Christian
Sono di nuovo a New York. Per la seconda volta in un mese, mi trovo di nuovo qui.
Questa volta mi è andata meglio però: sto viaggiando con la squadra sul Jet privato e la mia schiena mi ringrazia. Questo perchè siamo solo noi, dato che Alex e Emily sono rimaste a Los Angeles.
Hanno mandato due agenti a sostituirci, per oggi, dato che saremo via tutto il giorno. Qualcosa mi dice però che non sarà solo per oggi, anzi che il loro incarico potrebbe essere permanente.
Tutto dipende da quello che accadrà.
Guardo i miei colleghi. E mi consola notare che non sono l'unico ad essere agitato. Jason è silenzioso, molto più del solito, Jennifer è iperattiva: avrà fatto avanti e indietro dal bagno almeno dieci volte da quando siamo partiti. Poi fisso Ryan e noto con mia sorpresa che sta digitando qualcosa al cellulare, ma sembra tranquillo. Trovo strana la sua reazione, ma non dico nulla.
Ormai siamo arrivati. Dobbiamo scendere e incontrare la Stone, per scoprire finalmente cosa ne faranno di noi.
Circa mezz'ora dopo siamo davanti all'ufficio dell'agente Stone. Siamo in attesa che qualcuno ci dica che possiamo entrare quando due giovani agenti, probabilmente appena assunti, ci informano che abbiamo sbagliato ufficio.
<<L'altra volta siamo venuti qua>> spiega Jason.
<<Lo sappiamo agente Cooper, ma quello era un colloquio informale. Per quello di oggi dovete recarvi al decimo piano. Lì vi aspetta il capo Stone>> ci spiegano quasi in tono meccanico.
Poveretti, penso. Li avranno obbligati a imparare quelle informazioni a memoria. Ricordo ancora i miei primi giorni qua.
<<Impossibile, lavoro qua da più tempo di voi e l'ufficio della Stone è sempre stato questo>> replica Jason.
I due ragazzi rimangono colpiti dalla durezza con cui Jason pronuncia quella frase, e a dire la verità anche io. Non è mai così scorbutico soprattutto con i nuovi arrivati. Ma è comprensibile il suo atteggiamento data la situazione che stiamo per affrontare.
I due ragazzi si guardano, e sembrano capire qualcosa che a noi ancora sfugge.
A quel punto qualcosa mi scatta in testa. Penso al decimo piano e penso a che uffici ci sono. Penso all'unica volta che mi è stato dato il permesso di entrare e penso a chi ho incontrato.
Poi faccio una domanda
<<È Elisa Stone che ci sta aspettando giusto?>> chiedo con la paura di scoprire la risposta.
In quel momento i miei colleghi mi guardano e capisco che hanno avuto la mia stessa intuizione.
Quando il ragazzo pronuncia la frase abbiamo la conferma che quello che stiamo pensando è sfortunatamente corretto.
<<No. Dovete andare nell'ufficio di Maximilian Stone: il capo dell'Fbi>>.
Siamo fottuti.
***
Quando usciamo dell'ascensore vediamo che il piccolo corridoio è insolitamente affollato. Riconosco un paio di agenti, per il resto tutte facce sconosciute.
Mi chiedo cosa ci faccia qui tutta questa gente. Sono forse venuti per assistere al licenziamento di un intera squadra?
Un'agente esce dall'ufficio e ci informa che possiamo entrare.
Lasciamo passare prima Jason poi entra Jennifer, seguita da me e Ryan. La stanza è abbastanza grande da contenere un tavolo a ferro di cavallo e un tavolo al centro, che immagino sia per noi.
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AD ARMI SCOPERTE [COMPLETA]
Chick-LitSEQUEL di "UN AMORE BUGIARDO". Potete leggere questo libro anche senza aver letto il precedente! <<Puoi ricucire una ferita, ma non riparare qualcosa che è già spezzato>> Da quando Alex ha scoperto il segreto di Christian, niente è più c...