42.Skinny Love

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'Cause now I'm breaking at the bridges
And at the end of all your lies

📼🌼

1 mese dopo

"Un mese" aveva sentenziato lapidario il capo della polizia.

"Un mese..." aveva sospirato con poca convinzione il signor Wheeler da dietro la montatura troppo ingombrante dei suoi tondi occhiali retrò.

Un mese. Uno stupido intero mese.

"E ringrazia che non sia un anno, signorino mio!" aveva ammonito con aria collerica mamma Karen, incrociando le braccia al petto e scuotendo la chioma cotonata per l'ennesima volta in quel pomeriggio, da sotto le scale del piano inferiore del numero 11 di Maple Street.

Un unisono cenno di assenso e di muta rassegnazione ai due poli opposti della città, da parte di due testoline calde e ricciute: quei due piccoli fiorellini, al ritorno dalla fuga più romantica e folle della loro intera vita, non avrebbero potuto sperare in nessun altro possibile sconto di pena.

"E considerati fortunato, Michael Wheeler: di reclusione ti meriteresti un anno intero!"
"Si, mamma..."
"E vedi di rigare dritto e di non far venire mai più un attacco di cuore del genere a tua madre, o le vacanze estive quest'anno te le scordi!"
"Si, papà..."

"…allora?!" lo aveva raggiunto una alta figura dalla medesima capigliatura ricciuta una manciata di minuti dopo, apparentemente rimasta l'unica sotto quel tetto felice che lui fosse ritornato a casa sano e salvo, chiudendo con meticolosa cura la porta della sua cameretta per non far rumore e non dare nell'occhio.
La stessa porta dove ancora vi era appeso il poster di quell'eroe leggendario, armato di microfono, che al giovane Wheeler pareva forse divenuto improvvisamente ancora più mitico in quel momento.
Dopo la notte precedente, dopo averlo visto in azione dal vivo.
"Allora, fratellino, com'è stato? Ne è valsa la pena?!"

"Ti prego, voi due ditemi che almeno n'è valsa la pena..." aveva alzato per primo gli occhi al cielo l'indomani mattina il ranger dalla pelle scura, seduto il party al completo intorno al solito tavolo della mensa affollata nell'ora di pranzo, di fronte a 7 vassoi rimasti intonsi per la troppa voglia di raccontare e poca di mangiare.
Ed il piccolo fiorellino ed il suo dolce paladino non avevano potuto che scambiarsi un complice sguardo d'intesa.

"Ho rischiato di imbrattare la mia immacolata fedina penale per colpa vostra, amici!"
"Il concerto, Mike? È stato incredibile, non è vero?"
"È vero che Freddie è più basso dal vivo di quanto vogliono far sembrare in tv?"
"E non vi siete schiantati contro un albero alla prima curva?! Woah, ricordatemi che voglio anche io Steve come istruttore di guida il prossimo anno per la mia patente..."

"Ragazzi! Fateli parlare, per carità!" aveva riso la ragazza dai capelli rossi mettendo a tacere le urla degli amici, muovendo lo sguardo verso la coppia di ragazzini ancora intenti a sorridersi con sguardi luminosi.
Mike aveva rivolto un ultimo sguardo al suo migliore amico, seduto intorno a quel tavolo accanto a sé, quasi come per chiedere un'ultima conferma, un ultimo cenno di consenso.
Ma il sorriso del piccolo Byers non aveva potuto che confermare la resa dei conti definitiva per i due amici amanti della musica.
"Tutto, Wheeler, sì: devi raccontarmi TUTTO"

"E va bene!" aveva scosso i ricci neri sulla fronte il giovane Wheeler, lasciando un ultimo secondo di silenzio e suspance, giusto per allungare quell'attesa e portare il livello di attenzione del suo pubblico alle stelle, quasi al pari di un conduttore televisivo di prim'ordine.
Lui ed El avevano forse vissuto la più incredibile delle esperienze concesse ad un adolescente liceale della loro età: valeva davvero la pena tirarsela un po', almeno per una volta, non era vero?

Let me Love you||MilevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora