"Perdonami il ritardo" affermai mortificata sedendomi al tavolo nel bar dove Camille mi aveva dato appuntamento
La mia migliore amica mi sorrise e scosse la testa tranquillizzandomi.
"Tranquilla, sono appena arrivata anche io" mentì
Camille era la ragazza più puntuale del mondo, impossibile che aveva fatto tardi, ma la ringraziai mentalmente per averci provato."Allora" sussurrai dopo aver ordinato entrambe "Di cosa volevi parlarmi?" domandai
"Prima parliamo di te. Come va la convivenza?" mi indicò divertita
"Litighiamo ogni due per tre ma non mi lamento" scrollai le spalle non volendo scendere troppo nei dettagli per paura di farla star male.
"Come sta Liam?" domandò tranquillamente e io rimasi interdetta "Megan, tranquilla. Puoi parlarmi di lui" sorrise dolcemente
"Sta bene" sospirai "ma c'è una novità" aggiunsi a bassa voce abbassando di poco il capo
"Lupe?" chiese e fummo interrotte dalla cameriera che portò le nostre ordinazioni"Dicevamo" riprese sorseggiando il suo caffè "Com'è vivere con Lupe?" chiese e io rimasi nuovamente senza parole
"Chi te l'ha detto?" mi accigliai
"Liam mi ha scritto ieri sera spiegandomi la situazione" spiegò e io annuii sorpresa
"Cosa ne pens-" fui bloccata dalla sua voce
"Mi trasferisco Megan" esclamò e io la guardai smettendo di bere il mio cappuccino all'istante
La guardai incredula e per un attimo credetti che fosse uno scherzo, ma la mia migliore amica era negata e, dato che non stava ridendo ma era tremendamente seria, iniziai ad allarmarmi.
"Ma che dici?" sorrisi nervosamente
"Ne ho parlato con i miei genitori e loro mi appoggiano nella mia scelta" iniziò a spiegare e io sentii il cuore fermarsi "Andrò a Parigi, studierò presso una scuola di designer"
"P-Parigi?" restai senza fiato "Ma perchè? Non è mai stato nei tuoi programmi"
"Lo è ora" esclamò seria
"È per Liam vero? Non vorrai scappare a Parigi per quella testa di cazzo" sbraitai
"Faresti lo stesso per Cameron e no, non è per Liam. O almeno non solo"
"Hai ragione scusami" sospirai "Beh spiegati meglio, che significa 'non solo'?"
"Ho bisogno di staccare la spina, voglio cambiare aria e non reggerei dover vedere Liam con Lupe e il loro bambino. Gli auguro con tutto il cuore la felicità ma non voglio farne parte" scosse la testa abbassando lo sguardo"Camy" le presi la mano e lei mi sorrise guardandomi con occhi lucidi "Tu sei la mia migliore amica, sei mia sorella e per me sei importante, perciò ti sosterrò sempre e in ogni cosa. Ma mi domando se è la cosa giusta" sussurrai
"Tu sei l'unica che considererò sempre mia sorella Meggy. Ma ne ho bisogno e ti ringrazio per il sostegno. Non voglio più vedere Liam e questa città mi porta solo dolore in questo momento" esclamò mentre una lacrima solitaria le rigava il bel viso
"O mio Dio" sospirai cercando di non far uscire le lacrime "Come farò senza di te"
"Mi mancherai più di tutti Megan" annuì asciugandosi il viso dato che aveva preso a piangereMi alzai dal mio posto e l'affiancai lungo il divanetto per abbracciarla. Mi sarebbe mancata da matti.
"Quando partirai?" Chiesi
"Mio padre ha prenotato ieri sera il volo, parto questo sabato" annuì
"Dove starai?"
"La scuola la inizierò tra due settimane lì, nel frattempo mi sistemano nell'alloggio per studenti. È davvero una casa bellissima vicino alla scuola e avrò dei coinquilini della mia classe" spiegò emozionata
"Potrò venirti a trovare vero?" feci il labbruccio
"Devi assolutamente. Ci sentiremo tuti i giorni e appena mi sistemo vieni di corsa" Annuì tornando poi a piangere
"Amore mio" sorrisi abbracciandola stringendola forte a meQuando si fu calmata tornammo a fare colazione in tutta tranquillità e sorrisi sinceramente felice per lei quando mi mostrò le foto della scuola e della casa euforica. Era contenta ed emozionata, si vedeva, ed io potevo solo appoggiarla e starle accanto, anche se faceva tremendamente male.
"Mi prometti una cosa Megan" mi guardò negli occhi e io annuii "Non avercela con Lupe e Liam, fidati, non li odio neanche io. Doveva capitare e poi quella ragazza non ha colpe, non sapeva nulla di me. È stato uno sbaglio di Liam che io però ho perdonato. Quindi cerca di essere gentile con lei" mi sorrise e io restai senza parole
Camille era un vero e proprio angelo, non riusciva a portare rancore ne tanto meno odiare qualcuno, a differenza mia.
Verso ora di pranzo la salutai con un lunghissimo abbraccio e tornai a casa, mi aveva pregata di non dire niente a Liam, ciò significava che dovevo tenerlo nascosto anche a Cameron, lui glielo avrebbe detto di sicuro.
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Like The First Time
Teen Fiction"Volevi sapere se ci fosse posto per Cameron nel mio mondo. Beh, non esiste un posto del genere, perché lui è il mio mondo. Mi hai chiesto se avessi la certezza di poterlo rendere felice, non ne sono sicura, ma sono certa di una cosa. Sono felice ne...