"Buongiorno Ornitorinco" Alex spalanca la porta di camera mia svegliandomi di colpo. "Alex ucciditi in questo istante" porto il cuscino sopra la testa visto che conoscendolo inizierà a cantare.
Sento che prende un respiro profondo e sono pronta a coprire le mie povere orecchie, ma la tortura non arriva.
Sento un tonfo, il pavimento trema impercettibilmente e si sente solo un "ah cazzo la testa!" Rimuovo il cuscino dal mio viso e vedo Alex sdraiato sul pavimento della mia stanza ancora buia, vista l'ora.
"Ma che diavolo...?" Dico confusa e ancora assonnata guardando a terra. "Uh guarda su cosa sei inciampato" scendo dal letto e raccolgo il capo di vestiario che ha quasi ucciso il mio amico. "Il nemico di ogni uomo" sbuffa guardando il mio reggiseno mentre si massaggia la testa. Lo aiuto a tirarsi su, "che bel risveglio" ridacchio dirigendomi in cucina per il primo dei miei molteplici caffè mattutini.
"Parla per te, ho rischiato un grave trauma cranico" si massaggia ancora la testa. "Hai la testa troppo dura, non ti preoccupare" ridacchio poggiando la tazza piena sul tavolo per prendere del ghiaccio dal freezer. "Tieni" glielo passo e lui mi guarda male.
"Vuoi un bernoccolo? Lo sai meglio di me che ti serve" riprendo il caffè e lo sorseggio. "A proposito, che ore sono?" Guardo l'orologio appeso in cucina e mi rendo conto del grandissimo ritardo in cui ci troviamo (in cui io mi trovo).
Bevo il caffè bollente più veloce che posso, scottandomi tutta la gola, e corro in camera per prendere il primo tutozzo che mi capita sotto mano e infilarmelo velocemente. Mi raccolgo i capelli in una coda e infilo velocemente le scarpe. "Andiamo!" Urlo ad Alex andando verso la porta per uscire. "La borsa!" Me la passa con sguardo furbo sapendo che me la sarei dimenticata "grazie" sorrido per poi prendere posto in auto. In dieci minuti siamo all'ospedale, Alex parcheggia e fortunatamente siamo in orario. Una volta cambiata cercando di eludere le chiacchiere di Meredith dalla mia mente mi reco dalla Bailey insieme agli altri.
"Webber con Shephard" mi dice "quale Shephard?" Come se facesse differenza visto che preferirei evitare di stare con entrambi.
"La dottoressa Shephard" e vaffanculo la vita.
"Cazzo" borbotto ricevendo un'occhiataccia dal mio superiore alla quale sorrido falsamente per poi filarmela per andare a cercare la famosa dottoressa.
Quando finalmente la trovo capisco che neanche lei è entusiasta dell'idea e si limita a lanciarmi un'occhiata quasi schifata alla quale ricambio con un sopracciglio alzato. "Prima di iniziare questa giornata vorrei solo dirle che io non sapevo minimamente di lei e mai avrei immaginato" non ho mai chiesto scusa ad una donna per essere stata a letto con suo marito, ma c'è sempre una prima volta.
"Beh potevi intuirlo" borbotta.
"Non porta fedi, non ha foto, non ne ha mai parlato e sinceramente non vado a chiedere a tutti gli uomini che incontro se hanno una moglie segreta da qualche parte" si incammina e io la seguo frustrata.
"So che non è colpa tua" mi dice sempre con un pizzico di fastidio "ma non aspettarti che voglia fare amicizia con il nuovo giocattolino di mio marito" adesso sono io quella infastidita. "Certo" alzo gli occhi al cielo. Questa giornata si prospetta molto lunga e faticosa.
"Senti" passo al tu perché mi riesce molto difficile dare del lei alle persone, soprattutto quando hanno massimo 4 o 5 anni più di me "non voglio che ci siano attriti tra di noi per via di Derek, capisco che forse non ti vado molto a genio, ma sono realmente interessata alla chirurgia neonatale e sinceramente non voglio che per un uomo i miei progetti vadano a puttane. È stata una bella scopata, tutto qui." lei si gira e sorride impercettibilmente. "Ah e per la cronaca, non sono io quella di cui ti devi preoccupare qui, ma lo scoprirai molto presto" lei mi guarda interrogativa, ma non le dirò nulla toccherà a lei scoprire di Meredith. "Capisco, iniziamo la giornata" e si incammina velocemente verso l'altra parte dell'ospedale, troppo velocemente. Odio i dottori.[...]
"Come sta andando la tua giornata con la stronza?" Mi chiede Izzie mentre prende un pezzo di polpettone dal suo piatto, non so se sia realmente polpettone visto che ha un aspetto rivoltante.
"A dir la verità sta andando molto bene" effettivamente Addison si è dimostrata professionale e anche simpatica per certi versi, certo abbiamo ancora qualche problema per il fatto che ci siamo scopate lo stesso uomo, ma pensavo peggio.
"Sì lo so, anche io ne sono stupita" affermo vedendo la faccia allibita dei presenti al tavolo e prendendo una patatina dal mio piatto. Lo so, mangio sempre schifezze a pranzo ma è l'unica cosa che mi sembri commestibile.
Vedo Cristina in lontananza venire con Burke, sì lanciano un'occhiata strana e lei arrossisce... No aspetta, cosa? Sta arrossendo? I due si separano per poi guardarsi entrambi intorno.
È da un po'che ho l'impressione che quei due stiano nascondendo qualcosa e penso anche di aver capito cosa.
Mi alzo di colpo e mi dirigo in fretta verso Cristina trascinandola per un braccio verso uno stanzino.
"Ti scopi Burke" affermo prima che lei possa dire qualsiasi cosa facendola rimanere di sasso.
"No, non è vero" mente sfacciatamente alzando il mento.
"Non era una domanda, ne sono sicura" lei abbassa il capo e si morde un'unghia. "È così evidente?" Probabilmente l'avrei scoperto prima se non fossi stata presa dai miei problemi, ma preferisco risponderle di no.
"È una cosa seria oppure solo sesso?" Lei mi guarda esitante "non lo so, penso stia diventando seria" mi dice nervosa. "Cristina, va tutto bene" la prendo per le spalle "Ci tieni a lui?" Lei mi fissa negli occhi per qualche secondo "Sì" è sicura, lo vedo.
"Beh allora cosa ti preoccupa?" Chiedo stranita.
"Ho paura di star andando troppo veloce" beh non pensavo che avrebbe mai avuto una relazione perciò è già un passo avanti che si sia legata ad un uomo "Se pensi di non essere pronta chiedigli di rallentare, se ci tiene a te capirà, ma conosco abbastanza Burke da dire che ti ascolterà" vorrei che anche Derek lo facesse a volte.
"Sì ma non è solo questo" si allontana da me preoccupata.
"Io" sì tira indietro i capelli nervosamente "io penso di essere incinta" ok, questo mi ha preso un po'alla sprovvista.
"Ed esattamente quando cazzo pensavi di dirmelo?" Lei alza gli occhi al cielo "Ok, non è importante" mi rispondo da sola sbuffando.
Inizio a camminare avanti e indietro per lo stanzino "Quindi non hai fatto nessun test?" chiedo, "non ancora".
"Ma in caso fosse positivo, glielo dirai?" Ed ecco la domanda da un milione.
"Non lo so, come cazzo glielo dico?" È la prima volta che vedo Cristina in questo modo, di solito è sicura di sè e molto orgogliosa, adesso sembra fragile e impreparata.
Beh effettivamente una gravidanza nel bel mezzo della specializzazione a 25 anni nessuno se l'aspetta, soprattutto se il padre del tuo potenziale figlio è il tuo capo.
"Ok allora a questo pensiamo dopo. Per prima cosa devi fare il test" lei annuisce e io l'abbraccio per la prima volta da quando ci conosciamo. "Andrà tutto bene" o almeno spero.
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The Infiltrated
FanfictionE se ci fosse un personaggio in più al Seattle Grace Hospital?