capitolo 22

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Stiamo per entrare nel ristorante dove ci stanno aspettando gli altri e Aida mi rivolge un sorrisino di chi la sa lunga. Tutta questa situazione mi preoccupa: Luna che si calma nel giro di niente, quando io al posto suo non so cosa avrei combinato, mia sorella che mi manda sguardi strani da quando sono rientrate dal giro di shopping. Per mia sfortuna Luna, come sempre, è bellissima e troppo poco vestita: i jeans le fasciano le gambe perfette e sopra indossa una bralette che lascia il giusto all'immaginazione e una giacchetta rosa pallido;riesce sempre ad attirare l'attenzione anche quando è vestita non troppo appariscente e per mia sciagura vedo che se ne accorge anche Marco, il suo ex, quando entriamo dentro il ristorante dove ci stanno aspettando.

"Luna,come ti ho detto prima sei sempre bellissima"

Sto per dire di infilarsi quelle parole su per un'altra parte, ma Ivan, conoscendomi prende parola prima di me

"Marco,Federico.. vi abbiamo fatto aspettare molto?"

"Oh,nono. L'attesa è premiata con queste visioni, siete bellissime ragazze"

Guarda tutte e tre le ragazze e giuro che ho già finito la pazienza

PovLuna

Ho lasciato perdere il piano di Aida, non voglio far ingelosire Alex,siamo a fine della cena per fortuna e io non riesco a stare seduta con quell'elemento del mio ex fidanzato un minuto in più. Inoltre,non fa altro che farmi domande sulla mia famiglia, e raccontando tutti i momenti belli vissuti insieme; è tutta la sera che il mio uomo si trattiene, gli lascio carezze sul braccio di continuo, gioco con le sue dita tutte le volte che Marco prende parola

"Io direi di concludere questa meravigliosa cena con un bel brindisi, che ne dite?"

Aida storce la bocca, anche solo il pensiero di bere le fa venire il voltastomaco in questo periodo, Irene e Ivan accettano e anche io annuisco dopo di Alexandru. Marco alza il braccio per chiamare il cameriere e mentre compie il gesto la manica della sua camicia si alza rivelando un tatuaggio identico al mio, sperando che nessuno se ne sia accorto gli butto giù il braccio, ma è già troppo tardi

"Marco,ma che bel tatuaggio che hai, me lo fai vedere?"

Aida e la sua cavolo di curiosità; in risposta il mio ex si tira su la camicia mostrando la stessa rosa che io ho tatuata sulle costole

"E'lo stesso tatuaggio che ha anche Luna, ecco dove l'avevo visto! Ma cosa significa?"

Ingoiola saliva che mi è rimasta e spero che qualcuno cambi discorso perché non posso reggerlo, non adesso. Guardo Irene che mi tende la sua mano da sopra il tavolo e la stringo, sta cercando di confortarmi e le faccio un piccolo sorriso di ringraziamento

"Due anni fa, io e Luna abbiamo perso una persona cara in delle circostanze tragiche"

"Oh,mi dispiace Luna, io.."

Non la lascio finire perché non è del tutto vero quello che Marco ha detto

"Non è andata così e lo sappiamo entrambi. È solo colpa tua Marco!"

Si alza di scatto e di conseguenza lo imito, alzando il tono di voce e facendo diventare la nostra discussione lo spettacolo del ristorante

"Non puoi continuare a incolparmi tutta la vita! Non sono stato io a ucciderlo!"

"Tul'hai portato nel brutto giro che frequentavi! Lo sai che non era un buon periodo per noi e invece di comportarti da amico l'hai ucciso!"

"Gli hanno sparato perché ci hanno teso una trappola, io non ne sapevo niente, non l'avrei mai mandato a prendere quel carico di roba sennò"

Non ne posso più, mi infilo il cappotto e prima di voltarmi gli dico un'ultima cosa

"Giovanni non vorrebbe che noi litigassimo, nonostante fossi un puttaniere eri il suo migliore amico. Ma per me sarai sempre il colpevole per quello che gli è successo. Dovevi esserci te quella sera non lui, e dove eri invece? A scopare una delle oche che ti giravano intorno. Per me tu sei morto due anni fa con lui"

Esco velocemente dal ristorante, non vedo niente: le lacrime mi inondano gli occhi mentre due braccia mi cingono da dietro

"Sfogati printcessa, ci sono io qui"

Mi volto verso di lui e piango tutte le lacrime che ho tenuto dentro in questi due anni. Giovanni per me era più di un cugino, è stato un padre quando i miei si sono separati, il fratello geloso che minacciava i miei uscenti al primo appuntamento, la spalla su cui piangere nei momenti difficili

Flashback

"Dai  Luna esci da qui dentro, non voglio più vederti piangere e anche zia ci sta male a vederti così"

Sono due giorni che non esco da camera mia, ho bocciato un esame semplicissimo a causa dell'ansia che mi porto dietro e mi sento un'emerita cretina.

"Lasciami stare, non voglio vedere nessuno"

Mi giro dall'altra parte del letto sperando che Giovanni se ne vada, è il cugino migliore del mondo, ma a volte è super insistente. Un attimo dopo sento il letto sprofondare sotto il suo peso e due braccia che mi stringono forte

"So che adesso ti sembra la fine del mondo, ma non è successo niente di anormale. Hai bocciato un esame e quindi? È solo la sessione di aprile, tra due mesi potrai ridarlo. Adesso vestiti, ti aspetto giù che dobbiamo andare in un posto con Marco"

Marco è il migliore amico di Giovanni, la mia cotta fin da quando so pensare. Siamo praticamente cresciuti tutti e tre insieme e ancora adesso siamo inseparabili; mi vesto veloce con un jeans e un giubbino di pelle, prendo la mia borsa e scendo le scale di casa mia, dove trovo l'auto di Marco già in moto che mi aspetta

"Dove andiamo?"

"Ciao anche a te bellissima. Non possiamo dirtelo, è una sorpresa"



"Mia mamma mi ucciderà. Giovanni come faccio a spiegarglielo?"

Stringo un po' i denti mentre Raoul, il tatuatore di fiducia di mio cugino sta finendo di imprimere una rosa sulle mie costole. I miei due amici hanno deciso di tirarmi su facendomi fare un tatuaggio e tatuandoselo pure loro, Marco sul braccio e Giovanni sulla schiena

"Dai come sei pallosa, alla fine non è niente di male"

Raoul mi pulisce dall'eccesso di inchiostro e prima di farmelo tappare conla garza mi alzo dal lettino e mi osservo allo specchio dello studio;sono affascinata, tra dieci, venti e cento anni il mio tatuaggio sarà ancora lì. Le linee sono fini e pulite, il nero risalta più che mai nella mia pelle candida

"Grazie ragazzi, vi voglio bene"

Si avvicinano e mi abbracciano forte

"Qualsiasi cosa succeda saremo noi tre contro tutti, ok?"

Annuisco all'affermazione di mio cugino e così fa anche Marco. I miei uomini,già so che niente ci separerà

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora