EPILOGO

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Alex
5 anni dopo...

Respiro profondamente, mentre fisso ad occhi spalancati il quadro che mi hanno regalato i miei genitori circa due anni prima, quando mi sono trasferita in questa casa. Cerco di pensare a qualcosa di carino, sereno, che mi faccia calmare insomma, ma nemmeno il sorriso di mia mamma quando ho messo piede in Italia con l'intento di restarci, riesce a rasserenarmi.

Una grande rosa rossa. Questo è il dipinto che alla fine ho deciso di appendere sulla parete della camera da letto. È un bellissimo quadro, l'ho amato fin da subito, ma ora avrei solo voglia di sbatterlo a terra.

Oppure di saltarci sopra.

Anche ritagliarlo con una forbice sarebbe più rilassante che stare seduta sul mio letto ad aspettare.

Dio quanto è odiosa l'attesa!

Stringo in mano il bastoncino di plastica e mi dico che dovrebbero essere già trascorsi i minuti neccessari. Allora perchè non ho il coraggio di aprire la mano e scoprire il risultato?

Non posso essere incinta.

"Alex tu non puoi essere incinta".

Appunto non posso essere incinta.

Perchè questa è una cosa a cui non avevo minimanente pensato, perchè non l'avevo messa inconto, perchè... non lo so nemmeno io il perchè, ma so che non devo esserlo.

<<AIUTOOOOOOOOO>> la stridula vocina di un bambino si fa strada lungo il corridoio.

"Cazzo".

Guardo il bastoncino nelle mie mani e mi dico che quella è l'ultima possibilità che ho per scoprire il risultato. Basta spostare un dito e lo saprò.

Esito.

Basta quel solo istante di esitazione e vedo Cesare spalancare la porta e corrermi incontro.

<<Mi sta per prendere! AIUTO!>> dice come se da quello dipendesse la sua vita.

Mi scappa una risata vedendo come ogni volta prenda così seriamente questo gioco. Gli scompiglio i riccioli biondi e mi meraviglio, come tutte le volte che lo vedo, di quanto i suoi occhi siano identici a quelli di Anna.

Prima del mio ultimo anno di college Anna era rimasta incinta e il frutto di un imprevisto aveva dato vita a questa creatura meravigliosa. Il suo ragazzo, che ben presto diventerà marito, era spaventato come lei alla notizia di una gravidanza ma alla fine erano riusciti a crearsi una famiglia. Grazie all'aiuto del padre di Anna, che contrariamente a ciò che tutti noi ci aspettavamo le era rimasto accanto più di chiunque altro, era riuscita ad acquistare una piccola casa, dove ora vive con Federico e il piccolo Cesare.

Fortuna vuole che appena laureata, la casa difianco a quella di Anna era stata messa in vendita e quindi oltre che amiche, se non quasi sorelle, ora, siamo anche vicine di casa. Questo mi ha portato ad avere il mio nipotino in giro per casa tutte le volte che i suoi genitori sono impegnati.

Ovviamente, oggi, è uno di quei giorni.

Con la mano libera faccio segno a Cesare di nascondersi sotto al letto. Poi abbasso le coperte e come sempre gli faccio segno di stare in silenzio, lui annuisce e si rannicchia.

Nell'esatto momento in cui mi alzo, lo vedo entrare nella stanza e mi convinco ogni giorno della stessa cosa: Christian Ross diventa più figo ogni giorno che passa.

Nascondo il test di gravidanza nella tasca posteriore dei jeans e lo copro con la maglietta.

Lui mi sorride, come fa ogni giorno, quando mi vede, da cinque anni a questa parte.

AD ARMI SCOPERTE [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora