Christian
Sono appena atterrato a Los angeles.
Stamattina è andata meglio di quanto pensassi. Nonostante non mi aspettassi di trovare proprio la figlia del capo come esaminatrice, devo ammettere che poteva concludersi in modi peggiori.
Questo probabilmente significa solo che il provvedimento che ci verrà dato sarà posticipato e non annullato, come invece continuo inutilmente a sperare.
Ero pronto a rispondere alle domande. Ero pronto a essere accusato di aver compromesso la missione. Ero pronto al licenziamento.
C'era solo una cosa che non mi aspettavo: non pensavo di vederla.
Sapevo che ci sarebbe stata anche Alex, e proprio per questo avevo deciso di non prendere il jet dell'Fbi.
Mi aveva chiesto di starle lontano, e pur essendo la cosa più difficile che avessi mai fatto, ho cercato di rispettare la sua scelta. E devo ammettere che rivederla è stato un colpo allo stomaco.Volevo solamente stringerla a me. Chiederle scusa per tutto ciò che avevo fatto. Sapevo perfettamente perchè si sentiva ferita. Magari da un'altra ragazza potevo aspettarmi una reazione diversa, potevo pretendere che capisse perchè mi ero dovuto comportare così, perchè le avevo mentito. Ma non da Alex. Sapevo che lei si sentiva tradita da me a causa di quello che era successo con il suo ex. Ero riuscito a farle riavere fiducia in se stessa e negli altri, ma alla fine sono stato proprio a io a ferirla.
Però la amo.
È la prima ragazza per cui provo questo sentimento. Non l'avevo mai detto a nessuna prima di lei, e non me ne pento.
<<Possiamo vederci, stasera, alla casa sicura?>> chiedo a Jennifer.
La prima cosa che ho fatto una volta sceso dall'aereo è stato chiamarla, dato che appena usciti dall'ufficio della Stone non abbiamo fatto in tempo a parlare di nulla, a causa degli agenti che ci stavano intorno.
Avevo bisogno di sapere alcune cose, ma era troppo rischioso parlarne al telefono. Così dissi ai miei colleghi che li avrei chiamati appena atterrato.Ovviamente per casa sicura intendo l'appartamento che abbiamo fatto credere, fosse di Jennifer. In realtà quello è sempre stato il nostro punto di ritrovo per poter parlare della missione senza pericoli e che la tutta la squadra, tranne il sottoscritto, usava per dormire.
Per mantenere la copertura ero andato a stare per qualche settimana in un dormitorio del college, anche se effettivamente non c'ero quasi mai. Ogni tanto partecipavo a qualche lezione, giusto per farmi vedere in giro in caso qualcuno avesse fatto domande. Il più delle volte seguivo Emily, che era quasi sempre insieme ad Alex.
<<Va bene>> risponde secca e riattacca.
È stata una conversazione davvero breve, ma non mi sorprendo. È pur sempre Jennifer.
Mi dirigo, come sempre in quegli ultimi due mesi, in un hotel non molto lontano dal college. Ho deciso di portare via le mie cose dal dormitorio subito dopo la sparatoria alla caffetteria. Nonostante fossimo riusciti a non far trapelare il nome mio e di Jennifer, eravamo certi che Malcom avesse capito chi eravamo. Perciò non aveva senso continuare a nasconderci. Avremmo continuato a proteggere Emily, ma smettendo di fingere di essere qualcun'altro.
Arrivato all'hotel ho giusto il tempo di farmi una doccia veloce e poi prendo la mia auto e mi dirigo all'appartamento.
Salgo le scale ed entro, usando il mazzo di chiavi di cui tutti noi abbiamo una copia. Apro la porta e trovo Jennifer ad aspettarmi.
<<Ah finalmente>> dice alzandosi dal piccolo divano del soggiorno.
Faccio finta di non aver sentito.
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AD ARMI SCOPERTE [COMPLETA]
أدب نسائيSEQUEL di "UN AMORE BUGIARDO". Potete leggere questo libro anche senza aver letto il precedente! <<Puoi ricucire una ferita, ma non riparare qualcosa che è già spezzato>> Da quando Alex ha scoperto il segreto di Christian, niente è più c...