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Haram pov

<Dae dio santo che colpo! Per fortuna che sei te> dico tirando un sospiro di sollievo. 
Per qualche strano motivo, prima di capire che si trattava del mio amico, sono andata in panico. Ho pensato per un momento che si trattasse di Yoongi, ma non è stato così. 
Non è che ho paura nel vero senso della parola, ma so che se ci fosse stato Yoongi sicuramente non avrei avuto una reazione "calma" come quella che ho avuto con Dae. 

<Tutto bene?> mi domanda accarezzandomi il viso e quando la sua mano viene a contatto con la mie pelle, un brivido di freddo mi percorre la schiena. 

<Oh non è successo nulla...> dico allontanandomi  leggermente. Non me la sento ancora di raccontargli quello che è successo oggi con Yoongi. Per nulla. Non perché ho paura che lui possa fare qualcosa a lui, ma di quello che potrebbe succedere dopo. 
Lui però non sembra essersi bevuto ciò che ho detto.

<Che ne dici di fare due passi? Così parliamo un po'> mi propone con il suo solito sorriso e con la sua mano protesa verso di me, la quale prendo senza pensarci due volte.
Cominciamo così a camminare in giro per la scuola.
Ovviamente essendo notte, parliamo a bassa voce e facciamo attenzione ad ogni minimo rumore. Anche perché se venissimo scoperti molto probabilmente non la passeremmo liscia, neanche un po'. 

Camminando sento la mano di Dae stringere con un po' più di forza la mia e mi sento molto più tranquilla.

<Allora ..ehm Dae che hai fatto oggi?> chiedo con voce lieve per poi guardarlo negli occhi. Lui si gira nella mia direzione e il sorriso che gli occupa il viso viene sostituito da un'espressione scocciata seguita da uno sbuffo.

<Beh hai presente il mio professore di filosofia? Ecco lui oggi mi ha dato una nota solo perché stavo dicendo a un mio amico a quale pagina fossimo! E' un cretino, uno scemo. Ancora un po' mi da' una nota perché respiro> disse per poi gemere per la frustrazione.

Diciamo che lo capisco, però il professore in questione non è quello di filosofia ma di buone maniere. Certe volte le salterei addosso, per poi rinchiuderla in uno sgabuzzino. Così i professori potrebbero darlo per dispersa e boom, nuovo insegnante per me e la mia classe. C'è però solo un problema per questo mio piano, è infattibile per il 99,99%. 

Anche perché lui è tipo il triplo della mia stanza, quindi la vedo abbastanza difficile ma potrei sempre provarci no? Com'è il detto? Tentare non nuoce. 

<Mi dispiace> dico per poi ridacchiare leggermente.

<Comunque hai mai visto la biblioteca scolastica?> mi chiede di punto in bianco per poi fermarsi davanti a un grande portone che ho visto molte volte passando per questa zona della scuola e che non mi sono mai soffermata a guardare mai prima d'ora. I colori utilizzati sono tendenti al grigio e alle sue sfumature più varie e i rilievi sopra di esso sono ciò che catturano la mia attenzione. La maggior parte dei disegni rappresentano animali e fiori che io stessa non conosco nonostante sia un'appassionata di quest'ultimi.

<No e comunque che ci dovremmo fare qua?> chiedo rivolgendogli uno sguardo più che confuso.

<Beh so che sei una appassionata di letteratura e quindi vorrei farti vedere qualche libro che ti potrebbe piacere> mi spiega innocentemente prima di appoggiare la sua mano sul pomello in ottone del portone. Lo sguardo che però mi rivolge è un misto tra agitazione e anche di tristezza. Per cosa dovrebbe essere triste? Di rompere e andare contro le regole della scuola? Capibile ma fino a un certo punto. 
Sta di fatto che non ho per nulla un buon sentimento a riguardo, ma decido di non darvi chissà quale peso. Forse starò semplicemente pensando troppo e starò dando anche fin troppa attenzione e preoccupazione per dettagli come questi.

My Dear Vampire//M.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora