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Haram pov


Non appena raggiungo il corridoio che porta automaticamente in camera mia non ci penso due volte a correre e quando mi trovo davanti al numero della mia stanza, senza neanche bussare, mi ci catapulto dentro. 

Chiudo la porta dietro alle mie spalle con abbastanza forza da farla sbattere, ma non ci presto chissà quale grande attenzione. Attualmente sono più concentrata e intenta a cambiarmi e indossare qualcosa di molto più comodo. 
Perché chi riuscirebbe mai a metabolizzare e crearsi chissà quanti possibili scenari riguardo a quello che è successo stamattina a pranzo in infermeria, rimanendo vestita con la divisa? Sicuramente non io. 
Motivo per cui decido di prendere e indossare una felpa rossa con la scritta Twilight in mezzo e dei pantaloni della tuta neri. 

Una volta essermi cambiata decido di buttarmi a peso morto sul mio letto e i miei pensieri slittano in automatico su quello che è successo oggi con Yoongi.
La scena di lui che mi prende e di lui che tira un pugno al muro sono ancora vivide nella mie mente. Così come il tono freddo che ha utilizzato con me in quel momento e i suoi occhi. 

Diciamo che in parte è difficile da accettare anzi, da credere. Chi mai si aspetterebbe di assistere ad una scena del genere? Pensavo che fossero cose che potevano accadere solo nei film, come per esempio in Twilight, ma a quanto pare mi sono sbagliata e alla grande. 

Se devo essere onesta non mi aspettavo di dover avere a che fare con una cosa del genere. Quando mi sono trasferita pensavo che avrei cominciato a vivere molto più tranquillamente, senza dover più pensare al mio passato, ma a quanto pare il destino aveva altri piani per me. 
Alla fine però, se vogliamo vederla sotto una chiave abbastanza positiva, questa la possiamo considerare un'avventura anche se alcuni potrebbero considerarla più una sventura. 
E se devo dirla tutta, anche se lo avessi saputo non mi sarei tirata indietro dal conoscere Yoongi. 

Perché nonostante i battibecchi, i continui commenti provocatori sia dell'uno che dell'altro, alla fine non mi pento di aver conosciuto Yoongi. Anche perché alla fine Yoongi...
Okay, forse è un discorso un po' fuori luogo da fare. Anche perché chi si metterebbe a dire una cosa del genere? 

<Forse è meglio dormire> mi dico prima di infilarmi sotto le coperte e per poi provare a dormire, ma a quanto pare il mio corpo non condivideva questa mia scelta. 
Infatti, a distanza di quindici minuti mi ritrovo a guardare il soffitto della mia stanza. 

<Camminare potrebbe aiutare> e senza aggiungere altro esco dalla mia stanza, indossando solamente i miei calzini. 

Non appena lascio però camera mia mi sento prendere per il braccio. 

Daehyung pov

<Yoongi sei consapevole del fatto che dovrai essere tu quello a parlare, no?> gli domanda Namjoon sorseggiando un po' di tè dalla sua tazza. 

Yoongi annuisce semplicemente e riesco a percepire la sua tristezza. Non posso neanche lontanamente immaginare come lui si debba sentire in questo momento. 
Se devo essere onesto sono in parte grato del fatto che lei sia venuta a saperlo in questa maniera e non in quella più comune. Ovvero quella dove il tuo sangue viene succhiato dal tuo collo. 

Fino a qualche anno fa consideravo i vampiri una semplice leggenda urbana o una di quelle storielle che i genitori raccontano ai propri figli e sicuramente se qualcuno mi avesse chiesto se ci credevo o meno, non avrei esitato a dire di no. Ma dopo quel giorno la mia risposta, come potete immaginare,  è cambiata. 

-Flashback-

E' sera e sto ritornando dal mio allenamento extra di nuovo e sto letteralmente morendo di sonno. Tutto questo perché il mio allenatore vede del grande potenziale in me e anche perché, a detta sua, sono il migliore nuotatore. 
Detto sinceramente non noto tutta questa differenza tra me e i miei compagni e farmi fare quasi otto vasche aggiuntive per un suo scopo e non il mio, è da puri egoisti. 

All'inizio devo dire che mi ha dato molto fastidio, ma alla fine me ne sono fatta una ragione. Non mi tocca più. Anche perché i miei genitori mi hanno cresciuto in questa maniera, perché volevano il meglio da me. Non meriterebbero di essere chiamati così. 
Sono solamente delle bestie che desiderano avere il controllo sulla vita del loro unico figlio. Ricordo ancora la loro reazione quando gli ho detto che avevo fatto domanda per questo college e anche dello schiaffo di mia mamma. 

Non avendo nessuna voglia di andare nel bagno del dormitorio a farmi della strada aggiuntiva, affretto il passo e mi incammino verso quelli della piscina. Non appena arrivo mi butto senza pensarci due volte sotto il getto dell'acqua, fortunatamente, calda. Meno male, perché se fosse stata fredda avrei tirato un urlo che mi avrebbero sentito fino in centro città. 
In giro di neanche dieci minuti finisco di lavarmi sia corpo che testa e quindi, con un accappatoio addosso, vado in direzione degli spogliatori. Dove indosso qualcosa di molto più comodo, coprente e caldo. 

Finisco per indossare una semplice felpa nera e poi dei pantaloni sportivi dello stesso colore. Una volta finito di cambiarmi pongo tutto quello che ho utilizzato nella mia sacca e poi esco dagli spogliatoi. 

Camminando in direzione della mia stanza sento il vento accarezzarmi dolcemente il viso e l'odore di legna bruciata che impregna l'aria. 

"Si vede che siamo proprio in inverno" 

Mentre passo davanti allo sgabuzzino utilizzato dal prof di motoria, sento delle voci. Vorrei dire di averle ignorate e di essere andato via. Purtroppo non è stato così. 

Curioso di capire che cosa diamine sta succedendo decido di avvicinarmi, facendo attenzione a non fare troppo rumore e dal non farmi vedere. 

Sporgo un po' la testa e noto che c'è un un ragazzo a terra che si tiene una mano sul collo e che preso dal panico, li sta pregando di non fare più nulla. 

<E dai non ti abbiamo neanche toccato> dice Seokjin passandosi una mano nei capelli e rivolgendogli uno sguardo abbastanza irritato. 

<Siete solo dei luridi vampiri! Dei fottuti mostri!> urla il ragazzo cercando di alzarsi, ma con scarsi risultati. Perché a distanza di qualche secondo lo vedo cadere per terra con un tonfo. 

"Impossibile. I vampiri non esistono. Sono solamente una leggenda" penso portandomi una mano per coprirmi la bocca. 

Faccio per girarmi e andarmene via che vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. 
Per il colpo finisco con la schiena contro il muro e con delle mani intorno al mio collo e il viso di Min Yoongi a qualche centimetro dal mio. 

<Se vuoi vivere e non trovarti sgozzato ti consiglio di fare silenzio riguardo a ciò che hai visto>

-Fine flashback-

<Okay... andiamo a prenderla!> esclama Taehyung per poi alzarsi e dirigersi verso la porta, ma non fa in tempo ad aprire la colpa che di colpo si ferma. 

<Dae forse è meglio se vai te> dice il mio ragazzo puntando il suo sguardo su di me.

<Perché?> 

<Non ci credo che tu lo stia veramente chiedendo> afferma scioccato il mio ragazzo passandosi una mano sul suo viso. 

<Fai così Dae> inizia a dire Jimin. <Dato che il compito è tuo, portala da noi ma non qui. Potrebbe insospettirsi dato che qualcuno l'ha già portata qua> finisce di spiegare per poi fulminare Yoongi con lo sguardo. Lui, in risposta, sposta lo sguardo fischiettando leggermente. Come se lui non ne sapesse nulla. 

<Okay..ma dove dovrei portarla?>

<Facciamo in biblioteca. Mentre tu vai a recuperarla noi andiamo là. A dopo> dice Hoseok alzandosi assieme agli altri e uscendo tutti insieme dalla stanza.

My Dear Vampire//M.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora