-Sono a casa- disse Nao entrando e chiudendosi la porta alle spalle. Si tolse le scarpe e notando che non riceveva risposta, si mosse verso il salone, dal quale sentiva diverse voci. Quando si affaccio, vide suo padre, seduto sul divano che stava parlando con un'altra persona davanti a lui, alla quale proprio la madre stava servendo una tazza con del thè.
-La ringrazio- disse l'uomo, mentre Yuri gli sorrideva.
Nao sgranò gli occhi quando lo riconobbe. -Signor Choi- disse incredula. Non si sarebbe mai aspettata il padre di Minseo a casa sua.
-Nao, sei tornata finalmente- disse il padre.
-Signorina Lee- la salutò Hisasi, con un sorriso sul viso.
-Stava aspettando giusto te. Vieni- le disse la madre facendole cenno di raggiungerlo. Nao deglutì.
-Poggiò lo zaino e...-
-Non ci provare e già che ci sei. Il cellulare- Yuri aprì il palmo della mano. -Non avvertirai nessuno, tanto meno Minseo-
Piano fallito. Controvoglia, prese il cellulare e lo porse alla madre, che lo strinse nella sua mano, indicandole la poltrona, dove la ragazza si sedette. Aveva diversi occhi puntati addosso, e iniziava a sentirsi in soggezione.
-Mi dispiace per la situazione scomoda in cui ti sto mettendo. Ma ho fatto chiamare Minseo da tua madre, facendole credere che avessi bisogno di lei- le spiegò Hisasi.
-Cosa?- la bionda sgranò gli occhi. Non potevano fare una cosa del genere, non proprio quando si erano appena riappacificate.
-Non c'è quasi mai quando a vado a casa dei miei genitori. So che sta spesso con te e...-
-è una pessima idea- disse Nao.
-Minseo deve tornare a casa tesoro. Suo padre è molto preoccupato per lei- disse Yuri.
-Tanto da volerla mandare da uno psicologo, per problemi che sua moglie s'inventa?- chiese Nao, scattando in piedi.
Hisasi sgranò gli occhi, un po' come i suoi genitori, non aspettandola di vederla scattare in quel modo.
-Sta usando me, per portare sua figlia a casa con la forza? Si è chiesto perché lei sia andata via?-
-Si. È Kyungmi, mia moglie, si è detta disposta a perdonarla e...-
-Perdonarla?- chiese Nao esterrefatta.
-Nao i modi- la riprese serio il padre, considerando che non stava portando il giusto rispetto al signor Choi.
-Minseo è andata via di casa, per evitarle problemi con sua moglie. Perché nonostante lei, gli abbia reso la vita un inferno in tutti questi anni, Minseo vuole solo la sua felicità-
-Signorina Lee, queste insinuazioni su mia moglie, non le accetto- le disse serio Hisasi.
-Si è chiesto come facessero Haewon e Haneul a conoscermi, quando sono stata a casa sua?- gli chiese, l'uomo non rispose, ma la guardò. -Poche settimane fa, erano qui, davanti casa mia, ad elencarmi i motivi per cui dovevo stare lontana da Minseo. Ero solo l'ennesima persona a cui dicevano ciò, ma differenza di tutte le altre che hanno credulo loro, io sono stata la prima a non farlo- disse Nao, la sua mano tremava, da tutto il nervoso che stava provando. -Si è mai chiesto perché una ragazza meravigliosa come sua figlia, fosse sempre sola?- gli occhi di Nao divennero lucidi. Hisasi, sembrava lo specchio di Nao.
-Le vuole così tanto bene, che ha preferito la solitudine e il dolore. In tutti questi anni, solo per saperla felice-
Yuri si avvicinò alla figlia, porgendole nuovamente il cellulare, che Nao seppur confusa prese.
STAI LEGGENDO
Hopeless 2 // J.JK
FanfictionÈ un nuovo anno alla Haven high school, e Nao è pronta a viverlo a pieno con i suoi amici. Ma nulla sarà come avevano pensato, c'è chi confabula contro di loro, e i segreti e i demoni che tutti e sette i ragazzi avevano cercato di tenere nascosti...