capitolo 21

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Quello che vedo appena entrata in casa mi fa accapponare la pelle: il mio ex ragazzo, Marco, che si presenta ad Alexandru. E’ ufficialmente un uomo morto. Non mi ero accorta che dallo shock mi fosse caduto il cellulare finché proprio il mio ex, con un ghigno degno di lui, me lo porge

“Luna quanto tempo! Sei sempre bellissima, posso?”

Senza aspettare il mio assenso mi prende la mano sinistra e me la bacia. Non so cosa fare, se rimanere e fare una sfuriata ad Alex che sapeva tutto e non mi ha detto niente o uscire immediatamente da questa casa. Penso che vado per la seconda

“Che piacere, Marco, Federico, è tanto che non ci vedevamo. Adesso scusate ma devo svolgere delle commissioni”

Sorrido sforzatamente e mi avvio verso l’uscita; quando sto per varcare il cancello una mano mi tira verso di sé

“Luna, scusa io dovevo dirtelo…”

“Luna un corno! Ne parliamo stasera quando torno, adesso non voglio vederti”

E’ rimasto ferito dalla mia risposta, ma non me ne frega proprio niente, adesso non riesco a stare con lui un attimo di più.
Salgo velocemente in macchina dove Irene e Aida mi aspettano

“Tutto ok? Luna sei un po’ pallida”

Aida mi chiede come sto, mentre Irene sta zitta e mi osserva

“Tu lo sapevi, sapevi che sarebbero venuti e non mi hai detto niente!”

“Alex mi ha chiesto di non dirtelo, doveva essere lui a parlartene. Non sapevo che sarebbero arrivati oggi, mi dispiace”

Sbuffo e mi sistemo meglio sul sedile. In fondo non è colpa sua, ma qualcuno doveva dirmelo

“Mi spiegate cosa è successo?”

La mia migliore amica spiega in breve la faccenda a Aida che scoppia a ridere

“Oddio ragazza, non potete capire come sarà divertente vedere Ivan e Alex gelosi dei vostri ex… piuttosto non ho voglia di andare in palestra che ne dite di un po’ di shopping, parrucchiere e unghie? Yuri mi ha detto che sicuramente stasera saremo a cena con i vostri vecchi amichetti e due o tre nostri amici..”

Mi guarda con occhi di chi la sa lunga

“Dici di farlo ingelosire? Forse un po’ se lo merita”

Ridiamo tutte e tre e partiamo per il centro della città, dove ci aspetta un intenso pomeriggio di shopping

“Avete trovato qualcosa? Io penso di indossare questo, è caldo e con gli stivali con il tacco che mi presti ci stanno proprio bene”

Annuisco verso Aida che ha scelto un vestito bordeaux che evidenzia il fagiolino dentro di lei; io e Irene abbiamo provato mille abiti, jeans e bluse ma non siamo arrivate a nessuna conclusione

“Io in realtà pensavo di mettermi un jeans, una bralette e una camicia”

“Brava, fai bene! Fallo te che hai le tette, ma con la gravidanza cresceranno anche a me! Non vedo l’ora di vedere Alex e la faccia da pesce lesso che farà. Inoltre con la bralette si vedrà il tatuaggio della rosa, mi piace molto anche se non mi hai spiegato cosa significhi”

Io e Irene ci guardiamo, lei sa il valore che aveva per me quel tatuaggio e fortunatamente cerca di cambiare discorso

“Qualcuno aiuti anche me, ho zero idee”

Fortunatamente Aida si distrae e entra nel camerino della mia amica, spulciando tra i vestiti che ha scelto; io intanto la ringrazio con lo sguardo

“Questo, ho deciso. Adesso andiamo a pagare e a farci i capelli”

Noi due non possiamo fare altro che accontentare la futura mamma tiranna.

Due ore dopo e le lamentele di Aida che ci hanno accompagnato per tutto il tempo che ci simo fatte coccolare dai parrucchieri finalmente torniamo a casa, dove troviamo i tre ragazzi spalmati sul divano a giocare alla play. Ah gli uomini

“Ce ne avete messo di tempo. Stasera usciamo a cena fuori, se volete andare a preparavi di sopra.. Luna?”

Non ascolto Alex e vado direttamente in camera nostra, dove mi raggiunge in un attimo

“Luna, ti prego fammi spiegare. Sono stato un cretino”

Ingoio il rospo e mi volto verso di lui, ho smaltito un po’ di rabbia ma starò davvero bene quando vedrò la sua faccia incazzata quando arriveremo al ristorante

“Alex avrai avuto le tue ragioni per non dirmelo, non preoccuparti, non sono arrabbiata”

Pov Alexandru

Non ci credo, non può essere davvero così calma

“Printsessa, davvero non sei arrabbiata con me? Menomale, è da stamani che sono in pensiero per te"

“Perché dovrei essere arrabbiata alla fine non è successo niente. Adesso lasciami preparare che tra poco dobbiamo uscire”

Mi da le spalle e inizia a vestirsi per la serata mentre esco dalla nostra camera. Sono contento che non sia arrabbiata con me, anche se alla fine non mi ha convinto del tutto. Sento che me la farà pagare


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