12.Fireflies

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📼🌼

"Beh, ecco...accomodati! Come fossi a casa tua, anzi, nella tua stanza!"

La prima immagine che passò in un lampo nella mente di El fiorellino Hopper quella mattina, non appena ebbe messo piede in quella stanza dalle alte pareti di vernice lucida blu scuro, fu quella rossa e sconvolta che il suo papà, capo della polizia e maniaco dell'ordine e del controllo, avrebbe potuto presentarle se le parole pronunciate da quel ragazzo ricciolino avessero potuto concretizzarsi come per magia davanti ai suoi occhi in quel momento.
No, quella non avrebbe mai nella maniera più assoluta potuto essere camera sua.

"Scusa il disordine, io...ho cercato di fare del mio meglio!" sentì una voce imbarazzata balbettare alle sua spalle, voltandosi e vedendo quel nerdino passarsi agitato una mano tra i ricci incasinati almeno quanto i libri e fogli sparsi sul pavimento tutt'intorno.
El rimase per un secondo interdetta, corrugando impercettibilmente la fronte: possibile che dal vuoto quella sera non si fosse accorta di tutto quel disordine che ora soffocava il pavimento rendendo quella camera così caotica ma allo stesso tempo così...accogliente?

"Ti mentirei se non ti dicessi che ho provato anche a mettere in ordine questa mattina.." continuò Mike con un sorriso imbarazzato e desiderando di nascondersi lui stesso sotto il letto insieme a tutti quei libri impolverati, vedendo lo sguardo di quella ragazzina passare interdetto ed impietoso dal copriletto mezzo stropicciato alla scrivania dove già pesanti libri erano ordinati alla belle e meglio sfidando la forza gravità.
"Ottimo Wheeler, davvero una buona prima impressione..."

"Pensa che mi sono anche alzato prima questa mattina per..."
"È magnifica!" lo interruppe improvvisamente quel fiorellino, con un sorriso così radioso e spontaneo che per un secondo Mike si dimenticò quale dovesse essere stata la vera conclusione di quella frase.
"Tu, tu sei magnifica, El..."
"Da...davvero?" El lo vide spalancare gli occhi scuri stupiti e per un attimo non le scoppiò a ridere il cuore per l'innocenza e lo stupore di quella richiesta.
Sì, nonostante l'area di pavimento visibile potesse essere sommata ricreando nemmeno la metà del grande poster di Star Wars appeso sopra la testata del letto, la piccola Hopper non avrebbe saputo trovare per descriverla una parola migliore: magnifica.

"Si, lo è!" si affrettò a ripetere quel raggio di sole annuendo con un sorriso e girando lentamente su se stessa, le maniglie dello zaino strette tra le mani come una scolaretta in gita scolastica, perdendosi nell'infinitá di curiosi pezzi di vita tutt'intorno.
Oh sì, quella camera così incasinata era allo stesso tempo così dannatamente vera, personale, vissuta.
La piccola El era certa che avrebbe potuto, studiando con cura ogni oggetto contenuto in quelle quattro pareti, conoscere direttamente un pezzo del cuore di quel piccolo nerd che ora, imbambolato almeno quanto lei sulla soglia della porta, quasi non sbatteva le palpebre per ammirare anch'egli decisamente un altro spettacolo.
Lei.

"Ehm...grazie, davvero, insomma...forte!" lo sentì esclamare in un moto di entusiasmo che la fece ridere, tornando con lo sguardo a lui, vedendolo sempre rosso nella sua t-shirt a righe ma con viso visibilmente meno teso e più rilassato.
"Vado a prendere la sedia in camera di Nancy...faccio subito!"
"Forte!" ribattè a sua volta la piccola con un ultimo sorriso, vedendolo uscire di corsa dalla camera e dirigersi a grandi passi verso un'altra porta di legno esattamente dall'altra parte del corridoio.
"Forte...davvero forte!"

El sospirò, sorridendo come una bambina davanti all'ingresso di una parco di divertimenti, quando, rimasta da sola in quella camera, il suo primo istinto fu quello di avvicinarsi senza paura a quel letto ricoperto dalla trapunta blu, sedendocisi sopra a gambe incrociate come poche sere prima dello stesso identico posto, solo dall'altra parte, da quella giusta quella volta.

Let me Love you||MilevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora