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E' passato poco tempo da quando ho compiuto 18 anni e da come avevo programmato all'inizio, ho fatto il test d'entrata in un college a Deagu. Al quale, con non so quale fortuna, sono riuscita a passare.

I miei genitori, non essendoci più, non possono festeggiare con me. Forse vi starete chiedendo con chi ho vissuto in questi anni no? Beh, sono andata a vivere a Busan con mia nonna e mio nonno. 

<Haram scendi, devi andare!> urla mia nonna da giù le scale. Nonostante abbia settantan'anni devo dire che ne ha di energie. La raggiungo con le mie valige che sono solo due con poi una sacca a tracolla. 

<Nonna non c'era bisogno di urlare> le dico per poi abbracciarla.

<Lo so piccola, però il treno non può aspettare te> mi spiega dandomi un bacio sulla guancia e per poi  strizzarmele.

<N-Nonna b-ba-basta non devo andare?> le domando staccandomi dalla presa. 

<Oh la mia piccola sta crescendo. Né tesoro? > chiede al nonno facendo finta di piangere. Lui si gira distogliendo l'attenzione dal giornale cartaceo. Mio nonno è vecchio stampo, non gli piace vedere il giornale in TV, secondo lui è più affidabile quello cartaceo...che ci si può fare?

<Sì, adesso però lasciala andare> dice e la nonna mi saluta per l'ultima volta.

Esco di casa e comincio ad andare in direzione della stazione.

Per mia grande fortuna non dista molto e questo è un mio punto a favore.
Percorro le strade di Busan sotto il tepore mattutino e il venticello fresco. Dai bar arriva il profumo di dolci appena sfornati, dai parchi le urla dei bambini che giocano allegramente. Quanto mi mancherà questa città...

Arrivo in stazione con largo anticipo e il treno di fatto, non è ancora arrivato. Cerco una panchina libera e quando la trovo mi ci siedo comodamente. Appoggio di fianco a me le valige, fatto ciò comincio a guardare alcune cose sul telefono. Come vecchie foto fatte con le mie amiche, alcuni video e altro. Mi soffermo poi in una foto che ho fatto qualche anno fa con i miei genitori prima che morissero. L'abbiamo scattata quando eravamo in vacanza sull'isola di Jeju.
In quella foto avrò avuto si e no 14 anni.

Vengo distratta dai miei pensieri dalla campanella della stazione che segna l'arrivo del treno. Mi alzo e mi sistemo la mia felpa. Prendo le valige con me e quando arriva il treno e le porte si aprono, salgo. Non appena trovo posto sistemo le valige sotto il mio sedile.

Tiro fuori dalla tasca della sacca le cuffie e le attacco al telefono. Entro su Netflix e cerco qualche serie da vedere durante il viaggio. Non ne trovo nessuna che mi ispira, ma poi una dalla copertina piuttosto singolare attira la mia attenzione.

Si chiama Black, parla di una ragazza che è capace di prevedere la morte delle persone quando di fianco ad esse si presenta una nuvola nera. Clicco l'icona del primo episodio e lo faccio partire. Intanto per rendervi partecipi, il treno è già partito.

Controllo poi il mio orologio e noto che sono le 9.45. Dovrei metterci un'ora e dieci quindi per le 11 dovrei essere là.

· · • • • ✤ • • • · ·

Il treno si ferma per la penultima volta, tra poco dovrei arrivare alla mia fermata.

Durante il viaggio non ho fatto altro che guardare questa serie. E' molto bella ma dura un'ora quindi, come dire, sono riuscita a vedere solo il primo episodio.

Quando finiscono di salire gli ultimi passeggeri, la voce del capotreno dice che la prossima stazione è quella di  Deagu che è appunto la mia fermata. Che bello tra poco si arriva!

My Dear Vampire//M.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora