CAPITOLO 27

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Christian

La stanza è silenziosa. Le nostre espressioni sono un misto tra tristezza, sensi di colpa e rabbia. Le pareti grigie tappezzate di fotografie non migliorano l'atmosfera.

<<Sappiamo che qualcuno ha assoldato uomini poco esperti per uccidere Malcom>> dice la Stone al centro della stanza <<questo significa che aveva molta fretta di ucciderlo anche a costo di fallire. Era qualcuno che aveva molto da perdere e quindi ha deciso di tentare il tutto per tutto oppure voleva vendicarsi per una questione personale>>.

Tre ore.

Io e Jason abbiamo passato tre ore a spiegare esattamente come si è svolto l'incidente che ha portato la morte di Emily. L'unica volta che mi sono sentito così colpevole per la morte di qualcuno è stato il giorno in cui sono morti i miei genitori. Un incidente stradale e tutto perchè avevo chiesto loro di venirmi a prendere a casa di un amico. Ci ho messo anni a convincermi che non fosse stata colpa mia eppure ora mi sento esattamente come quel giorno.

Colpevole, impotente, dilaniato dal dolore.

<<Stiamo perdendo tempo>> si lascia scappare Jennifer <<Dobbiamo parlare con gli uomini che erano alla guida dell'auto. Ci sono talmente tante persone che desideravano Malcom morto che potrebbero essere state tutte o nessuna di loro>> dice indicando la parete con le foto segnaletiche.

Ci saranno circa una trentina di persone che abbiamo selezionato come possibili colpevoli per ciò che è accaduto. Il più di loro è ricercato da anni, mentre altri sono semplicemente spacciatori o trafficanti a cui Malcom ha pestato i piedi un po' troppe volte.

<<Due di loro sono morti, altri due ricoverati in ospedale in condizioni che non ci permettono di parlare con loro. I rimanenti non diranno nulla perchè hanno minacciato i familiari, quindi nessuno di loro parlerà finchè non avremo messo tutti al sicuro e questo richiederà tempo. Noi dobbiamo trovare il responsabile ora>>.

Un lavoro inutile.

Un lavoro totalmente inutile, perchè qualsiasi indizio riusciremo a trovare ci vorranno mesi per catturare il responsabile e noi abbiamo solo una settimana. Una sola settimana prima che il caso non sia più di nostra competenza.

<<Jennifer ha ragione>> intervengo <<per quanto ne sappiamo potrebbero esserci altre centinaia di persone che cercavano vendetta senza che noi ne fossimo a conoscenza>>.

<<Dobbiamo far parlare Malcom, è l'unica soluzione>> interviene Ryan.

Jason scuote il capo, guardando un punto indefinito davanti a lui.

<<Non dirà nulla, non ha motivo di farlo ora che Emily è... morta>>.

A quelle parole tutti involontariamente tratteniamo un sospiro. E' accaduto solo ieri e noi siamo già qui a parlarne come se fosse accaduto anni fa. Ormai sono abituato, fa parte del mio lavoro, ma fa sempre male quando la vittima è una persona a cui volevi bene.

Abbiamo accettato di tornare subito al lavoro solo perchè speriamo che questa faccenda si risolva prima del funerale di Emily. Vogliamo che riposi in pace e per farlo i suoi assassini devono essere dietro le sbarre.

Peccato che questo sia praticamente impossibile.

<<Quindi cosa abbiamo? Nulla>> sbotta Jennifer <<Abbiamo preso Malcom, ma lui non testimonierà e quindi qualcun'altro prenderà il suo posto a capo dei traffici di droga e armi. Coloro che hanno ucciso Emily riusciranno a scappare e noi avremmo solo uomini impauriti a cui probabilmente uccideranno i parenti perchè sappiamo perfettamente che non tutti accetteranno la nostra protezione. Il lavoro di anni buttato nel cesso>>.

AD ARMI SCOPERTE [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora