venticinque

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Quando mi sveglio i miei occhi sono stanchi, mi scoppia la testa e qualcuno sta bussando alla mia porta. Oggi non sono dell'umore.

Apro la porta, e vedo Louis che mi sorride, "giorno raggio di sole".

"È troppo presto Tomlinson. Perché sei qui?" domando.

Lui mi passa oltre e si guarda intorno prima di riportare l'attenzione su di me, "mi sto annoiando, e volevo andare a fare shopping. Volevo che venissi con me".

"Louis abbiamo letteralmente rapinato una banca la notte scorsa e tu vorresti aggirarti per strada come se niente fosse?" ribatto.

Sorride, "beh è per questo che cercheremo di amalgamarci al meglio. Per non far sorgere dei sospetti, e non so se ti ricordi, ma ieri notte indossavamo le maschere, non sanno che aspetto abbiamo, ed anche se lo sapessero non ne uscirebbero vivi".

"Non lo so..." rispondo, poi mi ricordo di quella notte in cui sono uscita da sola. "D'accordo, vengo come Marcus o Julia?"

"Marcus, gli uomini di tuo padre ti stanno ancora cercando" risponde. Lo mando via, mi preparo e poi esco dalla porta. Fa abbastanza caldo oggi, l'aria è un po' pesante ed assolutamente umida.

Mi trovo con Louis alla macchina, "tutto bene?"

"Sì, andiamo?"

Sorride, "andiamo".

Ci spostiamo nel merdoso traffico, e mentre parliamo Louis suona occasionalmente il clacson. Raggiungiamo poi la piccola piazza dove si trovano tutti i negozi.

"Okay, Harry non sa che siamo usciti. Quindi cerchiamo di non perdere tempo" spiega Louis.

Sgrano gli occhi, "Harry non lo sa?"

"No...voglio dire, sono un uomo adulto, credo di essere in grado di prendermi cura di me stesso. Ma lui sarà forse comunque incazzato, quindi cerchiamo di non peggiorare le cose".

Louis mi trascina in qualche negozio, prova dei vestiti e chiede la mia opinione. Anche io compro qualche cosa, ma Louis ne prende molte di più.

"In che senso questa camicia costa duecento dollari? È letteralmente una camicia bianca" si lamenta Louis, ed io osservo la scena divertita.

"Non so perché signore, ha intenzione di comprare la camicia o no?" ribatte una donna con fare infastidito. Non avrà questo lavoro per molto tempo ancora, e non è così che a Louis piace essere trattato.

"Non per duecento fottuti dollari, ne spenderò duecento per un articolo di design, ma non per qualcosa che posso acquistare a venti dollari da qualche altra parte" risponde Louis riponendo la camicia. "Avete perso un cliente".

"Andiamo diva" dico prendendolo per il braccio ed uscendo dal negozio. "Non sei stato un po' troppo sgarbato?"

"No, credo di essermi comportato bene" risponde con sicurezza.

"D'accordo, ho fame, possiamo almeno mangiare?"

Si guarda intorno, "sì certo. Credo che quello laggiù sia un ristorante". Lo seguo e raggiungiamo un bel ristorante. Sembrano servire insalate, sandwich e cose simili. Io e Louis ordiniamo e ci mettiamo a sedere.

"Dove andiamo dopo?" domanda Louis.

"Credo che dovremmo ritornare alla base...Harry ci ucciderebbe se non tornassimo presto" rispondo prendendo un sorso del mio tè.

Annuisce, "d'accordo. Harry ha chiamato ma non ho mai risposto".

"Stai scherzando, vero?" quasi sputo il mio drink.

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