Lunedì 20 Marzo 2017
La mattina vengo svegliata dalle labbra di Davide, «mi piace essere svegliata così» lo tiro a me è lo bacio con passione , ormai sono completamente sveglia.
Quando mi alzo vedo il casino che abbiamo fatto la sera prima, dopo esser andati via dalla discoteca. Saranno stati i tre cocktail che ho bevuto oppure i balli sensuali che ho fatto, ma la voglia era così tanta che ci siamo strappati i vestiti di dosso appena saliti in camera. È stato il sesso più selvaggio che abbiamo mai fatto.
«Per fortuna non sei di legno solo quando balli» gli dico baciandolo, lui mi butta sul letto e sale su di me.
«No infatti sono di ferro e fuoco» e mi bacia voglioso.
«Attento a non fare la ruggine allora» ridiamo e poi continuiamo a prepararci a malincuore, avremmo voluto far altro.
Diana mi manda un messaggio dicendomi di andare a far colazione che loro faranno più tardi.
Dopo aver saziato il mio appetito partiamo in direzione di Versailles per la visita della Reggia.
Come vediamo lo splendido castello rimaniamo tutti stupefatti, l'edificio la cui maestosità e sfarzo non ha confronti ci lascia senza fiato. Anticamente era solo la dimora di caccia del Sovrano di Francia. Sotto il regno del Re Sole, iniziarono i lavori di ampliamento e arricchimento che lo porteranno a raggiungere lo splendore attuale.
La visita della reggia inizia della stanza più suggestiva del Palazzo: la Galleria degli Specchi, un’immensa stanza che veniva usata come salone per i balli di corte. È lunga 75 metri e larga 10, conta 17 finestre ed altrettanti specchi.
«Chissà che magnifici balli di corte si facevano qui, mi sarebbe piaciuto molto poter essere una principessa che con il suo abito regale ballava con il suo bel principe» dico con aria sognante. Mi sento toccare la spalla.
«Permetti questo ballo principessa? » mi giro e rimango stupita dalla richiesta del mio cavaliere, mi prende e mi fa danzare senza che gli dica di sì.
Mi isolo con lui senza preoccuparmi della gente che ci sta guardando, siamo solo noi due, che balliamo in questo grande salone, sento la musica nella mia testa, io e il mio principe.Quando si avvicina al mio orecchio per parlare mi sembra di sciogliermi: «grazie per essermi stata vicino, sei una persona fantastica non pensavo di potermi sentire bene, dopo averti parlato»
«Non ho fatto nulla. Filippo non devi ringraziarmi per averti consolato. Non ho fatto niente di speciale, da ora cerca di amare te stesso e imparare ad ascoltare ciò che veramente desideri, quello che ti fa stare bene.»
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Patto d'amore
RomansaAurora Cento, una romantica sognatrice vorrebbe che la sua storia d'amore fosse una favola, innamorata da sempre di Filippo Carrano il più bello della scuola, il classico principe azzurro, biondo dagli occhi cristallini come le acque del mare di Tar...