capitolo 14

1.5K 63 3
                                    

Sono le cinque del mattino e mi sto girando nel letto da ore ormai, Alexandru ancora non è rientrato a casa e io non so a chi rivolgermi, sono troppo arrabbiata con Yuri per chiamarlo e chiedergli una mano e non voglio rompere a Irene e Ivan visto che non c'entrano nulla con tutto questo casino.  Improvvisamente sento un fracasso bestiale dal salotto e mi appresto a scendere le scale mentre i miei due cuccioloni hanno già iniziato ad abbaiare

"Luk, Sammy venite qui"

La scena che mi ritrovo davanti mi fa tornare le lacrime agli occhi: il mio Alex ubriaco,che barcolla, con il volto gonfio a causa delle botte prese da Yuri

"Alex vieni ti porto a letto"

Cerco di avvicinarmi a lui che scoppia a piangere come un bambino

"Mi dispiace Luna, mi dispiace davvero. Non lasciarmi, ti prego"

Si getta in ginocchio di fronte a me e mi stringe forte le gambe, mentre ha la testa poggiata sul mio ventre. Non me la sento di discutere con lui, almeno non adesso, mi sento sfinita e adesso che so che è a casa qui con me e che sta bene posso finalmente respirare

"Amore vieni, adesso andiamo a letto e mi racconti tutto più tardi quando starai meglio"

Lo aiuto, con non poca difficoltà a salire le scale e a raggiungere la nostra camera da letto, e lo butto poco elegantemente sul letto

"Printsessa giurami che non mi lascerai, giuralo. Mi sono comportato molto male, ma non voglio perderti"

Annuisco, sinceramente mi preoccupa quello che mi dirà, non posso certo perdonare un tradimento, se è andato con un'altra per me può davvero sparire dal resto del Mondo.

Una volta che Alex si è sistemato e gli ho messo sul comodino un'aspirina e dell'acqua, sono indecisa se dormire con lui o no, sinceramente non me la sento dopo quello che è successo stasera,aggiungiamoci la paura di ciò che mi rivelerà una volta sveglio. Mi volto a guardarlo e noto che già dorme, abbracciato al mio cuscino prendendo quasi tutto il letto, perfetto...

Scendo le scale per la seconda volta nel giro di pochissimo tempo, prendo una coperta di lana e mi distendo su uno dei divani in salotto, so che abbiamo anche altre camere ma non penso di riuscire a dormire in un letto senza di Alexandru, ormai è diventato troppo essenziale e anche questa cosa mi spaventa. Il dipendere da una persona, non ho mai avuto una storia seria in Italia e lavorando mi sono sempre sentita il più possibile indipendente, e adesso mi ritrovo a chilometri di distanza e sono quasi più debole sotto questo aspetto...

Ormai s'intravede l'alba quando mi distendo e finalmente chiudo gli occhi.

"Luna dove sei! Lunaa!!"

Alexandru pov

Questa mattina apro lentamente gli occhi, la testa mi scoppia e mi sento uno straccio. Mi volto verso Luna e mi si gela il sangue nelle vene quando mi rendo conto che lei non è distesa nel letto affianco a me,dove ha dormito?..Che sia scappata?

Mi alzo di scatto e inizio a imprecare e ad aprire tutte le porte delle camere qui al secondo piano, ma non la trovo. Scendo di corsa le scale continuando a urlare il suo nome, fino a quando vedo un fagottino sul divano, la mia piccola, è così indifesa;mi avvicino e vedo che si sta svegliando, ha una faccia quasi da paura, le occhiaie nere e gli occhi gonfi...è solo colpa mia

"Ehi, come ti senti?"

Sono uno stronzo, ecco come mi sento

"Bene,ho appena preso un'aspirina...senti che ne dici di fare colazione o pranzo? Effettivamente sono già le due"

Annuisce e si alza, dirigendosi verso la cucina. Mi appresto a seguirla, e mi chiede di lasciare il giorno libero alle cameriere, dice che ci pensa lei... mi sembra troppo tranquilla dopo quello che è successo ieri sera e non ne capisco il motivo


"Era tutto buonissimo,grazie printsessa..Va tutto bene?"

Ora o mai più

"Questa mattina quando sei tornato mi ha spezzato il cuore vederti in quelle condizioni e sono stata male, dopo aver passato la nottata a piangere. Mi hai chiesto più e più volte di non lasciarti, voglio sapere che cosa hai combinato"

Il suo sguardo è tremendamente serio e ho paura della sua reazione

"Ieri sera sono andato in un locale e ho trovato dei vecchi amici, e mi sono lasciato trascinare e Dio, mi dispiace così tanto Luna, io non volevo farlo ma mi sono lasciato prendere la mano"

"Ci sei andato a letto? Ti sei divertito almeno?"

Sta tremando e dai suoi occhi iniziano a scendere copiose lacrime

"Diamine Luna, non sono andato a letto con nessuna, non ho guardato nessuna, ho sniffato della coca con gli altri"

Urlo a perdifiato contro di lei e mi sento più leggero e allo stesso tempo terrorizzato.

Luna smette improvvisamente di piangere e si mette a ridere, ok devo dire che non mi aspettavo questa reazione, ma vabbè. Si alza e mi viene incontro e succede tutto in un secondo:la sua mano si schianta contro la mia guancia destra e brucia da morire, cazzo come brucia.

"Non rifare mai più una cosa del genere, ci siamo capiti? Se davvero dici di amarmi devi portarmi rispetto, io non sono il tuo cagnolino. Non me ne frega un cazzo se sei arrabbiato con me, tu sei l'unica persona che ho qui e che so che ci sarà per sempre, non puoi tenermi all'oscuro di tutto!"

Di slancio l'abbraccio, mentre lei cerca di liberarsi dalla mia stretta colpendomi, inutilmente, con dei pugni sul mio petto

"Giuro Alex se mi fai ripassare una notte del genere ti ammazzo con le mie stesse mani. Ascoltami, adesso dobbiamo fare una cosa e non voglio sentire un no come risposta dalle tue labbra:adesso andiamo a vestirci e tu vieni con me"

Adoro quando mi comanda, le lascio una pacca sul sedere mentre insieme, ci dirigiamo verso la nostra camera.


"Mi vuoi dire dove stiamo andando?"

Mi fa segno di no con la testa e rivolge il suo sguardo al di fuori del finestrino. Questo pomeriggio è più bella del solito, indossa un vestito nero che risalta le sue forme e un paio di stivali col tacco alti fino al ginocchio e un cappotto lungo che la rende proprio una dea ai miei occhi. La macchina si ferma dopo poco e riconosco immediatamente il luogo in cui siamo:casa di mia sorella.

"Luna, cosa ci facciamo..."

Mi interrompe prima che possa finire di parlare

"Prima che tu dica qualcos'altro non mi interessa cosa pensi, io ho bisogno di scusarmi con Yuri ma soprattutto con tua sorella e lo farò che tu sia d'accordo con me o no, odio il fatto che lei mi odi o che sia delusa dal mio comportamento. Quindi se mi vuoi seguire bene, in tal caso affari tuoi, in fondo stai solo rischiando di perdere tua sorella e il tuo migliore amico"

Sbuffo perchè so che ha ragione su tutta la linea e la seguo verso la porta di casa di Aida, in tutta risposta lei si gira a guardarmi e mi rivolge un sorrisetto trionfante. Suoniamo il campanello e spero vivamente che qualcuno sia in casa perchè stiamo morendo di freddo; ad aprirci la porta è proprio il mio migliore amico, se così posso sempre definirlo

"Venite, io e Aida immaginavamo che foste voi"

Luna mi prende la mano e ciu addentriamo dentro casa della mia piccolina, sperando di essere perdonati.


Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora