capitolo 20

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I giorni a Parigi, dopo il nostra discussione, sono volati; abbiamo continuato a visitare musei, ci siamo fatti tantissime foto insieme e abbiamo mangiato fino a scoppiare. In questo momento stiamo scendendo dal jet che ci ha riportati a Mosca e non vedo l'ora di programmare un altro viaggio con Alexandru.

"Sto morendo di freddo, a Parigi si stava sicuramente meglio"

"Dai Alex, a casa ci sono i nostri cuccioloni e gli altri..mi sembra passata una vita da quando non vedo Irene e Aida"

Entriamo velocemente nella macchina

"Allora piccioncini come è andato il viaggio?"

"Ivan, Yuri! Ma che ci fate qui?"

Sia io che Alex siamo sorpresi, spesso loro non guidano, con tutti i soldi che hanno gli autisti non mancano

"Volevamo vedervi, inoltre Alexandru dobbiamo parlare con te quando arriviamo a casa, in privato"

Mentre pronuncia queste parole Ivan mi guarda rassicurandomi che non è niente di grave, anche se con loro non si può mai stare tranquilli: le loro e la mia vita sono sempre a rischio, non c'è nulla di certo.

"Bentornati a casa!"

La mia migliore amica e mia cognata ci accolgono nel nostro salone

"Ragazze, mi siete mancate tantissimo"

Corro ad abbracciarle e gli porgo i regali che ho preso nella capitale francese

"Luna è bellissimo!  Sei la migliore, sai da quanto lo cercavo!"

A Irene ho portato un profumo che aveva acquistato da un artigiano anni prima e che non riusciva a trovare in nessun negozio in Italia; mi volto verso Aida, che sta alternando lo sguardo tra me e il regalo che le ho portato

"Ehi, tutto ok?"

Tira su con il naso mentre due lacrime le scendono dagli occhi

"E' la cosa più bella che potessi regalarmi, grazie mille!"

Tra le mani tiene una tutina con sopra disegnato un orsetto vestito con i colori della bandiera francese

"Pensi che a fagiolino garberà?"

Yuri si intromette nella conversazione

"Aida, dorogoy (tesoro) , non glie l'hai detto?"

"Sorellina cosa devi dirci?"

"Io e Yuri abbiamo scelto il nome del bambino: si chiamerà come lo zio"

Mi volto verso Alex che in un batti baleno ha preso sua sorella in collo e la sta facendo volteggiare; è una scena così bella che io e la mia migliore amica ci guardiamo entrambe con gli occhi lucidi

"Che ne dite di mangiare? Il fagiolino ha una fame da lupo e inoltre voi due sarete stanchi per il viaggio"

"Sì, certo..sempre a dare la colpa agli altri se hai fame!"

Alex rimprovera dolcemente Aida, che non si fa problemi a tirargli uno scapellotto mentre ci dirigiamo verso la cucina.

pov Alexandru

La cena si è svolta velocemente, Luna è seduta al mio fianco e sta facendo di tutto per non crollare sul tavolo

"Printsessa, vai a letto. Io risolvo una questione con i ragazzi e ti raggiungo ok?"

Mi bacia sulle labbra e dopo aver salutato tutti si ritira nella nostra camera da letto. Faccio cenno ai ragazzi di andare nel mio studio per poter parlare senza interruzioni

"Allora ragazzi cosa è successo in mia assenza?"

"Solo belle notizie brat (fratello)"

Ivan mi dice che ci sono due ragazzi italiani che vogliono incontrarci per fare affari con noi; questi due ragazzi vengono dal paese di Luna e Irene, quindi indagherò meglio sul loro conto, però non dovrebbero esserci problemi.

"E come si chiamano?"

"Se ti dico come si chiamano e chi sono di preciso prometti di non fare una scenata, in fondo nemmeno Irene si è arrabbiata"

Non capisco

"Cosa c'entra Irene?"

Yuri prende la parola

"C'entra che sono gli ex ragazzi di Luna e della sua migliore amica, si chiamano Marco e Federico

"Voi mi state dicendo che dovrei fare affari con l'ex fidanzato della mia futura sposa?"

"Sì Alex, non te lo stiamo chiedendo ma ti stiamo mettendo al corrente della situazione. Questi due sono nel giro internazionale e non possiamo farceli scappare"

Sbatto le mani sulla mia scrivania

"Diamine Ivan, ma lo sai quanto è dura provare a non essere geloso della mia ragazza? Ora mi stai anche dicendo che faremo affari con un coglione italiano, suo ex, e che i due si incontreranno sicuramente in un modo o nell'altro"

"Alexandru spokoynyy (calmo). Neanche a me piace questa situazione, finalmente le cose tra me e Irene iniziano ad andare e portare qui i suo ex non è facile. Ma Luna ti ama e lo sai e non sceglierebbe mai un ex a te; ha detto sì alla tua proposta di matrimonio."

Sospiro pesantemente. Sono distrutto dal viaggio e la conversazione sicuramente non ha migliorato il mio umore.

"Ok, va bene. Ma appena provano ad allungare solo lo sguardo gli taglio le palle"

I due si guardano soddisfatti e dopo l'ultima sigaretta insieme decidono di tornare a casa, mentre io vado dalla mia futura sposa. Apro la porta cercando di far il minor rumore possibile e vedo che Luna dorme beatamente, e che ha lasciato la luce del mio comodino accesa così che possa spogliarmi senza cadere in terra. Prendo posto velocemente al suo fianco e lei, come se mi avesse sentito, mi abbraccia; prima di cadere tra le braccia di Morfeo le lascio un bacio sui capelli e le sussurro un ti amo.



Sono passati due giorni dal nostro ritorno da Parigi, oggi arriveranno gli imprenditori italiani e io non ho detto niente a Luna perchè sono un cretino, mentre Irene è già al corrente della situazione

"Amore io vado in palestra con le ragazze! In bocca al lupo per l'incontro con gli italiani!"

Fortunatamente Luna e le altre ragazze non saranno a casa quando Cip e Ciop arriveranno, così non dovrò dare spiegazioni a nessuno. Passano dieci minuti e suonano alla porta

"Alex, sono arrivati. Cerca di stare calmo ti prego"

Ivan ha paura che io perda il controllo, mentre Yuri mi guarda soltanto, pronto ad agire in caso mi prenda il matto. Dall'ingresso entrano quattro mie guardie seguiti da i due:
Il primo, l'ex fidanzato di Irene, si chiama Federico a quanto ho capito, é molto alto biondo e occhi neri come la pece, mentre il secondo, Marco, ha gli occhi color ghiaccio e i capelli castani. Mi avvicino per presentarmi e stringergli la mano quando una voce mi fa gelare sul posto

"Amore mi sono dimenticata il telefono a casa, sono tornat ..."

Il telefono che era tra le mani di Luna adesso si trova in terra, mentre lei, con aria sconvolta, sta osservando Marco, che le riserva un ghigno malizioso.

Sono ufficialmente un uomo morto.





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