Chapter 1

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Mi strofinai pesantemente gli occhi e solo dopo vari tentativi riuscii a vedere chiaramente. Sbadigliai e persi tempo a stiracchiarmi per far risvegliare i muscoli del mio corpo.

La testa mi girava come una trottola, sentivo la gola secca e una stanchezza assurda. Mi misi a sedere su quel morbido letto e realizzai solo in un secondo momento che non mi trovavo a casa mia, e sfortunatamente, neanche in quella di Camille, non sembrava neanche la villa di Brook a dire il vero.

"Ma cosa..."
Mi voltai e vidi la mia migliore amica dormire beatamente al mio fianco ignara di tutto.

Dove diavolo ci trovavamo?

Era una stanza a me sconosciuta, le pareti erano di un azzurro chiarissimo, c'erano varie mensole e ripiani che sorreggevano libri e strani oggetti acquatici come bolle d'acqua o attrezzatura da immersione. Il letto matrimoniale era al centro della stanza contro il muro, davanti a noi una vetrata che dava libera vista sulla spiaggia e un armadio enorme sulla sinistra, mentre sulla destra c'era una scrivania e la porta.

"Camy, cazzo Camy svegliati"
La mia migliore amica aprì gli occhi per poi sgranarli quando si accorse che eravamo... beh, solo Dio sapeva dove
"Dove siamo?" Domandò mettendosi a sedere e solo allora mi accorsi che non indossava il vestito che aveva ieri sera, ma una maglietta larga grigia
"O mio Dio" spostai lo sguardo sul mio corpo e, cazzo, non avevo i miei vestiti addosso ma una felpa nera e l'intimo
"Ok calmiamoci" sussurrò lei spaventata "recuperiamo i nostri vestiti e andiamocene subito" annuii e feci come aveva detto

Ci alzammo dal letto ma non trovammo i nostri vestiti, cercammo ovunque in quella stanza, ma nulla.
"Cazzo. Non berrò mai più così tanto" disse istericamente 
"Ok, la maglia che indossi è lunga e anche la felpa che porto io, usciamo così, raggiungiamo casa di Brook, recuperiamo la tua auto e torniamo a casa mia" esclamai e lei annuì titubante
Uscimmo dalla stanza e ci ritrovammo in un soggiorno immenso, era bello e molto sofisticato.
"E se ora sbuca qualcuno che ci uccide?" Domandò lei tremante e io non riuscii a trattenermi dal ridere

"Ma ciao ragazze" una voce alle mie spalle ci fece saltare entrambe

Camy gridò terrorizzata e si aggrappò al mio braccio, io invece mi voltai di scatto e mi ritrovai davanti un bellissimo ragazzo. Aveva un gran sorriso che mostrava i suoi denti bianchi, un paio di occhi verde scuro, i capelli castani mossi e un fisico mozzafiato. Indossava un paio di bermuda bianchi ed era a torso nudo,

Dio quanta roba.

"Chi cazzo sei tu" sbottai sulla difensiva
"Sei scontrosa anche da sobria allora" commentò divertito e a quelle parole mi venne un giramento di testa
"Cosa significa? Chi sei e cosa diavolo ci facciamo qui?" Domandai esausta portandomi una mano sulla testa
"Non vi ricordate nulla? Merda, eravate proprio ubriache" osservò andando verso la cucina e noi lo seguimmo "il mio nome è Liam, credevo ve lo sareste ricordate dopo ieri sera" mise il broncio
"Ieri sera?" Si accigliò Camy sedendosi su uno sgabello del tavolo
"Si. Eravate ad una festa alla casa affianco ed eravate talmente ubriache che volevate fare il bagno nude. Poi avete attaccato me e il mio amico dicendo di voler fare un orgia con noi quindi..." alzò le spalle divertito appoggiando i gomiti sul tavolo
"O mio Dio...noi abbiamo fatto sesso?" Gridò istericamente la mia amica
"No tranquille. Non siamo i tipi di approfittare di certe cose. Perciò vi abbiamo portate qui dato che non ricordavate dove abitavate" spiegò e vidi Camy rilassarsi
"Beh allora grazie mille" sorrise dolcemente e il ragazzo le fece l'occhiolino

"Quindi non è successo nulla tra di noi?" Mi accigliai visibilmente poco convinta e lui scosse la testa sorridente "allora perché non abbiamo i nostri abiti?" Ci indicai cercando di capire se mentisse o meno
"Avete vomitato anche l'anima e i vestiti erano andati" disse indicando i nostri abiti fuori in terrazza messi al sole ad asciugare "tranquille li ho lavati e sono come nuovi" ci informò
"Per fortuna che abbiamo incontrato te e il tuo amico allora" sussurrò Camille timidamente
"Già, che fortuna" feci il verso ironica

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