Capitolo 40: Davide

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La mattina mi sveglio fra le braccia di Aurora. 
Ci dobbiamo esser scambiati di posto, la guardo dormire mentre mi stringe, non vorrei staccarmi da lei.

Mentre mi alzo, lei si sveglia e mi dà il buongiorno, così mi avvicino a lei per mordere quelle bellissime labbra.
«No non baciarmi, ho la bocca impastata» mi dice ancora addormentata; io le sorrido e la bacio.

«Oggi ci aspetta la Torre Eiffel, dobbiamo muoverci» le dico.
«E' tardi è tardi» grida, mi sembra il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie. Corre in bagno e mi chiede di far la doccia con lei.
«Vorrei non sai quanto, ma se entro non ti lascio uscire, quindi sbrigati a lavarti»

Scendiamo con Diana e Marco: «Buongiorno ragazzi tutto bene ieri?» ci chiede Marco; ci guardiamo imbarazzati, lui non sa di noi.
«Tutto bene, siamo ancora vivi» gli dico ridendo «e voi invece?» Gli chiedo malizioso sapendo che si sarebbe sentito a disagio; sento lo schiaffo che mi tira Aurora sulla testa e alza gli occhi al cielo.

Mentre Diana e Marco ridono «non sai quanto siamo stati bene, è una bomba» ci dice Diana, e continuiamo a ridere mentre arriviamo nella sala per la colazione.

Sentiamo le ragazze gridare e correre nella parte del buffet, noi ci guardiamo allibiti.
«Amo il buffet» grida Aurora, e si riempie il piatto con tutte le leccornie presenti sui tavoli.
Io prendo un croissant e una tazza di caffè.

Facciamo colazione con i ragazzi e un momento di terrore ci percuote: Marco non è uno stupido spero che non sospetti nulla sul nostro conto, la fame di Aurora può essere sicuramente attribuita alla nottata di sesso.

«Io faccio tutti i giorni colazione così, non vedi la mia ciccia» gli risponde Aurora dopo che ho detto che non mi interessava, tranquillizzando anche lei, ci prepariamo anche il pranzo, visto tutte le cose che hanno portato le ragazze.

«Sbrigatevi ragazzi dobbiamo partire» ci richiamano i professori.
Oggi ci aspetta la Visita guidata della città verso la zona della Tour Eiffel e del Trocadero.

Quando siamo di fronte alla grande struttura di metallo, le ragazze iniziano a fare le foto. Dopo aver fatto la fila saliamo al primo piano della torre, da qui possiamo ammirare il panorama mozzafiato; molte delle ragazze si fanno le foto e anche Diana e Aurora ci richiamano per farci le foto con loro.

«È fantastico camminare su questo pavimento, sembra di volare» dice Aurora entusiasta.

Per salire al secondo livello prendiamo le scale; il panorama mi lascia senza parole, prendiamo l'ascensore per salire al terzo piano.

Aurora è così euforica che inizia una spiegazione sulla torre; io ammiro il panorama e penso a mia sorella, le sarebbe piaciuto questo posto, in fondo il suo animo era così romantico, mi allontano un po' dal resto dei ragazzi: ho voglia di isolarmi. Chiamo mio padre perché ho bisogno di parlare con un mio familiare, ma non mi risponde; quando stiamo per scendere ricevo la sua telefonata, così resto solo a parlare con lui, appena ho finito la conversazione vedo Filippo che si avvicina a me.

«Ho bisogno di parlare con te, mi devi delle spiegazioni. Circa una settimana fa Pamela mi ha detto che siete stati a letto insieme. Voglio sapere la verità. Mi avevi detto che lei non ti interessava»

Lo vedo visibilmente sconvolto, gli metto una mano sulla spalla:«amico mi dispiace per la vostra situazione, ma come ti ho già detto che io non ho fatto sesso con lei, Pamela ha inventato tutta questa storia, non devi crederle. Fra di noi c'è stato un bacio, ti dico la verità» modero le parole, non voglio ferirlo ma non voglio neanche che io possa passare per un bugiardo, e approfittatore «Voi due vi eravate lasciati, io ero un po' arrabbiato ed ho pensato di sfogarmi con lei, ma fra di noi c'è stato un bacio» racconto di averla lasciata a casa sua nuda e di essere andato via perché non la volevo.
Non gli racconto di essere andato dalla persona che veramente mi importava.

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