Capitolo 27

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Non riesco a dormire. E' da ore che mi giro e rigiro sul letto senza riuscire a prendere sonno. Nella mia mente passano ininterrottamente immagini della giornata appena trascorsa, tormentandomi. Decido di impulso che una passeggiata sarrebbe un idea perfetta per schiarirmi la mente. Indosso velocemente un paio di leggings un maglione di lana pesante un paio di anfibi e per finire un cappotto da polo nord e un paio di copri orecchie. Dicono che New York è la città che non dorme maima oggi sembra caduta in un sonno profondo. Quasi quasi ritorno a casa a dormire ma al solo pensiero di essere ritormentata dalla mancanza di sonno e da pensieri poco consoni decido di proseguire. Non mi allontanero molto. Le vie sono illuminate da lampioni enormi per illuminarle da parte a parte, i negozi sono utti aperti, i barboni tutti a dormire e io sono qui a non fare niente. I miei pensieri vanno in un luogo che gli ho vietato di varcare: Nicholas. Chissà che starà facendo adesso. Starà dormendo o anche lui non ha sonno? Dorme in boxer o in pigiama? Chissà perché mi sembra il tipo che preferisce dormire nudo. Chissà da che parte della città abita. O Upper East Side o Manhattan, sicuramente. Avrà una stanza grande? Mntre immagino il suo letto gigante e le pareti coperte di poster un fiocco di neve  mi cade sul naso seguito da tantissimi altri. Guardo il cielo e inizio a ridere girando su me stessa con le braccia spalancate. Sta nevicando!! In pochi secondi la città inizia a tingersi di bianco riempendo l'aria di romanticismo e di freddo.

E' arrivato il momento di ritornare a casa. Ripercorro lentamente la strada che ho percorso che si rivela parecchia. Un rumore di passi alle mie spalle mi fa aumentare il passo e scatenare la paura. I passi si fanno più veloci come i miei finché due mani non mi prendono da dietro stringendomi contro un petto solido. Apro la bocca per urlare ma una grande mano guantata me la copre prima che riesca ad emettere qualsiasi suono. La mi mente viene attraversata da immagini di ciò che mi succederà e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Sto già dicendo addio al mio papà mentre cerco di liberarmi as Alexis e a Duncan che ultimamente si sono allontanati.

"Sei impazzita ad uscire sola a quest'ora?"

Spalanco gli occhi che avevo chiuso, tiro un sospiro di sollievo e carico un calcio pronta a colpire il coglione che ho dietro

"Sei impazzito? Mi hai spaventata a morte!"

Mi blocca la gamba con un braccio prima che riesca a colpirlo. e inizia a massaggiarmela.

"Che cazzo fai?"

"Saggio la merce. Adesso dovrei violentarti, no?"

Un sorriso mi affiora sulle labbra nonostante la situazione assurda.

"Puoi lasciarmi andare."

"No, mi piace tenerti così"

Affonda il naso sui capelli sulla mia nuca e respira facendomi venire i brividi.

"Che buon profumo. Fragola."

"Nicholas, mollami."

"No. Che ci fai qui in piena notte da sola? Non te l'hanno insegnato che non si fa?"

Mi lasciala gamba lentamente per poi bloccarla con una sua. Con la mano libera mi alza i capelli slla nuca tenendoli in una coda.

"Non riuscivo a dormire"

Sussurro piena di brividi di freddo. La neve ha coperto completamente tutto e adesso sta coprendo anche noi.

"Neanch'io"

Sussurra sulla parte che ha scoperto alzandomi i capelli.

"Promettimi una cosa"

Sussurra di nuovo soffiando sempre sullo stesso punto.

"Promettimi che quando avrai bisgno di uscire a notte fonda mi chiamerai. A qualsiasi ora."

Le sue labra si posano sulla mia nuca riscaldandola e facendomi perdere il filo del discorso.

Tutto iniziò cosìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora