Capitolo 42

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Qualunque reazione pensate sia potuta essere la mia sentendo questa domanda che, primo non mi aspettavo, secondo suonava più falsa delle mie scarpe comprate dai grandi magazzini, non è quella.

Ho iniziato a ridere, tanto. Tantissimo. Ho riso fino alle lacrime, fino a sentire un dolore alla testa.

Stiamo scherzando, vero??

Continuavo, mentre ridevo , a pensare aquanto ridicolo e misero potesse essere il destino e a quanto stupidasono stata a permettergli di prendersi gioco di me. Che vuoi destino?Quisquae est faber se ipse fortunae, no? Sarò io a decidere comeandrà la mia vita, adesso.

Alzo lentamente la testa con i capellidavanti agli occhi sicuramente spettina (un'immagine del nuovo Thering ) e mi asciugo le lacrime che dal tanto ridere sono uscite daimiei occhi. Anche in questo caso l'espressione di Nicholasmetitava una foto, ma come sempre, niente cellulare. Mi appuntomentalmente che dovrei comprare una polaroid per questi momenti. Matorniamo a lui: occhi sgranati, fuoco nelle pupille, posizione rigidasulla sua sedia da 2000 dollari e e le braccia conserte. Si è chiuso emotivamente perchè si è sentito preso in giro. Mentre lo osservo e analizzo cerco di ricompormi come posso. Accavallo le gambe e dopo essermi schiarita la voce chiedo:

"Potresti spiegarti meglio?Perchè,sinceramente, detta così sembra una presa in giro"

Mi fissa in silenzio senza cambiareposizione per circa 45 secondi. Sì, stavo contando mentalmente isecondi di silenzio. Inizia a muoversi. Sistema qualche penna sullascrivania. Allinea i fogli. Tempera una matita. È nervoso.

"Capisco" Losibila così tanto che sembra un fischio.

" chesei confusa, che ho combinato così tanti disastri in questi anni.Che sono stao codardo e sono scappato tante volte e ho negato tutto.Come se scappandi potessi risolvere qualcosa. Ma adesso è diverso.Pensavo e penso che l'unico modo per dimostrartelo sia sposarti eamarti per il resto della mia vita, ogni giorno"

Sono sicura che penserete che sono cattiva e senza cuore ma il mio impulso è stato quello di ridere fragorosamente più di 5 minuti fa per i prossimi due anni, come minimo. La mia mente sembra un saturimetro con un battito cardiaco assente. Una linea verde e piatta con un suono assordante e continuo. Allora?? La staccate sta spina , per favore?

Mi scappa un sorriso, che lui ricambia pensando sia per quello che ha detto, sicuramente.

"Nicholas"

Oh Dio, questo discorso sì che sarà difficile. Cosa dicevano? La discussione della tesi? No, cari.

"Vorrei per un attimo ti mettessi nella mia posizione. Ogni volta che mitrovo nella situazione favorevole a darti un po' di fiducia ricevouna notizia che mi fa cambiare completamente idea su di te. Sto iniziando a pensare che semplicemente non siamo fatti per stareinsieme e che sia inutile provarci. Sto anche pensando che quando tiho rincontrato pochi mesi fa dovevo girare i tacchi e andarmene pernon cercarti mai più."

Prendouna boccata d'aria dopo aver pronunciato il mio discorso praticamentein apnea e continuo.

"Pensi sia possibile iniziare una storia che possa renderci felici con il passato che abbiamo alle spalle? Con ciò che abbiamo vissuto inquesti mesi? Sì, ti desidero ma non so se voglio permetterti diavermi"

Nicholas cambia ancora posizione sulla sedia, nervosamente. Corruga la frontema non dice nulla. Vuole che continui, sta cercando di capirmi.

"Mi dispiace Nicholas, la mia risposta è no. Indipendentemente da Emiliesarebbe stata no. Indipendentemente da tutto."

"Quindi è questa la tua risposta, Elizabeth?" Sembra molto calmo mentre lo dice.

"Semplicementemi rifiuti perchè i nostri trascorsi sono più di ciò che abbiamocostruito oggi? Davvero pensi che rinuncerei ad un futuro per colpadel passato? Quante volte ci è stato detto che il passato è ciò che non puoi più vivere e che non deve condizionare il tuo futuro?SUL SERIO MI STAI DICENDO CHE NON VUOI UN FUTURO CON ME PERCHèABBIAMO UN PASSATO?" 

Stapraticamente urlando mentre si passa una mano tra i capelli. Sialza in piedi e mi porge una mano. Mi alzo, automaticamente, e gliela stringo con decisione. Sento qualcosa muoversi alla base dello stomaco che ignoro.

"Graziee arrivederci"

Milascia bruscamente la mano e inizia a cercare qualcosa tra i fogli sullascrivania. Rimango in piedi come una scema a fissarlo. Basita. Ero adun colloquio di lavoro e non lo sapevo? Fare la moglie è un lavoro? Inizio a muovermi verso l'uscita cercando di apparire più tranquillapossibile quando in realtà mi tremano le gambe. Ma sento Nicholas urlarmi di chiudere la porta. Alzo il dito medio e inizio, volutamente ad ancheggiare verso l'uscita chesembra sempre più lontana. Esco esbatto la porta. Sono io quella orgogliosa e ferita qui.  

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 07, 2019 ⏰

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