capitolo 23

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"Io non so più cosa fare con lei, le parlo ma non mi risponde!"

Irene si butta sul divanetto di fronte alla mia scrivania. Sono tre giorni  che Luna non esce da camera nostra e non sappiamo più cosa fare.Secondo la sua migliore amica sta vivendo nuovamente il momento di lutto per suo cugino Giovanni, ucciso a causa di uno scambio di roba finito male

"Che ne dite se la portiamo a fare shopping?"

Ci voltiamo tutti verso Aida per la cavolata che ha detto

"Non per noi, dicevo per il piccolo Alex. Dobbiamo pensare alla sua cameretta e a riempire la sua cabina armadio e penso che a Lunafarebbe piacere aiutarmi"

S ialza dalla sedia mentre io, Irene, Ivan e Yuri la fissiamo sconcertati. Dopo cinque minuti rientra nel mio studio con un sorriso smagliante e ci informa che il tempo di una doccia e la mia printcessa sarebbe scesa per andare a cercare cose per il mio nipotino.

"Sono una donna con gli ormoni instabili e posso solo essere accontentata"


Lunapov

Quando Aida è entrata in camera e mi ha fatto gli occhi dolci non me la sono sentita di dirle di no. La cena mi ha sconvolto in una maniera che non credevo possibile, pensavo di aver superato almeno in parte la morte di Giovanni ma a quanto pare mi sbagliavo; mi alzo velocemente e entro in doccia, ne ho davvero bisogno. Una volta uscita dalla doccia mi asciugo i capelli e mi vesto veloce: jeans, stivali e un maglione di Alexandru vanno più che bene, lego i capelli in due trecce alla francese e metto un po' di crema idratante sul viso, il freddo è insopportabile qui, mi manca l'inverno italiano.

Scendo le scale e trovo tutti lì ad aspettarmi

"Andiamo?"

Mi sento un po' a disagio, non riesco neanche a guardare Alex negli occhi, mi sento in colpa per essere stata un peso in questi tre giorni; nonostante tutto mi prende la mano e mi lascia un bacio sulla guancia mentre stiamo andando verso le macchine.


"Dai ma questa è decisamente più bella!"

Sono dieci minuti interi che stiamo discutendo su quale sia la culla più bella, a me, Yuri e Alex piace una culla semplice mentre Aida punta a una culla troppo sfarzosa, proprio pacchiana; gli altri due ci stanno guardando e non fanno altro che ridere. Da quando Irene è qui,nonostante dorma al secondo piano di casa mia, non abbiamo avuto un vero momento per noi. All'improvviso Aida, da brava donna incinta inizia a frignare per ottenere quello che vuole e Yuri da bravo fidanzatino l'accontenta

"Ho vinto io!"

Mi fa la linguaccia e io in risposta mi giro verso il mio uomo

"Quando avremo il nostro primo bambino compreremo una culla per bene e non una pacchianata come quella di Aida"

Scoppiano tutti a ridere e la mia cognata, presa in causa, se ne va con la coda tra le gambe verso casa. Mi era mancata questa quotidianità, a volte, quando ti abitui anche alle cose più semplici, è difficile farne a meno.

N/A:

Sorry per il capitolo super corto, scritto di getto.. il prossimo capitolo lo pubblicherò prima della fine della settimana

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora