Capitolo extra San Valentino di Marco e Diana

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Prima Parte

13 febbraio 2017

Il giorno prima di San Valentino i nostri genitori finalmente si conosceranno, abbiamo organizzato questo pranzo nonostante le reticenze di Diana: ha tanta paura lei, si sente sempre a disagio per via dei nostri soldi.

"Sono nervosa, non so che mettermi, aiutami!" mi dice Diana mentre esce mille abiti dal suo armadio.

"Diana calmati, non è una tragedia questa. Oggi le nostre famiglie si conosceranno, non dobbiamo andare in guerra" le dico cercando di farla calmare; mia madre adora Diana, la tratta come una seconda figlia e anche i miei suoceri sono molto gentili e affettuosi con me.

"Marco tu non capisci."

"Fermati e respira: hai già conosciuto i miei e ti adorano ed i tuoi genitori sono due persone deliziose. Lo so qual è il tuo problema i nostri soldi, te lo abbiamo spiegato mille volte non ci importa di classi sociali e quant'altro. I miei sono due persone che hanno fatto mille sacrifici per creare il loro impero."

"Lo so ma..."

"Niente ma, ti ho mai raccontato come sono nati i nostri cantieri navali?"
"No" mi dice Diana, cosi la faccio sedere sul letto e spero che capisca che a noi dei soldi non importa nulla.
"I miei bisnonni paterni erano dei pescatori come i miei nonni; con tanti sacrifici sono riusciti a comprare una barca, si sono dedicati con dedizione al lavoro sempre; invece dal lato materno erano falegnami. Quando si sono conosciuti i miei genitori avevano 15 anni e si sono innamorati subito, un vero colpo di fulmine, ancora oggi si amano come il primo giorno."

La bacio con dolcezza : "Come io amo te" le dico, e poi riprendo il mio racconto.
"Vedendo che il loro amore era forte, i loro genitori hanno deciso di unire le due attività iniziando a produrre barche per pescatori. I miei si sono sposati a 22 anni, entrando in possesso del cantiere. Dopo due anni è nato mio fratello Guido e con tanti sacrifici hanno eretto il loro impero e ora costruiscono navi di lusso in tutto il mondo. Sanno cosa significa lavorare duramente, non dimenticano le loro origini e aiutano i più bisognosi sempre. Non abbiamo mai ostentato ricchezza e lo sai. Per questo devi stare tranquilla, nessuno ti giudicherà, non è colpa tua se tuo padre ha perso il lavoro. Noi ti amiamo e sono sicuro che andrà tutto bene."

"Hai ragione sei dannatamente e schifosamente ricco, mi fai ribrezzo" poi scoppia a ride e mi bacia "Grazie, sono più calma."

"Ora io vado, ci vediamo direttamente al ristorante va bene? Ti amo. Sei bellissima con qualsiasi cosa, ricordatelo sempre."
"Ti amo anch'io, ci vediamo dopo."

Appena arrivo a casa vedo i miei genitori girare come delle trottole: "Che succede?" chiedo a mio padre che si sta allacciando i bottoni della camicia bianca.

"Tua madre è nervosa, sa come si sente Diana ed è indecisa su cosa mettere: ha cambiato almeno dieci abiti e tua sorella è chiusa in bagno da due ore. Mi faranno uscire pazzo." mi dice mio padre.

"Anche voi no! Non ce la posso fare. Fate tutti un respiro profondo, non ci stiamo ancora sposando quindi state calmi andrà tutto bene, non fate agitare anche a me. Ora vado in camera mia a cambiarmi, mamma tu sei bellissima anche con uno straccio, è un semplice pranzo, pantaloni e giacca andranno benissimo."

Guardo mia madre che trovo ogni giorno più bella, i suoi capelli castano chiaro, i suoi occhi azzurri sono così magnetici ed espressivi, la sua corporatura esile ma forte, è alta circa 168 cm ma di fianco a mio padre sembra una bambolina, poiché lui è alto 176 cm con un peso corporeo di 80 chili. Anche mio padre è un uomo molto affascinante e giocherellone: ormai i suoi capelli brizzolati lo rendono un prossimo pensionato, come lo chiama mamma. A differenza nostra lui possiede gli occhi verdi.

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