Chapter 4

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-Magari un giorno inizierà a fare meno male-

"Cioè fammi capire" allontanai la tazza dalle mie labbra e prestai totalmente attenzione alla voce di Camille dall'altra parte del telefono "mi stai dicendo che tu e Liam avete fatto sesso quando ti ha riaccompagnata a casa?" Domandai incredula
"È tanto grave?" Si morse il labbro in un sussurro
"O mio Dio quindi fate sul serio. Insomma, hai sempre detto che volevi che la tua prima volta fosse speciale ed è passata a malapena una settimana dal vostro primo incontro..."
"Lo so" piagnucolò lei "ma non ne sono affatto pentita. Sento che tra noi c'è qualcosa di estremamente unico Megan, non so come spiegartelo, io credo che tra noi possa funzionare sul serio" affermò e io sorrisi nel sentire l'euforia nelle sue parole
"Non so cosa dirti amica, spero solo per te che scopi da Dio" risi finendo la mia colazione
"Oh puoi giurarci" borbottò eccitata
"Ok, allora prima che tu venga al solo ricordo della notte passata, volevo ricordarti che mi hai promesso passi la notte da me, non mi va di passare la giornata a subirmi quelle due stronze e mio padre" le ricordai
"Sono già tornati?" Domandò
"Si, ora per mia grande fortuna dormono. Senti ora stacco ho da fare, ci vediamo dopo"
"Ok, io tra un po' mi vedo con Liam per il lavoro alla caffetteria, se non ti rispondo è normale" sorrise avvertendomi
"Ok, allora se non mi rispondi saprò che sei occupata nel bagno del locale con lui" esclamai
"Ci vediamo dopo idiota" rise per poi staccare

Mi alzai dallo sgabello, poggiai la tazza nel lavello e tornai in camera mia dove mi vestii velocemente. Non volevo affatto rischiare di incontrare mio padre, Cassandra o peggio ancora Amy.

Indossai un paio di leggings neri e una t-shirt semplice, infilai una felpa grigia, legai i capelli e mi sistemai i bracciali sul polso, infine afferrai il borsone e lo caricai in spalla per poi uscire di casa.
"Ci raggiunge per pranzo signorina?" Domandò gentilmente Jorge
"No, più sto alla larga da quei tre meglio mi sentirò" sorrisi per poi salire sulla mia auto

In una decina di minuti arrivai a destinazione. Parcheggiai la mia auto lungo il marciapiede difronte per poi recarmi velocemente all'interno della struttura.
Era proprio come la ricordavo.
L'odore era sempre il solito, puzza di sudore e fumo, ma l'atmosfera che c'era in questa enorme stanza in qualche modo riusciva a calmarmi e a trasmettermi quel senso di tranquillità di cui avevo davvero bisogno.
Sistemai le mie cose nell'armadietto per poi raggiungere il centro della sala dove c'era il grande ring.

"Megan Wood" gridò Robert appena mi vide "che fine avevi fatto ragazza mia" sorrise buffamente per poi darmi una pacca affettuosa sulla spalla prima di abbracciarmi velocemente
"È bello vedere che sei invecchiato durante l'estate" affermai e lui scoppiò a ridere "come stai Rob?" Sorrisi poi guardandolo
"Indolenzito a causa dell'ultima batosta presa alla scorsa competizione ma sto bene. Tu piuttosto? Ti vedo in forma" esclamò
"Sto benone. C'è ancora posto per me in squadra?" Allargai le braccia e il suo sguardo sembrò illuminarsi
"Aspettavo solo che me lo chiedessi cavoli. Ci sarà sempre posto per la mia ragazza preferita" annuì euforico

Robert era sempre stato un tipo in gamba. Era sua la palestra.
Quando Billy mi raccontò che dopo scuola veniva spesso qui per tenersi in forma decisi di farci un salto, giusto per curiosità.
Dopo i piccoli segni che mio padre si divertiva a lasciarmi, avevo pensato che iscrivermi qui fosse una buona idea, avrei imparato a sapermi difendere, e poi era un'ottima scusa per nascondere i lividi che avevo, la scusa di averle prese di brutto ad un incontro era un ottima strategia, così nessuno avrebbe sospettato nulla.

"Che bello rivederti qui" sorrise Billy affiancandomi mentre mi sistemavo i guantoni
"Mi era mancato" scrollai le spalle sorridendo
Salii sul ring e subito alcuni ragazzi smisero di allenarsi per assistere
"Non vuoi riscaldarti prima?" Domandò inarcando un sopracciglio Robert
"No, sono pronta" esclamai osservando la figura di Fin che aspettava il via per colpire
"Ok, sono esclusi i colpi al viso e allo stomaco. Fate qualcosa di semplice" ordinò prima di scendere dal palco

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