capitolo 24

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Fortunatamente sono riuscita a riprendermi, so che non sarebbe stato possibile se non con l'aiuto dei miei amici e di Alexandru. Siamo agli inizi di febbraio, tra poco dovrò iniziare a pensare a cosa organizzare per San Valentino e soprattutto ai preparativi del matrimonio; ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di sposarci i primi di settembre in Italia, nella mia terra, la Toscana. Adesso però la mia priorità è un'altra, fare colazione con Irene, è la mia migliore amica e nonostante viviamo a un piano di distanza è troppo tempo che non passiamo del tempo solo noi

"Irene ci sei? Ti va di fare un brunch fuori?"

Oggi è mercoledì e la mia amica ha la mattinata di riposo, ha iniziato da qualche settimana a lavorare in una scuola italiana non molto distante da casa nostra. Busso alla sua porta finchè non mi risponde

"Sì, il tempo di vestirmi e ci troviamo giù in salotto"

Da quando è qui non siamo mai riuscite a parlare un paio d'ore in santa pace da sole, ne sono successe di tutti i colori, ma è tempo di recuperare.

"Andiamo?"

☕☕☕☕☕☕

"Oddio ma che meraviglia!"

Ho chiesto a una delle guardie che ci hanno scortato di consigliarmi un posto carino dove si mangia bene e si possa parlare in santa pace e mi hanno praticamente obbligato a provare questo localino in una traversa delle vie principali della città, dove fanno specialità europee

"Che ne dici di ordinare una porzione abbondante di churros a testa e una mega cioccolata calda?"

Irene scoppia a ridere e chiama il cameriere per ordinare; da quando abbiamo visitato Madrid e Barcellona i churros sono diventati una droga, a casa li facevamo a colazione quando dormivamo insieme

"Ire io vorrei scusarmi con te, so che non sono giustificabile, ma sono successe così tante cose in questi cinque mesi che nemmeno io ci credo"

"Non è solo colpa tua, da quando sono qui diciamo che ho avuto la testa da tutt'altra parte"

"Immagno che si tratti di Ivan, su raccontami!"

Un momento prima che la mia amica inizi a parlare arrivano le nostre ordinazioni e ringraziamo velocemente il ragazzo

Irene pov

"Io non so cosa fare con Ivan, questa è la situazione: ci piacciamo o almeno a me piace, finalmente mi chiede di uscire e mi organizza una cena super romantica nel suo appartamento. Finita la cena ci sistemiamo sul divano per guardare un film quando il citofono inizia a suonare e apre.."

"E?"

"Ed entra dalla porta questa donna, una certa Irina, più svestita che altro e inizia a parlargli in russo e lui invece di mandarla via decide di spostarsi nel suo ufficio per parlare in tranquillità. Mi ha praticamente abbandonato sul suo divano, allora mi sono alzata e me ne sono andata via. Da allora non fa altro che chiamarmi e mandarmi messaggi di scuse che visualizzo e a cui non rispondo"

"E' una situazione strana, non conosco bene Ivan ma che senso avrebbe insistere se esce con un'altra?"

"Io non lo so, ha l'aria da puttaniere quando siamo tutti insieme, ma quella sera avresti dovuto vederlo: sembrava estraneo a queste cose, uscire, dialogare e comportarsi da adulti"

"Senti che ne dici di chiedergli tu di uscire e di risolvere questa situazione?"

"Ci ho pensato, anche perchè..."

"Perchè?"

Ecco, adesso ci resterà male

"Pensavo di prendere un appartamento in affitto così da lasciare casa libera a te e Alexandru, in fondo sono stata vostra ospite a scrocco per mesi"

"Tesoro lo sai che sei sempre la benvenuta, ma cosa c'entra Ivan?"

"L'appartamento che ho trovato è proprio affianco al suo. Visto che abbiamo finito che ne dici se andiamo a vederlo?"

Usciamo dal locale e una volta impostato google maps ci troviamo all'appartamento in meno di cinque minuti. Saluto il portiere in un russo un po' azzardato e mi dirigo insieme a Luna verso l'ascensore, la casa si trova al nonol piano e non ho voglia di camminare.

Una volta arrivate apro la porta di fronte a me e faccio entrare la mia amica che si aggira tra quelle pareti bianche come se fosse un investigatore.

"Allora che ne pensi, ti piace? Capisco che non è la reggia del tuo fidanzato ma per una sola persona non è affatto male"

Luna si volta verso di me e mi sorride radiosamente

"Per una sola persona è davvero spaziosa, la vista è ottima da quassù, il palazzo si trova in un quartiere tranquillo e sorvegliato. Dobbiamo pensare a come arredarla e abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per spostare i mobili"

"Posso aiutarvi io"

Una voce alle mie spalle prende la parola, non mi impaurisco perchè so che appartiene a Ivan. Mi volto verso di lui e gli rivolgo un sorriso sforzato mentre prego mentalmente che Luna mi salvi da questa situazione

"Toh, ma gurda chi è arrivato! Visto che voi due dovete risolvere e io ho visto un paio di stivali troppo belli mentre venivamo qui per essere lasciati in vetrina, penso che me ne andrò a casa. Ivan ci pensi tu a accompagnarla? Graziepregociaoo"

Il monologo assurdo della mia migliore amica finisce con lei che scappa praticamente dalla porta dell'appartamento lasciandomi sola con il mio pensiero fisso.

Luna pov

"Printsessa cos'è quello sguardo furbo? Dove hai lasciato la tua amica"

Abbraccio Alex e gli spiego velocemente tutta la faccenda e lui scoppia a ridere

"Perchè ridi?"

"Irina non è una donna, oddio si ma non proprio"

"Alex non capisco di cosa diamine tu stia parlando"

"Luna, Irina è una drag queen che lavora in uno dei locali di Ivan, sicuramente si trovava lì per discutere di qualcosa riguardante il locale. Irene può stare tranquilla che una testa matta come mio cugino non ha interessi di quel tipo"

Tiro un sospiro di sollievo, finalmente le cose si aggiusteranno anche per lei, non posso che esserne felice. Mi volto verso Alex che è sul divano accoccolato ai nostri due cuccioli e non posso che essere grata che tutto stia andando finalmente per il verso giusto.

  Ma si sa, le cose belle non sono destinate a durare...

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora