Chapter 12

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Ellis Island era davvero bella. Si trattava semplicemente della piccola isola artificiale che ospitava la Statua della libertà. Il traghetto ci aveva accompagnato fin qui e avevamo passato la mattinata a girovagare per il parco e a fare foto accanto alla statua.

"Prendila" gridò Liam e io saltai per riuscire a prendere la palla che aveva lanciato
L'afferrai e la passai velocemente a Camille che la schivò ridendo
"Eliminata" la indicai appena fu sfiorata al sette
"Per la quarta volta" aggiunse divertito Liam
"Ho bisogno di una pausa" si gettò sull'erba e Liam la imitò
Lanciai uno sguardo fugace a Cameron che andò a recuperare la palla. Era estremamente silenzioso da ieri sera, ma d'altronde non potevo aspettarmi diversamente.

Andai verso il mio zaino e recuperai la bottiglia d'acqua per bere. Sfilai la giacca di jeans e la poggiai sul telo per terra mentre raccoglievo i capelli in una coda disordinata
"Possibile che faccia così caldo a New York? Siamo ad Ottobre" sbuffai
"È semplicemente una giornata cada. Il tempo qui cambia in un secondo" scrollò le spalle Liam
"O mio Dio, dobbiamo correre" si alzò di scatto Camille guardando l'orologio al suo polso "tra cinque minuti parte il nostro traghetto" ci informò
"Cazzo" sospirò Cameron
Raccogliemmo tutte le nostre cose velocemente e iniziammo a correre verso il molo che si trovava dall'altra parte dell'isola.

Lo raggiungemmo per un pelo. Riuscimmo a prendere in tempo il traghetto e una volta scesi, dopo circa una ventina di minuti, ci dirigemmo verso il bar accanto al porto.

"Sono le tre e un quarto" esclamò Liam mentre beveva il suo cappuccino "alle quattro inizia lo spettacolo di Broadway, io e Camy dobbiamo andare o perdiamo i biglietti" disse poi prendendo per mano la sua ragazza che sorrise
"Noi andiamo all'Empire State Building, ci vediamo stasera?" Domandai mentre mi ingozzavo di Twinkies
"Lo spettacolo durerà quattro ore e penso che da lì porto Camy all'acquario, se volete raggiungerci venite puntuali" si raccomandò prima di andar via
Lanciai un occhiata a Cameron e l'osservai mentre beveva il suo Caffè
"Se hai cambiato idea posso sempre andarci da sola" sussurrai
Sospirò, raccolse la sua roba dal tavolo dove ci eravamo appartati e mi fece cenno di andare

Odiavo questa situazione. Odiavo la tensione che c'era tra di noi e soprattutto odiavo questo suo silenzio ostile. Ma ripeto, d'altronde, non potevo aspettarmi diversamente dopo quello che era successo ieri.

Flashback

"Ti amo"
M-mi amava? Cameron aveva detto di amarmi? O me lo ero solo immaginato?

Spalancai gli occhi e smisi di baciarlo. Ricambiò il suo sguardo e mi guardò dritta negli occhi leccandosi le labbra nervoso
Mi misi a sedere lentamente e lui si tolse da sopra di me sedendosi al mio fianco.
Mi amava...Cameron mi amava!!

Mi alzai di scatto e feci per parlare, ma poi ci ripensai e restai in silenzio strofinandomi il viso con le mani.
"Maledizione Cameron non puoi" sussurrai frustrata
"Cosa significa?" Domandò confuso alzando un sopracciglio
"Che non puoi amarmi. Non puoi farlo" esclamai frettolosamente indicandolo
"Senti mi dispiace ok? Dimentica quello che ho detto, non lo intendevo sul serio, mi è semplicemente uscito data l'eccitazione del momento. Non significa niente" tentò di giustificarsi, ma non credevo alle sue parole 
"Eccitazione del momento? Dici ti amo a tutto quello che ti scopi?" Domandai con un pizzico di esaurimento
"Non c'è bisogno di farne una tragedia" sbuffò roteando gli occhi

Non poteva dire di amarmi. Come poteva farlo poi? Ci conosciamo da così poco tempo, come può già dire di amarmi?
"Tu credi di amarmi ma non è così" esclamai seriamente
"E cosa ne sai scusa?" Sospirò
"Lo so perché semplicemente non puoi innamorarti in così poco tempo" specificai decisa
"Sai cosa Megan, lascia stare" si alzò e andò a spegnere la televisione "va a dormire si è fatto tardi" disse tornando sul letto

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