Capitolo 38: Davide

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Davide

Questa mattina dopo aver preso Aurora per andare a scuola le dico che non ci saremmo visti perché dovevo preparare la valigia. Non sono come lei che era pronta da settimane.

Il pomeriggio esco ho appuntamento con Valentina, se penso a qualche settimana fa quando Pamela poteva rovinare i miei piani, ci aveva vistip.

"Ciao cara, come stai?" ci salutiamo e prendiamo un caffè al bar.

"Ieri Filippo è venuto da me, abbiamo passato tutta la serata insieme, l'ho fatta annusare e l'ho lasciato in bianco come mi hai detto tu" e ride "l'ho allontanato facendogli credere di avere un altro, e poi richiamato a me."

"Bravissima, vedrai che ti sbaverà dietro e poi in gita potrai fargli quello che vuoi" bene così sarà occupato durante la gita e io mi concentrerò su Aurora. Sono settimane che lei lo stuzzica, inizialmente era un po' restio sapeva della nostra frequentazione, poi quando gli ha detto che non mi ci vedevamo più si è fatto avanti.

La mattina sono già sul pullman seduto al mio posto vicino a Marco, abbiamo occupato i sedili davanti a noi per le ragazze.
Finalmente anche lei entra nel pulman con la sua amica, ha legato i capelli formando una treccia, con trucco leggero è ancora più bella, poi quella tuta la rende molto più sexy, le sue forme, che le mie mani conoscono bene, la rendono più bella ai miei occhi.

Dopo qualche messaggio con Aurora prendo sonno non ho dormito molto, la notte mi ha chiamato e tenuto sveglio, lei non riusciva a dormire.

Dopo la prima sosta Aurora si siede vicino a me finalmente posso sentire il suo odore di vaniglia. Sembra agitarsi quando vede Filippo baciare Valentina, il mio piano sta procedendo bene, alla fine della gita dirò a Stefano che non era lei la famosa ragazza. Già ma qual è il mio piano?

Nell'autobus le grida prendono il sopravvento, a nulla servono le urla dei nostri professori, le note delle canzoni si fanno sempre più forti, gli stonati come Aurora non si preoccupano di nulla, tutti cantano tranne me, canzoni allegre tipiche di una notte in spiaggia o davanti al fuoco con la chitarra in un campeggio.
Le note della canzone del sole mi fanno pensare ad Aurora, certo lei ha i capelli castani e gli occhi nocciola, e solo io l'ho stretta a me per farla diventare una donna.

Le bionde trecce
gli occhi azzurri e poi
le tue calzette rosse
e l'innocenza sulle gote tue
due arance ancor più lrosse
E la cantina buia dove noi,
respiravamo piano
e le tue corse
l'eco dei tuoi no,
mi stai facendo paura

Finalmente siamo arrivati in albergo, e dopo il cambio fatto con Marco, Aurora sistema le robe per la sera sulla sedia.
"Ho bisogno di una doccia " dico ad Aurora che si sta spogliando, "Anche io" mi dice lei, poi entra in bagno e rimane turbata "è troppo piccola per entrare in due" sbuffa.

"vai prima tu io la farò dopo" la bacio e la lascio in bagno.

Dopo cena facciamo un giro nei bar "Smettila di bere così tanto Aurora" le dico preoccupato, vedere Filippo le ha fatto male, le ho spiegato come stanno le cose ma lei non vuol capire.
Dopo aver torturato quel povero cameriere la riporto in camera visto che sta barcollando, siamo andati via prima. Lei si poggia sul letto e crolla, le levo il pantalone e la maglietta e le metto una mia felpa. Le do un bacio sulla fronte e la copro "Buona notte"

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