Kÿrîon, Sistema Archer-977.
Da tempo gli scienziati erano in cerca di una nuova casa. A nulla erano valsi gli sforzi compiuti fino ad allora: l'enorme meteorite, a malapena scalfito dalle testate nucleari, proseguiva lungo la propria traiettoria. Avrebbe colpito e distrutto la Luna, con conseguenze inimmaginabili per l'ecosistema terrestre. Il tempo a disposizione era poco, tre anni circa. La soluzione migliore era quella di trasferire l'intera popolazione animale e vegetale su un altro pianeta; le migliori risorse esistenti scandagliavano ininterrottamente le profondità dell'universo, mentre si procedeva alla costruzione di mezzi in grado di sopportare un tale viaggio.
L'Apocalisse arrivò il giorno di Natale. Fu visibile in tutta la Terra, tale era l'energia liberata dall'impatto. Ci fu chi ringraziò il proprio Dio e si mise a pregare, chi si nascose in bunker nelle profondità della Terra. E ci fu anche chi si imbarcò nelle cosmonavi, preferendo intraprendere un viaggio alla deriva nello spazio.
L'asse terrestre, da sempre stabilizzato dal satellite che aveva segnato il primo traguardo dell'uomo al di fuori dei confini del globo azzurro, cominciò a oscillare in modo repentino, tanto da cancellare nel giro di pochi giorni ogni traccia di vita. E così, coloro che restarono nel terzo pianeta del sistema solare perirono, segnando la fine della Prima Epoca dell'umanità.Chi invece si affidò alla missione esplorativa delle cosmonavi, entrò a far parte di una nuova era. I mezzi erano veicoli spaziali autonomi, nei quali ognuno faceva parte di gruppi specializzati: gli Scienziati si occupavano di riprodurre in laboratorio le razioni di tutto ciò che potesse servire alla sopravvivenza; i Sorveglianti gestivano l'economia, l'istruzione e le attività sociali; i Moderatori assicuravano la coesistenza pacifica e il rispetto dei principi di uguaglianza e fratellanza.
La vita quotidiana si organizzò quindi in funzione della collaborazione reciproca; ognuno era indispensabile affinché ogni cosa andasse per il verso giusto.
Per regolare al meglio il nuovo sistema sociale gli uomini progettarono l'Intellecto, un macchinario capace di analizzare i circuiti cerebrali dei neonati e individuare, tramite complessi algoritmi, l'attitudine lavorativa di ogni individuo. Ciò assicurava che tutti potessero contribuire nel migliore dei modi, lasciando la gestione dei lavori manuali ai robot.Trascorsero millenni, infinite distanze e svariate generazioni, prima di trovare il pianeta idoneo a una nuova vita. Nel frattempo i terrestri, adattati ormai alla loro realtà di cosmonauti, avevano dimenticato lo scopo principale del viaggio. Quando i computer di bordo annunciarono l'individuazione di un corpo celeste compatibile con le caratteristiche della Terra, si stupirono – quasi spaventarono – al punto da vagliare l'ipotesi di ignorare il rapporto e proseguire nell'esplorazione dell'universo.
Alla fine, la curiosità ebbe la meglio. In seguito a una prima ricognizione, scoprirono che le differenze rispetto al globo terrestre erano sostanziali: il pianeta ruotava a una velocità inferiore, perciò il tempo scorreva più lentamente, e la sua orbita era influenzata dai milioni di minuscole stelle smeraldine che lo illuminavano costantemente, in assenza di un Sole.
I cosmonauti si ammaliarono per la bellezza del paesaggio, la bizzarra consistenza del terreno, le specie animali mai osservate, i riflessi variopinti di fiumi gorgoglianti e le brillanti tinte multicolore delle piante. Un paradiso insomma, che subito ricordò loro lo scopo di quel lungo e gravoso viaggio a cui potevano finalmente mettere fine, ora che avevano trovato un luogo che potevano chiamare Casa: il pianeta Kÿrîon.
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Kÿrîon [IN REVISIONE]
Science Fiction432° anno della Seconda Epoca. L'umanità ha trovato una nuova casa sul pianeta Kÿrîon e la vita scorre in armonia e all'insegna della collaborazione. Ellie Jameson è una giovane che sta iniziando ad inserirsi nella società e non ha timori per il pro...