13.

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Mi sveglio dalle carezze di Tyler sul mio braccio e metto la testa sotto il cuscino mugugnando.
«Sono le dieci e mezza.» Sussurra e io alzo le spalle abbracciandolo.
«Dobbiamo fare delle foto?» Chiedo non togliendo la testa da sotto il cuscino.
«No, Tom non è ancora tornato.» Risponde mettendomi un braccio intorno alle spalle.
«Ecco quindi possiamo rimanere qui.» Aggiungo e lui si mette a ridere baciandomi la fronte.
«Devo lavorare.» Sbuffa e io mi sposto battendo le mani sul materasso.
«Dai rimani.» Supplico mettendo una mano sul suo petto.
«Non posso ma ti prometto che tornerò presto.» Mormora lasciandomi un bacio sulle labbra e alzandosi.
Sbuffo buttando la testa all'indietro e mi alzo dopo poco infilandomi una sua camicia bianca.
Si, lo so ho un debole per le sue camicie.
Esce dalla cabina armadio con il classico smoking e mi fissa mentre si mette le scarpe.
«Mi piace come ti sta la mia camicia.»
Sorrido tirandomi su le maniche e baciandolo una seconda volta.
«Ci vediamo dopo piccola.» Mormora lasciandomi svariati baci sulle labbra per poi uscire.
Esco anche io e mi dirigo in cucina dove trovo Jane con il suo solito sorriso sulla faccia.
«Buongiorno signorina Reed.» Mi saluta passandomi dei pancake.
Non riuscirà mai a chiamarmi solamente Crystal.
«Dormito bene?» Domanda gentilmente versandomi del succo di frutta.
«Benissimo.» Sorrido azzannando un pezzo di pancake.
«Vuole qualcosa di particolare per cena?» Mi chiede e io scuoto la testa.
«Decida lei.» Rispondo sorridendo.
Finisco i pancake e il succo di frutta, vado in camera e mi vesto con dei Jeans una maglietta nera e una maglia a maniche lunghe bianca.
«Daniel mi puoi portare al maneggio?» Chiedo prendendo la mia borsa e il cellulare.
«Certo Crystal.» Risponde sorridendo.
Usciamo e entriamo nella BMW nera parcheggiata davanti all'edificio.
«Come stai?» Domanda guardandomi dallo specchietto mentre mette in moto l'auto.
«Bene, tu?»
«Come al solito.» Risponde facendomi un ampio sorriso.
Arriviamo e Daniel ferma la macchina davanti al maneggio, scendo e l'uomo della scorsa volta mi viene incontro salutandomi.
«È venuta per il suo cavallo?»
Annuisco e lui mi porta nella stalla dove si trova il mio bellissimo cavallo bianco.
«Ciao bello.» Dico accarezzandolo.
«Scusi, ma come si chiama?» Chiedo curiosa.
«Demon.» Risponde e io sorrido continuando ad accarezzarlo.
Passo tutto il pomeriggio a cavalcarlo facendo una bellissima passeggiata nel bosco e subito dopo torno rimettendolo nella stalla.
Vado verso la macchina e chiedo a Daniel di portarmi in un bar nelle vicinanze.
In meno di quindici minuti siamo lì e io scendo dalla macchina sedendomi su una sedia all'esterno.
«Che cosa desidera?» Chiede gentilmente il cameriere con un blocchetto e una penna in mano.
«Un caffè, grazie.» Rispondo e lui annuisce tornando dentro.
Appoggio il telefono sul tavolo e guardo i messaggi che mi sono arrivati.

Tyler
-Tra dieci minuti sarò a casa.

Faccio un sorriso per poi rispondere.

-Va bene, a dopo Signor Posey.

Holland
-Devo raccontarti tantissime cose! Quindi uno di questi giorni usciremo insieme.

-Certo! Devo anche io raccontarti tantissime cose.

Adelaide
-Grazie per essere venuta alla cena di ieri, mi sono divertita moltissimo! Ci sentiamo.

-Figurati, alla prossima!

Il cameriere mi porta il caffè e io lo ringrazio con un cenno del capo poggiando i soldi sul tavolo.
Bevo il mio caffè lentamente mentre mi guardo attorno e mi perdo tra i miei pensieri. 
Finisco di bere e rientro in macchina chiedendo a Daniel se mi potesse portare a casa.
«Sai a cosa stavo pensando?» Domando mentre guardo fuori dal finestrino.
«Cosa?»
«Se un giorno di questi potremmo uscire visto che non mi hai mai conosciuto veramente.» Sorrido intravedendo i suoi occhi dallo specchietto e lui annuisce.
«Sono stato uno stupido a trattarti così.» Aggiunge.
«Si può sempre rimediare.» Mormoro riponendo gli occhi sulla strada.
Arrivo a casa e apro la porta trovando, nel grande salotto, Tyler che parla al telefono guardando un punto indefinito del soggiorno.
Mi vede e mi fa un sorriso mentre faccio un cenno con la mano chiudendo delicatamente la porta di casa.
Vado in camera e accendo il mio MacBook sdraiandomi sul letto dopo aver tolto i tacchi e aver messo una maglietta.
Guardo un paio di foto di modelle per prendere qualche spunto finché non mi arriva un notifica.

Da: Anonimo
A: Crystal Reed
Data: 28 marzo 20:05
Oggetto: Presto sarai mia.
Davvero molto bella.

Spalanco gli occhi guardando la mia foto di questo pomeriggio, appoggio il computer sul comodino e corro in soggiorno per chiamare Tyler

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Spalanco gli occhi guardando la mia foto di questo pomeriggio, appoggio il computer sul comodino e corro in soggiorno per chiamare Tyler.
«Signorina Reed è pronta la cena.» Mi comunica Jane.
«Dov'è Tyler?» Domando guardandomi attorno.
«Nel suo studio. Tutto bene signorina Reed?» Mi chiede preoccupata.
«Si.» Rispondo soltanto per poi correre nel suo ufficio.
Entro non bussando minimamente e lui si alza di colpo confuso.
«Qualcuno mi ha scattato una foto e io....lui...» Dico agitata e lui esce dall'ufficio entrando in camera e guardando sul computer.
«Sono andata in un bar questo pomeriggio e questo tizio mi ha scattato quella foto.» Spiego in piedi davanti a lui mentre guarda lo schermo ancora più confuso.
«Crystal, qui non c'è niente.» Risponde guardandomi.
Prendo il computer sedendomi sul letto e cerco la mail ma inutilmente, è sparita.
«Giuro che non ti sto prendendo in giro.» Sussurro.
«Ti giuro che c'era una mia foto.» Mormoro continuando a cercarla.
«Crystal....» Mi richiama lui.
«Non c'è nessuna foto.» Aggiunge e io nego.
«Si, c'era.» Sussurro.
«Devo fare una chiamata poi ne riparliamo.» Mi lascia un bacio sulla fronte per poi uscire, chiudo il computer e lo metto dentro ad un cassetto.
Mi metto le mani sul viso e sbuffando vado in bagno e mi faccio una doccia calda, mi guardo allo specchio mettendomi la biancheria intima e una maglietta larga.
Mi sdraio sul letto su un fianco e penso a chi potrebbe essere e che cosa voglia.
Sento delle mani circondarmi i fianchi e delle labbra baciarmi le spalle.
«Non vuoi mangiare?» Mi chiede quasi in un sussurro e io scuoto la testa.
«Non ho fame.» Mormoro e lui rimane in silenzio restando dietro di me con le braccia intorno ai miei fianchi.
«Non mi credi vero?»
«Certo che ti credo.» Risponde accarezzandomi un fianco con la mano.
«Sembra di no.» Sussurro.
«Invece si.» Sussurra lasciandomi un casto bacio sulla spalla.
«Nessuno ti toccherà.» Mi rassicura e io mi giro abbracciandolo e addormentandomi tra le sue braccia.

Innamorata del mio capo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora