage e Tyler accende la sua Audi con un piccolo tastino del telecomando.
Saliamo e in meno di dieci minuti siamo a casa dei suoi genitori.
Vedo moltissime macchine e a loro volta tantissime persone che scendono.
«Ma non era una cena di famiglia?» Domando guardando Tyler.
«Lo era.» Sussurra parcheggiando accanto all'enorme giardino.
Usciamo e, mano nella mano, entriamo in casa accolti dalla domestica che ci fa accomodare nel secondo giardino dietro alla villa.
Ci sono molte persone, anzi, moltissime persone vestite in modo elegante e professionale con una musichetta di sottofondo e molte luci che illuminano il gigantesco giardino.
«Ciao ragazzi.» Ci saluta il padre di Tyler.
«Tanta gente eh.» Mugugna Tyler fulminandolo con lo sguardo.
«Sono tutti quanti amici miei, vieni ti faccio conoscere delle persone.» Dice prima di infilarsi tra la folla.
«Faccio veloce.» Mi sussurra Tyler lasciandomi un bacio sulle labbra per poi seguire suo padre.
Rimango lì ferma guardandomi attorno finché una mano non stringe la mia facendomi sussultare.
«Ciao Crystal!»
«Oh ciao Abigail, mi hai spaventata!»
«Scusa non volevo, ho qualcosa per te.» Mi dice entrando nella villa e portandomi di sopra in camera sua.
Mi lascia la mano e si avvicina alla sua scrivania prendendo una piccola scatolina.
Me la porge e io la prendo sorridendo e aprendola subito dopo.
«L'ho fatto ieri.» Mi sorride mentre i miei occhi si fermano su un braccialetto molto carino con le mie iniziali e quelle di Tyler.
«È molto bello Abigail.» Sorrido mettendolo.
«Se non ti piace lo puoi buttare.» Sussurra.
«No assolutamente! È bellissimo, grazie mille Abigail.» Dico abbracciandola.
«Hai sentito?» Sussurra lei ancora abbracciata a me.
«Cosa?» Domando staccandomi e guardandola.
«Ho sentito qualcosa.» Risponde con occhi spaventati.
Mi guardo intorno e subito dopo sento anche io uno strano rumore.
«Stai qui.» Sussurro camminando piano verso il buio corridoio.
Metto la mano sulla maniglia e apro piano la porta.
Mi sporgo e la prima cosa che vedo è un'ombra all'inizio del corridoio.
«Tyler?» Dico ma quell'ombra non si muove.
«Tyler ti prego se è uno scherzo smettila subito!» Grido e la sagoma alza il braccio e noto che ha qualcosa in mano.
Rientro in camera di Abigail e chiudo la porta a chiave.
«Devo chiamare Tyler!» Mugugno prendendo la borsa sul letto.
Tiro fuori il cellulare e digito il suo numero appoggiandolo all'orecchio.
«Dai rispondi!» Mugugno portandomi un dito sulle labbra.
Parte la segreteria telefonica e sbuffando butto il cellulare sul letto.
«Chi c'era lì fuori?» Domanda Abigail spaventata.
«Non lo so.» Rispondo mettendomi le mani tra i capelli.
Inizia a suonare il mio cellulare e Abigail lo prende passandomelo.
«Ho quasi fin.....»
«Tyler c'è qualcuno in casa! Vieni ti prego!»
Butta giù la chiamata e io mi affaccio alla finestra vedendo Tyler e delle guardie del corpo correre verso la villa. 
Sento la porta aprirsi di colpo e un uomo incappucciato scaraventarsi contro Abigail.
«Non toccarla!» Grido cercando di toglierlo da lei.
Sento delle mani tirarmi via da lì e vedo Tyler tirare un pugno all'uomo.
«Daniel portala via!» Grida prima di tirare un altro pugno.
Daniel mi prende e mi porta giù di sotto caricandomi in macchina.
«Fammi andare da Tyler!» Dico mentre lui sale in macchina velocemente.
«Non posso Crystal.»
«Bene allora ci vado da sola!» Dico ma prima di poter scendere blocca tutte le porte dell'auto per poi accenderla e andare via.

Innamorata del mio capo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora