4: tradimenti e sessualità

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I coinquilini sono qualcosa di snervante e per fortuna me ne è capitato solo uno: un ragazzo altamente bipolare che può cambiare personalità da un momento all'altro sembrando prima uno stronzo di prima categoria e poi il ragazzo più dolce e apprensivo del mondo.

Certo però che sono messa meglio di Meredith che ha come coinquilini nella casa di sua madre Izzie e George.

Almeno se in futuro mancherà qualche giorno sapremo che sarà stata colpa di O'Malley che probabilmente avrà abusato di lei (in tutti i sensi).

"Mi ha parlato tutta la sera di te: che staranno facendo, mi starà pensando, non sarà andato a letto con quella, non dovrei lasciarlo perdere e bla bla bla" si lamenta la bionda e il mio sorriso si amplia.

Amo dare fastidio alla Grey e ciò mi fa ricordare i bei periodi delle medie, quando Meredith mi aveva rubato il fidanzatino (il più bello della scuola) e poi lo aveva mollato una settimana dopo.

L'ha fatto per farmi un torto e adesso io sto facendo lo stesso con lei (non che stessi pensando a Meredith ieri notte ma mi piace l'idea di averle fatto un torto).

"Una cosa che ho imparato in venti anni di amicizia, per così dire, con Meredith è che può essere una grande rompi palle e che se viene ignorata si deprime assai, come quelle volte in cui alzava la mano in classe ma la maestra non la chiamava e lei si metteva a piangere iniziando a esporci i suoi complessi mentali sul fatto di non essere importante" ce ne sono tante di storie come questa e mi sarebbe piaciuto raccontarle se meredith non fosse entrata due secondi fa interrompendo la mia logorrocità.

"Di cosa stavate parlando?" Chiede nella sua innocenza la viper... Meredith.

"Del fatto che le mutande di hello kitty sono più comode delle brasiliane, vero Izzie?" E a volte mi dovrebbero ringraziare per il fatto che sappia mentire così bene.

"Già anche se George non le sopporta" e questo la dice lunga.

Finita di cambiarmi mi avvio con izzie e meredith verso l'ascensore, ma vengo tirata per un braccio all'ultimo.

"Io e Catherine andiamo per le scale" urla George trascinandomi via.

"Ora mi spieghi perché dovrei farmi quattro piani di scale a piedi" odio camminare, odio correre, odio saltare, odio salire le scale e in generale odio qualsiasi tipo di attività sportiva.

"Shepherd ha chiesto di uscire a Meredith stamattina" esclama d'un tratto George che abbiamo capito non saper mantenere i segreti.

"Stamattina mi ha accompagnato qui in macchina, quando ha avuto il tempo di parlarle?" Chiedo scettica.

"Quando sei entrata in spogliatoio per cambiarti l'ha presa da parte, non so che si siano detti ma lei era esaltata e ripeteva 'Derek mi ha chiesto di uscire' come una ragazzina con gli ormoni" e questo mi fa cambiare totalmente idea su quel figo del dottor Shepherd che si è rivelato un figo stronzo opportunista.

"Ci parlerò" e non so da dove ho preso tutta questa pazienza e ragionevolezza.

Questa non sono decisamente io.

E infatti ho pensato almeno a cento modi diversi per torturarlo bene.

Così il suo treno smetterà di entrare in qualunque galleria gli capiti a tiro.

Devo dire che ci sono rimasta male, non so che mi prenda anche perchè non abbiamo effettivamente una relazione o stiamo uscendo e quindi non mi ha tradito, ma è come se l'avesse fatto e il bello è che non ne capisco il motivo. Solitamente affronto queste cose senza farne una tragedia, perché si sa che gli uomini prima di una certa età non hanno relazione fisse (e non sanno neanche cosa siano) perciò capita che si stufino del proprio partner e cerchino altre vittime tradendo.

Diciamo che non ho pensato l'eventualità che fosse una falsa perché sono una cogliona che si fa sempre fottere da Meredith.

"Alex e Catherine in pronto soccorso" queste sono le gioie della vita: passare dodici ore a ricucire le ferite dei coglioni che decidono di cadere proprio quel giorno.

Ma il bello è che io mi stupisco ancora di quello che può capitare a una persona quando vedo un filo spinato attorcigliato al braccio di un ragazzo che ha tutta l'aria di essere fatto.

"Alex, puoi tirare fuori per un attimo il tuo lato comprensivo e leggermente depresso?" Chiedo probabilmente sotto effetto di qualche sostanza stupefacente, evidentemente il ragazzo fatto mi ha alitato in faccia mandandomi in fumo il cervello.

"Di che hai bisogno?" Un sospiro esce dalle sue labbra mentre mi aiuta a rimuovere il filo di ferro dal braccio del tipo.

"Di un consiglio" scrollo le spalle concentrandomi su eventuali perdite di sangue dal braccio del tipo (fa che abbia un'emorragia e che abbia bisogno di un'operazione).

"Riguarda il dottor Stranamore?" Il mio coinquilino è decisamente onnisciente.

"Ha chiesto di uscire a Meredith" sparo all'improvviso pentendomene quasi subito.

Non dovevo confidarmi con Alex, magari pensa che mi importi davvero di Derek.

E a me importa,

ma questo non significa che gli altri lo debbano sapere.

"Se ti devo dire la verità stamattina sembrava preso da te, ma Meredith è venuta prima, in tutti i sensi, e non so cosa passi per la testa capelluta di quell'uomo" e mi passa un dubbio per la mente.

"Ma per caso sei gay?"

"Ti sembro O'Malley?"

Appunto.

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