18.Here I Am

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I've been waiting for you
Here I am

📼🌼

Nancy Wheeler, quella sera di inizio novembre, non avrebbe mai potuto essere più nervosa.
E la cosa, invero, non avrebbe mai potuto lasciarla più sorpresa.

Accoccolate le gambe esili della sua sottile figura comodamente sulla sedia a dondolo accanto al comodino, nel suo angolo preferito della sua piccola camera, la sua tazza di thè alla rosa fumante era ancora lì a ricordarle che, nonostante tutto, avrebbe dovuto solo restare calma e godersi la serata, dopo una settimana di scuola lunga, un più che incasinato e vivo weekend, ricaricando le energie quella tranquilla domenica sera per affrontare al meglio il nuovo inizio di settimana alle porte.
Ma per la maggiore di casa Wheeler, quella sera, rilassarsi pareva un'impresa più ardua che affrontare altri 5 giorni di scuola.

"Nancy!" sobbalzó la ragazza sulla sua sedia alla voce lontana della madre da sotto le scale, portando d'istinto una mano sul petto sopra la sua camicetta di pizzo da notte a coprire il suo petto magro e sentendo il cuore fare un salto ben più alto sotto le costole.
Il libro di lettura che teneva sul grembo tra le dita sottili, più con l'utilità di un anti-stress che di una rilassante fonte di distrazione, quasi non le cadde dalla stretta, afferrato all'ultimo da una mano tremante seguito da una smorfia e una piccola imprecazione a fior di labbra che così facilmente avrebbe potuto rivelare tutta la sua dissimulata tensione.

"Oh shit!"
Già, shit!
Doveva essere più cauta, doveva essere più brava a mentire di così.
In fondo quanto poteva essere difficile?
Certo lo era più di quanto avesse immaginato...
Quanto poteva essere difficile per una volta stare lei...dall'altra parte?

"Nancy, tesoro..."
"...sì?!" rispose con fin troppo entusiasmo la giovane Wheeler al richiamo della madre, alzando di scatto la testa verso la porta aperta da Karen senza bussare come al solito e facendo ondeggiare intorno agli zigomi sporgenti qualche ciocca di capelli liberi dai bigodini già piazzati per la notte.
Dal canto suo, Karen Wheeler, bloccata sulla porta della camera della figlia con la maniglia ancora in mano, non parve dare segno di stupore o di sospetto al suono più acuto della voce della figlia o, se mai ne ebbe avuti, seppe nasconderlo abilmente dietro un profondo sospiro.

"Nancy, tesoro...sono le 10:30 passate! Holly dorme da un pezzo e tuo padre già russa da un buon quarto d'ora..." cominciò la donna di mezz'età ma dall'animo ancora giovane da ragazzina, la vita stretta ed i capelli ancora in ordine perfettamente laccati, nonostante uno sguardo stanco avrebbe potuto facilmente tradire un aspetto tutt'altro che riposato.
E in quella familiare e contraddittoria figura la maggiore di casa Wheeler poteva rivedere ogni volta un po' del suo futuro, di quello che anche lei avrebbe potuto diventare, un giorno.
E la giovane a quel brivido non poteva che ripetersi ogni volta quanto per lei le cose sarebbero andate in modo diverso. Voleva andassero in modo diverso.

"Nancy, è ora di spegnere quella..."
"...luce! Sì sì, lo so mamma, hai ragione!" si affrettò a rispondere la giovane, annuendo con forza, alzando gli occhi verdi in quelli scuri della madre, sforzando un sorriso ed un'espressione tranquilla che ti tranquilla non avrebbe potuto avere proprio un bel niente.
"Certo...stavo appunto per spegnere...solo altri 10 minuti!" aggiunse prendendo tempo, alzando tra le mani il libro, facendovi ricadere sopra gli occhi curiosi della signora Wheeler.
"Sai...è arrivato quel momento della storia...non posso proprio aspettare fino a domani!"

"E va bene...10 minuti!" Nancy la vide sospirare con un sorriso comprensivo, muovendo un passo attraverso la stanza fino ad esserle di fronte, abbassandosi teneramente e lasciandole un bacio dolce sulla fronte unito all'odore di colonia femminile e lacca tutt'intorno.
"Ma non di più, tesoro: hai bisogno di riposo! 10 minuti e voglio quella luce spenta, intesi?"
"Intesi..." sorrise la figlia con occhi dolci e un'ultima carezza sulle sue guance pallide, tra le lentiggini meno accentuate del suo fratellino ma da sempre gene distintivo dell'intero albero genealogico dei Wheeler.
"Buonanotte mamma!"

Let me Love you||MilevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora