Dopo la cena con Jade di ieri sera, Louis si è svegliato dal suo pisolino e mi ha rimproverato il fatto di non aver terminato il suo lavoro, ma mi ha poi perdonato ed è andato a farlo. Dopo di che, poiché era quasi mezzanotte, Louis ci ha raggiunte con diverse bottiglie di liquore. Abbiamo bevuto tutti, anche Harry.
Ci siamo poi svegliati alle quattro del mattino. Il sole stava nascendo a malapena, e tutti stanchi ci siamo spostati nella casa per preparare altre cose. Siamo tutti in hangover.
"Sul serio Julia?" Louis mi sta aiutando a caricare qualcosa sul nostro SUV. "Non vedo perché Harry ci ha svegliati così presto".
"Te l'ho detto, è meglio se finiamo presto questa merda" borbotto, non va nemmeno a me di faticare stamattina.
Ho finito per abbandonare Louis in modo che possa fare i lavori pesanti al posto mio. Vado in cucina per farmi un altro caffè, e mi sorprendo quando vedo che anche Zayn se ne sta preparando uno.
"Giorno Julia" solleva la tazza per salutarmi.
Prendo una tazza dalla credenza della grande cucina, "giorno Zayn. Sei in piedi presto".
"Ordini di Harry" borbotta a bassa voce. "Ho sentito che vi siete ubriacati ieri sera".
"Già" confermo. "Immagino fosse una celebrazione dell'ultimo giorno".
"L'ultimo giorno di cosa?" ridacchia.
Do un'alzata di spalle mentre mi verso del caffè. "Beh, l'ultimo giorno prima della fine di tutto questo".
Si fa un po' serio, "immagino che non significhi niente di buono".
"Credo che tutti sappiano che non tutti noi sopravvivremo", era vero, Louis aveva bevuto dicendo che avrebbe dato un senso al suo ultimo giorno. Mi aveva fatto arrabbiare il suo vederla in tal modo, ma era un pensiero condiviso.
Penso che anche Zayn sia della stessa opinione, "forse non te l'ho detto prima, ma sono contento che tu sia arrivata alla Tana".
"Sono contenta di aver trovato questo posto" era vero, avevo trovato il mio luogo ideale.
Prende un sorso del suo caffè, "sai, tutti sono più grati perché ci sei tu rispetto ad Harry".
Il suo nome mi fa provare un senso di colpa insieme ad altre emozioni, "lui ha rappresentato la parte migliore dell'essere qui, per me".
"Ascolta, non è il mio ruolo per dirtelo...ma si è sparsa voce, e credo che dovresti parlargli" è chiaro che non gli piaccia suggerirmi una cosa del genere, ma penso abbia ritenuto necessario farlo.
Sospiro, "sembri la tua ragazza".
Scoppia a ridere, "è una cosa positiva?"
"Sì, sembrate felici" gli dico ciò che ho detto a Jade ieri sera.
"Grazie" sorride, "Ma gli parlerai?"
"Credo sia meglio se gli parli" ammetto, è qualcosa che deve essere fatta.
Salgo quindi al piano superiore, passo oltre la stanza di Harry non essendo ancora pronta, ed entro in quella di mia madre.
La trovo sveglia, sta guardando una serie TV in spagnolo, e sposta l'attenzione su di me, "giorno Julia. Perché sono tutti in piedi così presto?"
"Lo sai?" non volevo proprio dirglielo.
Spegne la TV. "Sì, Harry me l'ha detto personalmente".
"Davvero?" immagino abbia ritenuto necessario dirlo sia a mia madre che a Liam.
Capisce che sono un po' sorpresa, "sì, abbiamo parlato anche di altre cose".
So dove sta andando a parare, "dios, che gli hai detto?"
I tagli sul suo viso sono ora delle piccole cicatrici, e nonostante i lividi, è tornata ad assomigliare a mia madre, "l'ho ringraziato".
"Per cosa?"
"Per averti tenuta viva" risponde. Mia madre è una donna Latinoamericana molto fiera, solitamente non ringrazia nessuno, e nemmeno si scusa. Quindi è qualcosa di grande. Coglie il mio silenzio come l'opportunità per proseguire, "e mi dispiace, per tutto ciò che ti ho fatto". Wow, è tipo un momento alla Rosa de Guadalupe. Mi ricordo quella serie TV, la guardavo da piccola.
Guardo mia madre seriamente, è ora di dire ciò che voglio dire. "Non c'eri quando ero piccola. Non abbiamo avuto una relazione come la maggior parte delle figlie con le madri. E sei stata dalla parte di Julio in tutto, anche quando mi ha detto che non valevo niente, o quando mi ha fatto fidanzare con Stephen, o anche quando me ne sono andata da casa e mi sono unita alla Tana..."
Mi fermo quando la vedo piangere, e dico, "ma ora sei qui, e ti perdono".
Emette un piccolo singhiozzo, "mi dispiace molto Julia".
L'abbraccio. Mi stringe a sé come se fosse l'ultima volta che mi possa abbracciare. Forse è così.
*
Dopo aver parlato con mia mamma mi reco da Liam. Quando entro sono scioccata dal vederlo in piedi accanto alla finestra.
"Liam? Sei in piedi!" dico sorpresa.
Mi guarda e mi rivolge un sorriso dolce, "oh sì, ne ero capace. Sono solo stato pigro".
"Ne sono felice" mi fa piacere vederlo stare bene.
Sa perché sono qui, "se sei qui per dirmi addio, sappi che non sono bravo a dirlo a mia volta".
"Non ne avevo intenzione..." mi dirigo verso di lui.
"Allora cosa devi dirmi?" mi domanda seriamente.
"Liam, me ne andrò presto" dico.
Scuote il capo, "per favore non dirlo".
"Sai che non posso garantirti che tornerò" aggiungo.
Mi guarda, ed avanza di un passo. Mi incornicia il volto con le mani, "mi dispiace per non essere stato ciò che volevi".
Non so perché, ma mi viene da piangere, cerco però di mantenere un tono di voce deciso. "Non dispiacerti. Mi spiace per non averti mai dato l'amore che ti meriti".
Cerca di trattenersi, ma poi porta le labbra sulle mie. Rispondo al bacio ma non mi sembra giusto. Si stacca. "So che non sono ciò che vuoi, ma ti ho amata veramente" ammette.
"Mi dispiace Liam" piango con più trasporto.
Allontana le mani dal mio viso e mi accoglie in un abbraccio accarezzandomi la testa, "tranquilla, Julia. Tutto ciò che m'importava era vederti felice". Sposta la testa per guardarmi negli occhi, "lui ti ha resa felice".
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The King's Den |ITA|
Fanfiction| storia originale di @HarrysLatte_ | cover credits: @translatorITA | 📚 Harry Styles, un uomo non estraneo al mondo della violenza e leader del noto gruppo mafioso La Tana del Re. Era qualcuno che deteneva il potere. Julia Esteban, una piccola raga...