"Carta di credito?"
"C'è"
"Pigiama e spazzolino?"
"Presi entrambi"
"Biglietti?"
"Ci sono"
"Passaporto?" tentò ancora e io mi ritrovai a sbuffare sorridendo
"Ce l'ho. Jorge sta tranquillo" sorrisi afferrando il manico della valigia dal bagagliaio per estrarla
Presi anche la seconda, caricai lo zaino in spalla e mi fermai sul marciapiede osservando Camille che scendeva dall'auto di Liam con un sorriso smagliante
"Stia attenta signorina" mi supplicò Jorge e io lo tranquillizzai lasciandogli poi un veloce bacio sulla guancia per salutarlo
"Finalmente. Non ho chiuso occhio per l'emozione" Camy mi raggiunse euforica
"Come fai ad avere tutte queste forze alle 4 del mattino" Domandai scioccata
Era radiosa. Con un sorriso mozzafiato e la faccia più sveglia che abbia mai visto in vita mia, al contrario io, Liam e Cameron sembravamo tre zombie.
"Ti correggo, sono le 04:23. Il nostro aereo parte alle 05:15, meno di un ora ci credete?" Saltellò sul posto
"Evvivia" borbottò Liam per poi sbadigliare
Camy gli diede una pacca sulla spalla per poi prenderlo sotto braccio e condurlo verso l'ingresso dell'aeroporto
"Io non la subisco per 5 ore di volo" alzò le braccia in segno di resa Cameron
In risposta scoppiai a ridere e lo seguii dentro pronta per superare i controlli
Oggi era il 13 Ottobre.
Il giorno dopo il mio compleanno, mi risvegliai a casa di Cameron e sia io che lui andammo a pranzo fuori con Liam e Camille. Tirai fuori il discorso sul viaggio e dato che i due ragazzi avevano in programma di tornare a New York per un po' e che sia io che Camille volevamo partire, decidemmo che andare tutti insieme sarebbe stata l'opzione migliore.
Le cose tra me e Cameron non erano cambiate, credevo che dopo quella notte avrebbe cambiato atteggiamento verso di me, invece era rimasto il solito Cameron Johnson che tanto mi piaceva.
Non so cosa ci sia tra noi, non so cosa siamo specificamente, so solo che passiamo più tempo tra le lenzuola che a parlare, e non dormiamo di certo quando siamo a letto. Non so se mi spiego.
Sbuffai per la decima volta in quelli che saranno stati cinque minuti interminabili. Ero stanca morta e avrei solo voluto dormire, ma Camille non la smetteva di riempirmi la testa di chiacchiere da quando eravamo entrati.
"Liam" lo guardai disperata e lui annuì consapevole
"Dai baby andiamo a prendere un caffè" si alzò dalla sedia e la prese per mano per poi allontanarsi
Sospirai rilassandomi e mi massaggiai le tempie dato il mal di testa
"Che ore sono?" Domandai a Cameron che era seduto al mio fianco
"Le cinque e mezza" sbuffò annoiato
L'aereo aveva fatto ritardo, ma speravo che fosse stato per poco, non mi andava di passare la giornata qui dentro.
Per fortuna però, arrivò qualche minuto dopo. Verso le sei decollammo definitivamente e io, disperata, a metà viaggio feci cambio posto con Liam così da lasciare una sclerante e insopportabile Camille alle prese con il suo ragazzo.
"Ti mancavo?" Ammiccò Cameron quando mi sistemai accanto a lui
"Da morire" sorrisi sarcastica
"Mi si sta addormentando il culo su questo sediolino" sbuffò poi facendomi ridere
"Dovrebbero mancare poco più di due ore" lo informai
"Perfetto" chiuse gli occhi in una smorfia di fastidio
"Emozionato?" Domandai poi guardandolo con un sorriso enorme, lui mi guardò confuso "rivedrai la tua famiglia no?" Dissi ovvia
"Non parlarmene. I miei saranno già all'aeroporto ad aspettarci" roteò gli occhi
"Sei sicuro che possiamo stare da loro? Avremmo potuto prenotare tranquillamente in un albergo, siamo ancora in tempo" esclamai
"Anche io avrei preferito l'albergo ma mia madre mi ha minacciato letteralmente, non vuole che spendiamo soldi inutilmente quando a casa c'è tanto di quello spazio" scrollò le spalle
"Non le da fastidio che porti due sconosciute?" Mi indicai perplessa
"In realtà..." si morse il labbro a disagio e mi guardò mortificato
"Cosa?" Domandai accigliandomi
"Mia madre è una molto particolare e credo abbia frainteso le mie parole" sussurrò lentamente
"Non capisco" scossi la testa
"Credo che lei pensi che tu sia la mia ragazza" disse tutto d'un fiato e io spalancai la bocca
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Like The First Time
Jugendliteratur"Volevi sapere se ci fosse posto per Cameron nel mio mondo. Beh, non esiste un posto del genere, perché lui è il mio mondo. Mi hai chiesto se avessi la certezza di poterlo rendere felice, non ne sono sicura, ma sono certa di una cosa. Sono felice ne...
