16.

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Sono sul divano appoggiata al petto di Tyler che guardiamo un film.
«Tom mi ha mandato le foto che hai fatto nel mio ufficio.»
Spalanco gli occhi deglutendo e alzando lo sguardo.
«Avevamo bisogno di un nuovo spazio.»
Abbassa la testa facendo una risatina e io lo guardo confusa.
«Tranquilla.» Mormora lasciandomi un bacio sulla fronte.
«E poi eri molto sexy con quel vestito.» Sussurra.
«Ero?» Domando alzando un sopracciglio.
«Sei.» Si corregge lasciandomi un bacio sulle labbra.
Mi prende i fianchi e mi fa sedere a cavalcioni sulle sue gambe.
Con la mano scendo fino al primo bottone della sua camicia e inizio ad aprirla, noto una cicatrice che non avevo mai visto prima oppure non ci avevo mai fatto caso.
Mi fermo e la sfioro con le mani per poi alzare lo sguardo.
«Come hai fatto?»
Lui fa un sospiro guardando da un'altra parte e io metto le mani dietro al suo collo.
«Scusa. Non dovevo chiedere.» Mormoro.
«È stato l'uomo che ha ucciso mia madre.» Risponde guardando in basso.
«Mi dispiace.» Sussurro mettendo una mano sulla sua guancia.
«Fa parte di me ormai.» Mormora alzando le spalle.
«Perché l'ha uccisa?» Chiedo e lui mi guarda aggrottando le sopracciglia.
«Non lo so.»
Smetto di fare domande e mi appoggio al suo petto mentre lui appoggia le sue labbra sulla mia fronte e le sue mani che mi circondano la schiena.
«Mi dispiace così tanto.» Sussurro.
«È passato.» Mugugna.
«Signor Posey la sua cliente è qui.» Comunica Fred.
Mi sposto da lui e mi alzo mettendomi a posto il vestito che si era alzato appena.
«La faccia entrare.» Aggiunge Tyler chiudendosi la camicia.
«Oh eccola finalmente! Sono giorni che cerco di avere un appuntamento con lei ma non l'ho mai trovato in ufficio.» Si lamenta una ragazza mora entrando dalla porta.
Indossa un vestito che sembrerebbe molto costoso e dei tacchi neri molto alti.
«Avevo da fare questi giorni, prego si accomodi nel mio ufficio arrivo tra due minuti.» Risponde Tyler e lei sbuffando entra nel ufficio.
«Siamo invitati a cena da mio padre, vai a prepararti. Ci metterò pochissimo.» Mi lascia un bacio a stampo per poi entrare nella stanza.
«Jane.» La richiamo.
«Si, signorina Reed?»
«Ho bisogno di qualche consiglio per i vestiti, mi può dare una mano?» Chiedo gentilmente entrando in camera da letto.
«Certo.» Risponde seguendomi.
Prendo dalla cabina armadio un paio di vestiti e li appoggio sul gigantesco letto.
Metto una mano sotto il mento mentre guardo Jane che ispeziona ogni vestito.
«Questo è molto bello.»
Prende un vestito rosa pelle corto davanti e lungo dietro con le maniche lunghe in pizzo.
Mi piace molto, potrei chiedere più spesso aiuto a Jane.
«Grazie mille.» Sorrido prendendolo e andando nella cabina armadio.
«Si figuri signorina Reed.» Risponde uscendo.
Mi infilo il vestito e cerco tra i cassetti dei tacchi dello stesso colore.
Inizio a canticchiare mentre mi sistemo i capelli e cerco di renderli più decenti.
Esco dalla camera e mi dirigo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
«Quindi signor Posey la prossima settimana qui?»
Vedo la ragazza mettere una mano sul suo petto e io appoggio il bicchiere andando verso di loro.
«Lei è Crystal...»
«La sua fidanzata, piacere.» Interrompo Tyler porgendole la mano con un grosso sorriso sulla faccia.
«Piacere.» Mormora lei sorridendo.
«E credo che il signor Posey non voglia ragazze a casa sua ma direttamente nel suo ufficio in centro, sa dove si trova l'edificio?» Chiedo e lei annuisce.
«Ecco vada lì.» Aggiungo appoggiando la testa sulla spalla di Tyler.
«Ci vediamo la prossima settimana.» Dice soltanto per poi uscire.
Faccio un sorriso guardando Tyler che è rimasto a bocca aperta.
«Sei perfida.» Sussurra e io circondo il suo collo con le braccia.
«Mi ha dato fastidio.» Borbotto aggrottando le sopracciglia.
«Ho notato.» Ride lui mettendo le mani sui miei fianchi e baciandomi.
«Sei bellissima.» Mormora e io sorrido.
«Tu vieni così?» Chiedo prendendo la borsa dal divano.
«Si.» Risponde prendendomi per mano e uscendo di casa.
Saliamo sulla Porsche e in meno di dieci minuti siamo davanti alla gigantesca villa di suo padre.
Bussiamo alla porta e un ragazzo più giovane di noi ci apre seguito da una ragazza della stessa età.
«Tyler!» Gridano saltandoli addosso.
«Hey!» Dice lui accucciandosi.
«Ragazzi lasciatelo stare!» Grida una signora sulla cinquantina facendoci un sorriso.
«Ciao Tyler.» Lo abbraccia lei.
«Ava, lei è Crystal la mia fidanzata. Crystal lei è Ava, mia madre adottiva.» Mi presenta Tyler e io le stringo la mano sorridendo.
Entriamo nel gigantesco soggiorno dove troviamo i due ragazzi di prima che credo siano i fratellastri di Tyler e suo padre seduti sul divano.
«Crystal che piacere rivederti.» Sorride John e io faccio un cenno con la testa sedendomi sul divano accanto a Tyler che mi tiene ancora la mano.
«Tyler ha una ragazza!» Grida la ragazza di cui non so ancora il nome.
«Pensavamo fossi gay.» Aggiunge il ragazzo e Tyler lo fulmina con lo sguardo mentre a me scappa una risata.
«Molto divertente Noah, comunque loro sono Abigail e Noah.» Mi presenta Tyler indicando ognuno.
«Hai preso la casa alla fine.» Dice John e lui annuisce guardandomi per mezzo secondo.
«No papà! Ti avevo detto che la volevo io!» Si lamenta Noah incrociando le braccia.
«Credo di averti regalato molte cose Noah.» Aggiunge John.
«Mi hai regalato soltanto cinque cavalli, due cani, tre gatti, un Jet privato che potrò usare solo a 18 anni, 10 smoking e 2 auto.»
Rimango a bocca aperta mentre elenca tutti i regali che non ho mai avuto e che un ragazzino ha avuto in soli sedici anni.
«Noah smettila.» Sbuffa Abigail.
«Lo hai viziato parecchio papà.» Dice Tyler passandomi un bicchiere di vino che prendo e tengo tra le mani.
«Lo so.» Risponde John mettendosi una mano sulla fronte.
«Vizia più Noah.» Aggiunge Abigail alzando gli occhi.
«Ragazzi per favore.» Dice Ava e io sorrido appoggiando la testa sulla spalla di Tyler

Innamorata del mio capo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora