Alcune cose non cambieranno mai: l'agrodolce rimarrà sempre la salsa più buona al mondo, io non smetterò mai di bere succo alla mela, batman rimarrà sempre migliore di Superman, Pucca non rinuncerà mai a Garu, Scoobie Doo salterà sempre a dosso a Shaggy quando avrà paura...
E sì, certe cose rimarranno invariate a vita, o almeno io penso sia così e tutte le mie certezze sono crollate quando ho visto George limonare con un'infermiera dai capelli rossi che sembra una parodia di ariel.
Non solo ero fermamente convinta (e lo sono tutt'ora) che O'Malley avesse una cotta epocale per Meredith, ma ho sempre visto un io gay interiore nascosto in lui.
Non posso sbagliarmi.
Io non sbaglio mai: se dico che gli piace l'idrante è così.
"Non me lo sto immaginando vero?" Chiede cristina mentre spiamo i due in uno stanzino intenti a scambiarsi saliva.
"Purtroppo no" rispondo totalmente stupita.
"Io pensavo fosse gay" dice lei facendo un verso schifato quando lei si abbassa sul petto nudo di lui.
"Io pensavo nascondesse la sua mancata mascolinità dietro la cotta per Meredith" la tipa si inginocchia e gli slaccia i pantaloni.
Ok basta. Potrei rimanere scandalizzata.
Mi allontano dal vetro e sbatto un paio di volte le palpebre.
"Ho visto porno migliori" commenta Alex dietro di me.
"Ma non vogliamo i dettagli" lo interrompe Cristina.
"No infatti" mi aggiungo andandomene.
Una volta finito il turno lavorativo io Cristina e Alex placchiamo O'Malley all'uscita dell'ospedale.
"Hey gay ingenuo" saluto George bloccandolo dove si trova per ricavare informazioni."Che tanto gay non sembra più" commenta Cristina.
"Da dove arriva quella?" Chiedo.
"Quella chi?" Cerca di fare il vago.
"Capelli crespi rossi, naso da aquila e strana somiglianza a meredith ti dice qualcosa?" E lui arrossisce.
"S-si chiama Olivia" I live for you I long for you olivia eh ehh, ok basta.
"E Meredith dove l'hai lasciata" ridacchia la mia partner in crime.
"A me non interessa Meredith" e i pesci volano, si certo George.
"Infatti non abbiamo mai detto che ti interessa, tu ne sei completamente cotto" è così rosso che non mi stupirei se prendesse fuoco.
"Le hai già fatto vedere il fiammiferino che hai tra le gambe?" Chiede Alex sempre inopportuno e sempre stronzo, uno stronzo inopportuno al quale voglio bene, però.
"Ti sembrano cose di cui parlare a lavoro?" Chiede schiarendosi la voce.
"Sì" rispondiamo in coro
"No, fottetevi" e se ne va strascicando i piedi stile pinguino.
"Il nostro George sta crescendo" commento con una vocina che uso solo con i bambini, i cani, Ian Somerhalder e Chris Hemswort.
"Aww, smettila di parlare così" dice Alex per poi portare un braccio sulle mie spalle e stringermi.
"Ok troppo forte non respiro" ora mi spezza il collo.
"Sì, sì andiamo cucciolino" posso assomigliare a tutto ma non a un cucciolino, ha proprio sbagliato animale.
"È stata una giornata infinita" dico entrando in macchina.
"Almeno tu hai operato, io ho dovuto ricucire ferite all'infinito ormai ho un posto fisso in pronto soccorso" dice lui poggiandosi sfinito sul sedile.
"Ho notato una cosa un po' strana"
"Spara" dice lui accendendo il veicolo.
"Cristina e Burke si lanciavano strane occhiate in sala" devo ricordarmi di chiederle spiegazioni.
"Secondo me ci danno dentro" ridacchia lui.
"Cristina non è tipo da queste cose"
"Tu con il dottor Stranamore?" Ammicca facendo crollare il mio umore.
"È stata una botta e via ora lui se la fa con ogni essere che respiri e io sto bene con me stessa" cazzata, un enorme cazzata.
"Farò finta di crederti" siamo arrivati al punto in cui lui capisce se mento o no, fantastico.
"Se se la facesse con altre starebbe davanti a casa nostra ora?"
Cosa? No, è impossibile.
Alex parcheggia nel vialetto e scendiamo dalla macchina ed effettivamente c'è Shepherd appoggiato alla sua macchina che mi guarda.
Oh merda. E ora?
"Hai sbagliato indirizzo, casa di Meredith è più in là" dico andando ad aprire la porta.
"Molto divertente. Aspettavo te" bella merda e io che cercavo di evitarlo.
"Io vi lascio soli, buona fortuna volpe" da cucciolino a volpe, di bene in meglio.
"Che vuoi?" Dico seccata avvicinandomi.
"Perché mi eviti?" Chiede anche lui avvicinandosi.
"La domanda è perché non dovrei"
"Che vuoi dire?" Veramente non capisce?
"Sei il mio capo, siamo andati a letto sì, ma è stata una cosa occasionale di fatti sei corso subito da Meredith come un cagnolino smarrito. Non voglio essere usata perciò ti evito" mi giro per tornare verso la porta.
"Chi ti dice che ti sto usando?" Dice prendendomi per il polso per poi farmi girare.
"È l'evidenza"
"Sono uscito con Meredith perché lei insisteva e ho sfruttato l'occasione per sapere di più su di te"
"E con questo cosa vorresti dire?" Alzo un sopracciglio.
"Non è evidente?" Chiede ridacchiando ma non colgo il significato e lui sospira portandosi una mano nei capelli.
"Voglio dire che mi piaci e anche tanto e che per me non è finita" ah.
Ok calmiamo le palpitazioni.
La tachicardia non è quel che ci vuole ora.
Si avvicina sempre più bloccandomi sulla porta.
Porta le mani ai lati della mia testa e continua ad avvicinarsi guardandomi come per avere conferma.
Io intanto sto elaborando ancora il discorso appena fatto.
Voglio lasciarglielo fare?
La situazione è un po' rischiosa.
Il suo viso si avvicina sempre più.
Ok fanculo.
Prendo il suo viso tra le mani e congiungo le nostre labbra.
Subito lui mette le mani sui miei fianchi e inizia a muovere a ricambiare quello che è un bacio che non ho mai dato in vita mia.
Da quando sono così romantica?
Sembra uno di quei baci che si danno i quindicenni fuori scuola.
Quando finalmente allontana il suo viso per prendere aria sorride e poggia la fronte sulla mia, io mi libero dalle sue braccia e apro la porta.
Lui mi guarda perplesso.
"Per oggi può bastare" lui subito si avvicina unendo per un ultima volta le sue labbra.
"A domani Catherine" dice portandomi una ciocca bionda dietro l'orecchio per poi allontanarsi verso la sua macchina.
Io indietreggio e apro la porta per poi richiuderla dietro di me.
Cosa è appena successo?
"Questo video lo terrò per sempre" esclama Alex con in mano una telecamera.
"Brutto stronzo vieni qui" urlo io cercando di acchiappare la telecamera ma lui più alto e più veloce di me scappa.
Non si può stare mai tranquilli.
"Alex torna qui"