Sono da poco finite le premiazioni e non è passato nemmeno tanto tempo da quella piccola chiacchierata che ho avuto con Yoongi.
La stanza in cui mi trovo ormai da ore, sta cominciando a svuotarsi. C'è chi torna nei dormitori per dormire e chi invece va via per festeggiare o passare il tempo insieme ancora per un po'.
E io faccio palesemente parte del mio primo esempio. Infatti, tutta l'adrenalina che avevo in corpo lascia il posto a un forte senso di stanchezza. Gli occhi mi bruciano come non mai, faccio anche fatica a tenerli aperti e a mettere bene a fuoco ciò che mi trovo davanti.
Sono poche le volte in cui il mio corpo, ma anche la mia testa, sono così stanchi.
In passato è successo molte volte se devo essere onesta e le ragioni sono anche le più banali: scuola e libri. Ho passato non so quante notti insonne a leggere o a studiare per un esame importante. Ancora adesso ricordo in maniera chiara la stanchezza di quei giorni. Che ricordi però, mi piacerebbe rivivere in un certo senso quei momenti ma in altri no, soprattutto quelli legati alla scuola. Quelli non ci tengo proprio.Tornando a noi, essendo così stanca decido di andare ad avvisare Dae. Ho un estremo bisogno di sdraiarmi e buttarmi su un letto su cui poter morire gentilmente.
Ad ogni mio passo mi trascino come se fossi un morto vivente e dopo aver cercato il mio amico per un po' di tempo, finalmente lo trovo. Faccio per avvicinarmi però mi fermo sul mio posto quando realizzo con chi si trova.
Meno male che mi ha detto di non averci nulla a che fare. Ridacchio alla sua incoerenza."Certo che è proprio strano" penso scrollando la testa.
<Hey Haram!> mi saluta Jungkook con un sorriso enorme in viso. Mi blocco sul posto al suo saluto e con un sopracciglio inarcato lo sguardo stranita. I suoi amici uno ad uno spostano la loro attenzione su di me e un brivido mi percorre la schiena.
<Ecco qua l'altro vincitore!> esclama Daehyung contento. Sono poche le volte in cui è così felice, ad esempio quando vince una di quelle partite su cui spreca ore oppure quando riesce a passare uno di quei esami che considera difficilissimo. Con dei saltelli lo vedo raggiungermi e in giro di qualche istante mi intrappola tra la sue braccia e il suo petto. Sorrido all'allegria del mio amico e di come lui sia più entusiasta della mia vittoria che la sottoscritta.
<Grazie Dae, ma ora ti potresti staccare? Penso che potrei morire di soffocamento se stringi ancora un po'> commento sarcastica e dopo poco, lui si allontana da me e con un sorriso imbarazzato si scusa.
<Quindi come mai sei qui?> mi domanda mettendo le mani nelle tasche dei suoi jeans. Mentre faccio per rispondere alla sua domanda, sento lo sguardo di qualcuno addosso a me. Oltre al fatto che i ragazzi non fanno altro che guardarci in silenzio da quando li ho raggiunti, solo uno sembra essere puntato su di me con insistenza e non è una bella sensazione.
<... Nulla in realtà...volevo dirti che ero stanca e stavo per andare in camera a dormire. Te invece che ci fai qui? Sai mica mi avevi detto che-> non faccio nemmeno in tempo a concludere il mio discorso che la mia bocca viene coperta dalla sua mano.
<Stavamo parlando tutto qui e poi->non faccio concludere a Dae la sua frase che gli parlo sopra.
<Taehyung per caso ho qualcosa in faccia? Sai non fai altro che fissarmi da quando sono arrivata> domando schietta al biondo non appena mi libero dalla presa del mio amico. Potrei essere passata come piuttosto arrogante con questa domanda e ne sono consapevole, ma sinceramente non trovavo motivo per cui fare finta di nulla. Più che essere fissata, avevo la sensazione di star ricevendo molte di quelle maledizioni che avrei potuto creare un poema epico. E tutto è iniziato da quando Dae si è avvicinato a me. Il diretto interessato sentendo le mie parole spalanca leggermente gli occhi.
<Oh beccato! Scusami Haram> mi dice grattandosi il retro del collo con sempre un sorriso a trentadue denti stampato in viso. Ricambio altrettanto il gesto e senza neanche volerlo, tra una risata e l'altra si fa tardi. Il mio obbiettivo di andare a letto possiamo ammettere che è fallito.
Rispetto a prima, ci siamo spostati a parlare nel giardino e sinceramente non so da quanto tempo siamo qui. Di certo nessuno di noi si è preoccupato di che ore si siano fatte. L'unica cosa a cui siamo attualmente concentrati è la storia che ci sta raccontando Jin e ammetto che non ci sto prestando molta attenzione.
Proprio come quando erano finite le premiazioni sento nuovamente la stanchezza prendere possesso del mio corpo. Gli occhi sembrano appesantirsi tutto d'un tratto e posso scommettere non so quanti won che se non mi avvio ora per la mia camera, potrei addormentarmi da un momento all'altro.
<Dae che ore sono?> gli domando stiracchiando braccia e collo. Mi sento tutta intorpidita. Da quanto sono qui seduta?
<Penso le due, perché? Sei stanca? Vuoi che ti accompagni?> e ancora una volta il compagno di stanza inizia a comportarsi proprio come farebbe un fratello maggiore.
Da quando sono venuta qui a studiare il nostro rapporto è sempre stato di questo genere: io la sorellina dispettosa e casinara, lui invece il fratello maggiore che risolve i problemi della più piccola. Abbiamo avuto un bel po' di discussioni futili che hanno normalmente dei fratelli e la cosa mi ha sempre divertito. Fortunatamente non abbiamo avuto nessun tipo di lite seria e di questo ne sono ampiamente grata, perché tra i due non so chi ne uscirebbe vincente dato che siamo due testardi.<Dae, non ti preoccupare. Guarda che non sono una bambina e poi preferisco che ti rimanga qua, sennò qualcuno ci potrebbe rimanere male> commento dando un occhiata fugace a Tae. Il diretto interessato non sembra essersi accorto del mio sguardo e di quel che ho detto, deve essere davvero preso da quello che il suo amico Jin sta raccontando.
Dae, invece, alle mie parole sembra congelarsi sul posto.
"Beccato" penso e un piccolo ghigno si fa spazio in viso.
Con uno sguardo leggermente preoccupato mi guarda, lo vedo aprire bocca per giustificarsi ma non glielo permetto. Se c'è qualcosa che mi deve dire è meglio farlo quando siamo solo noi due, no?
<Ragazzi, io vado a dormire. Notte!> e con un piccola piroetta mi giro nella direzione opposta da dove sono venuta e incomincio a incamminarmi verso la mia stanza.
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My Dear Vampire//M.Y
FanfictionHaram Lee è una giovane ragazza che dopo pochi giorni dal suo diciottesimo, va a proseguire i suoi studi in un college presso la città di Deagu. Qui farà la conoscenza di molti ragazzi alcuni più grandi, altri che hanno la sua stessa età. Inzialment...