4.The Fist Time I Saw You

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📼🌼

Eleven non aveva mai visto così tante persone insieme in vita sua.
Avrebbe potuto metterci la mano sul fuoco.

Con le bretelle del suo zaino bianco nuovo ben strette tra le sue dita sottili e tremanti, la piccola Hopper con smetteva di passare con lo sguardo da una parete all'altra di quel grande atrio che si apriva davanti ai suoi occhi, ingombro di ragazzi e ragazze di ogni tipo e di ogni età che correvano da una parte all'altra con zaini colorati sulle spalle, libri stretti tra le braccia, gonne a fiori e jeans blu scoloriti a coprire la pelle più scura ed abbronzata al termine dell'estate.

Era certa di non aver mai visto tanti ragazzi e ragazze suoi coetanei in una sola volta come in quella mattina, tra le pareti bianche e rosse della Hawkins High illuminate dal sole ancora caldo che brillava al di là delle ampie porte d'ingresso.
Era solo perché quello era il primo giorno o avrebbe davvero dovuto abituarsi a tutta quella baraonda?

La piccola restò ancora un minuto immobile a bocca aperta ad ammirare quella miriade di colori, quei visi sorridenti o meno, a piccoli gruppetti o in coppia, chi a ridere, chi già a ripassare sfogliando affannosamente le pagine, chi ad abbracciarsi dopo mesi di lontananza, chi già vicini, molto vicini, con le labbra così vicine che...

La ragazzina distolse lo sguardo di colpo, sentendosi arrossire fino alla punta dei capelli e un insolito calore invaderle le guance: davvero quei due ragazzi avevano così poco ritegno da stare lì davanti a tutti a baciarsi, o meglio a mangiarsi a vicenda la faccia?

"Nancy! Jonathan!" sentì una voce alle sue spalle strillare, facendo separare quella coppia di impudichi ragazzi con gli occhi ancora chiusi per il trasporto, voltandosi verso la fonte di quel richiamo.
El si sentì spingere in avanti da un alto ragazzo dai capelli lisci e neri perfettamente laccati, che senza tanti complimenti le diede una decisa spallata con il suo zaino di pelle beige, facendole fare un passo in avanti per non perdere l'equilibrio.

"Oh! Scusa ragazzina, non ti avevo vista!" vide quel ragazzo voltarsi verso di lei con una rapida occhiata alle sue spalle ed un sorriso sornione sul viso, mentre lei lo seguiva con uno sguardo che avrebbe senza dubbio potuto incenerirlo seduta stante.
La piccola lo vide rigirarsi verso i due ragazzi ora definitivamente allontanatisi ed in attesa dell'amico, perdendosi in mezzo a quella folla di ragazzi in movimento intorno a lei, non prima di averle lanciato un'ultima occhiata curiosa e divertita:
"Ti conviene muoverti, bambolina: se resti lì in mezzo impalata, prima o poi qualcuno ti farà sul serio cadere per terra!"

"Babbeo..."
Eleven si trattenne terribilmente dall'impulso di muovere la testa di lato con un colpetto, tirando giù con la mente la cerniera del suo zaino e facendo cadere a terra i libri di quel ragazzo sgarbato dal tono derisorio, ma scosse infine la testa, ricordando a sé stessa le parole di Hopper di quella mattina:
"Nessun potere, mai! Se vogliamo che la cosa funzioni dovrai sforzarti, kiddo, è di estrema importanza! Dovrai mostrarti esattamente come loro, esattamente normale! Nessun potere, chiaro?"

"Almeno il primo giorno..." completò El nella mente con un piccolo sorriso furbo, rialzando gli occhi davanti a sé e non riuscendo più a scorgere né il ragazzo alto dai capelli imbellettati né i due ragazzi ventosa nel marasma di fronte a sé.
Forse alla fine quel tizio non aveva tutti i torti: era decisamente ora di darsi una mossa o sarebbe rimasta lì ferma imbambolata tutto il giorno.

La piccola deglutì, facendo un timido passo in avanti nelle sue converse bianche nuove, procedendo a lenti passi lungo quell'atrio facendo lo slalom tra quelle figure più alte, chi con una camicia di jeans legata in vita, chi con un giubbotto di pelle lucida posata sulle spalle: in quella miriade di colori e odori così nuovi per lei, il suo piccolo cuoricino batteva sotto il suo vestito rosa tanto forte quanto le sue ciglia iscurite dal mascara, mentre i suoi occhioni nocciola ancora spalancati non smettevano di muoversi ammirati intorno a lei, cercando di catturare e mandare a memoria ogni più piccolo dettaglio.

Let me Love you||MilevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora